Che nella cittadina silana la nascita del Partito Democratico fosse risultata in salita, lo si sapeva sin dai giorni che hanno preceduto le Primarie. Quando, cioè, la forza politica più corposa, il gruppo dirigente Ds, compreso sindaco e consiglieri comunali, annunciarono il loro disimpegno nei confronti del voto. Ma c’è di più.
Nessuna iniziativa pubblica animò la vigilia e Ds, Dl e Idm, pur presenti sul territorio con esponenti di spicco, non si incontrarono mai. Ed ora, a distanza di ben tre mesi dalla nascita del Pd, il neo soggetto politico non riesce a mettere radici. I quattro consiglieri comunali ed il sindaco in quota Ds, al momento, non hanno manifestato la volontà di costituire il Pd in consiglio. La stessa cosa non può dirsi per Dl e Idm che non hanno rappresentanti. Da allora, da quel sedici di ottobre, coloro i quali dovrebbero dar vita alla nascita del neo partito si sono incontrati una sola volta. L’incontro risale ad un mese e mezzo fa. Poi nulla più. Solo confusione e contraddizioni. La prima di quest’ultime riguarda i promotori di quell’incontro che sono stati proprio quelli che si sono astenuti dal voto, ovvero tutto il gruppo dirigente diessino che prima ha boicottato il voto e poi, evidentemente, si è pentito.
Ma alla riunione erano presenti anche altri autorevoli esponenti politici. Il consigliere provinciale di Idm, Natale Zanfini, risultato essere con cinquecento voti il candidato più eletto delle Primarie, l’ex sindaco di Bonifati, Cristofaro, dato per molti come segretario del Pd, e tutti i candidati. La riunione diede vita ad una serie di impegni che dopo circa due mesi possono ritenersi disattesi. Tutto resta incomprensibilmente fermo. Sia chi ha partecipato al voto che quelli, che pur non facendolo hanno ugualmente a cuore la nascita del Pd, restano immobili. Il dialogo tra le due forze politiche più attive e numerose, Ds e Dl, non c’è mentre Idm denuncia lo scarso coinvolgimento. Si ha l’impressione, quindi, che ognuno voglia andare per la propria strada magari scegliendosi un leader extracomunale con il quale intrattenere rapporti in cambio di una visibilità politica in un futuro non molto lontano. Una vera discussione sul Pd non c’è, sicché non è dato sapere chi sono i rappresentanti, i contenuti del programma e le questioni che si vorranno affrontare per il territorio.