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Un doveroso chiarimento.

Croce Rossa - Acri
Foto © Acri In Rete
Un nostro articolo, apparso su questo sito in occasione della celebrazione dei “10 anni e più” di Croce Rossa sul territorio acrese, ha suscitano notevoli risentimenti e polemiche da parte di una Associazione – l’ASPA – anch’essa operante nel medesimo ambito comunale, che nel pubblicare due articoli per promuovere le proprie attività non è riuscita a fare a meno di citarci “quasi” a voler sminuire l’opera da noi svolta. Di conseguenza, ci sembra lecito – per le persone che credono nella Croce Rossa e per i Volontari che vi svolgono la loro insigne azione – fornire adeguati chiarimenti affinché si ponga termine alle allusioni dirette e indirette contro la nostra organizzazione.
Per prima cosa, risulta assolutamente necessario partire dalla frase che più di altre ha toccato la suscettibilità di coloro i quali non sono riusciti a comprendere appieno il nucleo delle nostre affermazioni. L’espressione “cultura del volontariato” – che tanto ha infastidito – necessita di una lettura differente da quella che si è potuta erroneamente intendere. Il riferimento, infatti, è volto esclusivamente all’operato della Croce Rossa ad Acri, giacché mai immagineremo di riferirci ad altre associazioni. Pertanto, la dichiarazione deve interpretarsi quale cultura del volontariato di Croce Rossa, che poco più di un decennio fa era inesistente sul territorio acrese mentre oggi risulta abbastanza diffusa. Di certo possiamo vantarci di aver esteso tale cultura all’interno di quell’ampia cultura del volontariato (intesa tout cours), tant’è vero che il lettore attento ha compreso lo spirito del nostro articolo e non ha avuto difficoltà ad interpretare in modo corretto la frase riportata.
In secondo luogo, vogliamo ricordare che anche la Croce Rossa – al pari delle altre associazioni – ha operato e continuerà a farlo con la medesima continuità che l’ha contraddistinta sin dal 1996, anno della sua nascita su Acri. Dopo il periodo formativo di circa sei mesi, iniziato nella seconda metà del ’95, i Volontari si sono sempre adoperati per garantire l’assistenza sociale e sanitaria verso chiunque ne ha presentato richiesta. Tra le tante attività svolte dai nostri Volontari del Soccorso si deve ricordare che prima ancora dell’istituzione del 118 (al quale l’ASPA ha dato grande contributo fornendogli inizialmente ambulanza e personale) il servizio di Primo Soccorso sul territorio acrese è stato praticato gratuitamente dalla Croce Rossa (anni 1996-1998); al pari del servizio di soccorso svolgiamo altre attività (conosciute da pochi, ma altrettanto importanti) tra le quali la distribuzione del materiale alimentare per le molte famiglie indigenti presenti sul territorio acrese e dei comuni limitrofi. Questi appena citati sono solo due delle mansioni di cui si sono fatti carico i Volontari della CRI di Acri, eseguendole con assidua continuità da più di dieci anni. Allo stesso modo non possiamo assolutamente non citare la principale tra le nostre occupazioni: il Centro l’Aquilone per persone diversamente abili. Il Centro viene gestito dalla Croce Rossa mediante una convenzione con il Comune di Acri necessaria ad ottenere le risorse economiche utili per la realizzazione delle attività svolte con i “ragazzi”. Ciò significa che la nostra associazione ottiene finanziamenti sulla base delle attività effettivamente svolte (valutate quantitativamente e qualitativamente da chi ci finanzia e da chi usufruisce dei nostri servizi), non avendo accesso a molti dei contributi che gli enti pubblici garantiscono ad altre associazioni senza verificarne l’operato concreto. A tal proposito siamo stati ancora una volta criticati assurgendo che la gestione delle risorse economiche non avviene direttamente ma è mediata dalla tesoreria del Comitato Provinciale CRI di Cosenza. Sotto questo profilo necessita rammentare che il Gruppo di Acri dipende gerarchicamente dal Comitato di Cosenza, ma le regole di governance praticate in Croce Rossa ci consentono di decidere come, dove e quanto spendere, sulla scorta delle attività programmate nel corso dell’anno. Detto altrimenti, pur non disponendo direttamente dei fondi è sempre il Gruppo di Acri che decide le modalità di spesa, lasciando la procedura burocratica agli uffici del Comitato Provinciale. Tale sistema se risulta pesante dal punto di vista burocratico è virtuoso dal punto di vista gestionale, poiché, da un lato, lascia più tempo ai Volontari di dedicarsi alle “attività operative” e, dall’altro lato, ammette una gestione chiara degli impegni finanziari esplicitati nel bilancio del nostro Ente.
Infine, vogliamo porre termine alle polemiche scaturite dal nostro articolo, scusandoci se abbiamo toccato la sensibilità di qualcuno. Di certo non era nostra intenzione, al contrario volevamo solamente porre in luce quale sia stato il nostro contributo negli anni trascorsi. Un apporto che non si limita a restare confinato entro il perimetro del territorio comunale di Acri ma trova riscontro anche nelle attività che il Gruppo dei Volontari CRI svolge in Italia e non solo (a tal proposito rammentiamo il concorso ai soccorsi e all’assistenza fornito in diverse occasioni, quali ad esempio: il Giubileo del 2000 a Roma, la rappresentanza della Calabria alle Gare Nazionali di Primo Soccorso, la raccolta di viveri e materiale per i profughi e rifugiati della guerra nei Balcani, l’assistenza sociale nel Centro di Permanenza Temporanea di Crotone, ecc.).
Non è presente nella “nostra cultura” la necessità di porci in contrasto con altre associazioni che svolgono un’altrettanto meritoria opera. Nel momento in cui cederemo a tale tentazione andremo contro i principi fondamentali e le regole deontologiche proclamate a livello internazionale per la Croce Rossa. Consci e orgogliosi di contribuire a quello che è il valore e la portata dell’azione della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa nel mondo giudichiamo poco consono creare una sorta di “concorrenza” con altre associazioni. Tutt’altro, riteniamo necessario operare in collaborazione con gli altri per poter fornire servizi adeguati ed appropriati alle esigenze manifestate dalla popolazione. Se, poi, deve obbligatoriamente esserci un confronto gradiremo che questo sia costruttivo, basato sulle attività che effettivamente si realizzano e sulla popolazione assistita, piuttosto che sulle date o sui numeri. Il nostro obiettivo è la crescita continua e lo sviluppo delle attività e se per fare ciò è necessario collaborare o confrontarci con gli altri siamo stati e saremo sempre disponibili a farlo a condizione che esista il completo rispetto tra le parti, senza screditare nessuno.
Concludendo, auguriamo all’ASPA e a tutte le altre associazioni presenti sul territorio acrese di continuare a operare in favore di chi ha bisogno, perché solo la presenza delle organizzazioni di volontariato contribuisce a creare quella cultura civica necessaria al miglioramento generale della società. Allo stesso modo ringraziamo acrinrete per fornirci questo importante spazio mediatico di dialogo e crescita comune.

Tutti coloro che desiderano contattarci e/o partecipare alle nostre attività oltre a telefonare o inviare un fax al numero 0984/955812 possono scriverci al seguente indirizzo e-mail: cri.acri@tiscalinet.it

PUBBLICATO 15/9/2007

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