L'assessore comunale allo Sport, Turismo e Spettacolo, Vincenzo Oliva, si è dimesso ieri mattina.
Lo ha fatto in seguito a una precisa indicazione del direttivo dell'Italia dei valori, partito al quale appartiene e che ha rappresentato in giunta per circa un anno e mezzo.
Le dimissioni, consegnate ieri al primo cittadino dallo stesso Oliva, chiudono, o almeno dovrebbero chiudere, una fase ricca di polemiche tra il partito del ministro Di Pietro e il resto della coalizione.
La crisi inizia con l'adesione del consigliere Angelo Gencarelli, eletto nelle file di Forza Italia, a Italia dei valori. A stretto giro di posta il centrosinistra sottoscrive un documento nel quale si stigmatizza ogni forma di trasformismo e si sottolinea la necessità di rispettare il risultato elettorale e le funzioni che l'elettorato ha attribuito a ognuno.
Come dire, non riconosciamo Gencarelli come elemento organico alla maggioranza che sostiene la giunta Coschignano.
Oliva è entrato in giunta in seguito a una deroga, fortemente sollecitata dal primo cittadino, a un accordo firmato dal centrosinistra prima dell'ultima campagna elettorale.
Questo garantiva una eventuale rappresentanza nell'esecutivo solo alle forze che fossero riuscite a ottenere almeno un consigliere comunale.
Dei partiti che hanno sostenuto la candidatura di Elio Coschignano, solo "Italia dei valori" e Udeur non sono riusciti a eleggere un loro rappresentante nell'assemblea civica.
Nonostante ciò, per mantenere quel clima di compattezza che aveva permesso al centrosinistra di vincere, fu deciso di riservare un posto in giunta alle due forze, attraverso un solo assessorato.
In sostanza, vi sarebbe stata, a metà legislatura, una staffetta tra "Italia dei valori" e Udeur. Le polemiche innescate dalla "vicenda Gencarelli" hanno portato il partito di Oliva alla decisione di chiedere al proprio assessore un passo indietro, per ovviare alla paradossale situazione di avere un assessore in giunta e un consigliere all'opposizione, o comunque non organico alla maggioranza.
Il condono tributario, votato dal centrosinistra e bocciato da "Italia dei valori", è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Intanto nella giornata di ieri non sono mancati gli attestati di stima per Oliva e per il lavoro svolto in questo anno e mezzo di attività. Anche i rappresentanti dei partiti di centrosinistra non sono rimasti con le mani in mano e ieri, fino a tarda sera, si sono riuniti per fare il punto sulla situazione. Un assessore in meno comporta un nuovo assetto dell'esecutivo comunale. Oggi si conosceranno le decisioni nel corso della riunione.