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La Fiadel contesta le progressioni verticali del comune.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
La cessazione dal lavoro, per il raggiungimento dell’età, di alcuni dipendenti ha spinto l’amministrazione comunale ad attuare le progressioni verticali all’interno dell’ente per la copertura dei posti lasciati vacanti. L’atto viene, però, contestato fortemente dalla Fiadel.
Il segretario provinciale, Silvano Scarpino, ieri ha inviato una nota al sindaco.
La Fiadel, si legge, è venuta a conoscenza che la giunta comunale, nella seduta dello scorso ventisette dicembre, ha adottato la deliberazione N° 184 avente ad oggetto l’articolo 91, comma 4 del decreto legislativo 267/200 riguardo la copertura di posti vacanti per cessazioni del servizio con l’utilizzo delle graduatorie per le progressioni verticali espletate ed attualmente vigenti. La suddetta deliberazione, si legge ancora, è illegittima ed antisindacale e mortifica i diritti della stragrande maggioranza dei professionisti disoccupati e dei precari in attesa di stabilizzazione. È illegittima in quanto non è consentito lo scorrimento delle graduatorie delle progressioni verticali per come avviene, invece, per le selezioni pubbliche per l’accesso dall’esterno, inoltre, perché le progressioni verticali sono equiparate a delle assunzioni vere e proprie e quindi andava garantita una quota di posti da riservare all’esterno per dare la possibilità ai tanti disoccupati di poter avere una opportunità di lavoro così come garantito dall’art. 97 della Carta Costituzionale italiana, è illegittima in quanto non è stata data informativa ai sindacati e, quindi, è stata impedita la concertazione alle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti di lavoro, è illegittima perchè l’amministrazione comunale in data venticinque luglio scorso ha sottoscritto con le forze sindacali un accordo per la stabilizzazione dei precari LSU/LPU. Inoltre, sostiene ancora la Fiadel, è discriminante nei confronti di tutti gli altri dipendenti che non hanno la possibilità di poter avere un avanzamento di carriera. La Fiadel, quindi, invita l’amministrazione comunale a revocare immediatamente la delibera ed ogni atto conseguente e successivo e si riserva di intraprendere ogni azione a tutela dei diritti dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati.

PUBBLICATO 07/01/2008

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