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IDV ufficializza l'uscita dalla maggioranza.

Roberto Saportio
Foto © Acri In Rete
In data 08 gennaio 2007 si è riunito il direttivo cittadino di Italia dei Valori presieduto dal coordinatore Emanuele Le Pera il quale, dopo ampia ed articolata discussione sulla situazione politica attuale, conferma la volontà di uscire dalla maggioranza che governa la città di Acri.
L’assessore comunale Vincenzo Oliva, che condivide le valutazioni fatte, si rimette alla volontà del partito il quale lo invita a rassegnare le dimissioni.
La discussione si è sviluppata partendo dall’analisi sul condono tributario ed ha finito per toccare il ruolo che Italia dei Valori sta avendo nella coalizione dell’Unione. Si è convenuto che il condono tributario, deliberato dall’amministrazione comunale di Acri, altro non è che uno schiaffo a tutti quei cittadini che hanno sempre provveduto al pagamento dei tributi in favore del Comune. Si tratta di una scelta che IdV non ha affatto condiviso perché finisce col premiare coloro, e sembra che non siano pochi, che non hanno mai versato un centesimo alle casse del Comune.
"Il condono tributario non era nel programma della coalizione e quindi non doveva essere deliberato. Noi, esprimendo la nostra contrarietà in Consiglio comunale, siamo stati leali con il nostro elettorato e coerenti con i principi che da sempre caratterizzano la nostra politica nazionale. E di coerenza si tratta perché l’Italia dei Valori, che era contraria ai condoni quando governava la destra, lo è, a differenza degli altri partiti di questo centrosinistra, anche oggi che governa l’Unione. Non si può predicare bene e razzolare male a seconda del momento.
Noi non ci stiamo, perché il mandato che abbiamo avuto non è questo. E non è vero che il condono rappresenterebbe una opportunità per stanare gli evasori. Una chiacchiera, questa, che non può assolutamente convincere né noi né quei cittadini che da sempre hanno pagato i loro tributi a questo Comune. L’amministrazione comunale aveva tutti gli strumenti per identificare i tanti utenti che non pagano i tributi. E poi, perché mai ricorrere a professionisti estranei al nostro territorio?
Quale il criterio che ha indotto a non scegliere, per le pratiche di condono, professionisti acresi? Una scelta che mortifica le tante professionalità locali che non condividiamo nella maniera più assoluta. Non tanto per il consistente compenso professionale che ne deriva, ma perché non si può liquidare, così come è stato detto, che ad Acri non ci sarebbero commercialisti capaci di portare a compimento simili pratiche. Una vergognosa quanto inaccettabile giustificazione per una scelta consumata nel nome del più becero ed inqualificabile clientelismo. Noi di Italia dei Valori non ci stiamo. E siamo costretti ad essere conseguenziali. Per questo ritiriamo il nostro rappresentante in giunta e in consiglio comunale ci collochiamo, rispetto a questo governo locale, in una posizione di autonomia. Le dimissioni del nostro assessore significano che da oggi ci collochiamo fuori da questo centrosinistra, così rimarcando con coerenza ed in maniera fattiva la nostra distanza rispetto a scelte che non abbiamo affatto condiviso e di cui, anche perché il nostro consigliere, a dispetto della tanto decantata “pari dignità”, non è stato mai riconosciuto dalla maggioranza, non siamo nemmeno stati chiamati a discutere. In questo ci siamo distinti anche da quanti, nella stessa maggioranza, pur asserendo di essere contrari al condono, lo hanno sostenuto e votato, piegandosi a logiche di opportunità piuttosto che di salvaguardia degli interessi della collettività.
Chi non condivideva il condono non lo avrebbe dovuto votare. Chi è contrario a simili atti, avrebbe fatto bene ad assumersene a pieno la responsabilità. Da oggi in avanti, dunque, ci determineremo nel solo interesse dei cittadini. La decisione, sicuramente sofferta, è maturata anche in considerazione del ruolo marginale che da sempre la coalizione ha riservato a IdV, nonostante il partito del Ministro Antonio Di Pietro sia stato, al pari degli altri, determinate per segnare la vittoria dell’Unione e abbia conseguito, nelle ultime elezioni politiche, un risultato di tutto rispetto. La decisione di uscire da questa maggioranza viene assunta con la ferma convinzione che il nostro assessore sia stato un amministratore tra i più attivi ed efficienti e nei cui confronti l’intero partito esprime il suo apprezzamento e la sua gratificazione. Valutazione, questa, innegabile, confermata dai risultati conseguiti in questi primi 18 mesi di attività amministrativa, che sono sotto gli occhi di tutti. Il grosso successo delle prime due stagioni di AmphiteAcri ha dimostrato che IdV ha saputo positivamente e proficuamente gestire il delicato settore assegnatogli. La decisione, dunque, è in perfetta linea con l’evoluzione dei fatti politici che hanno segnato gli ultimi mesi della vita politica acrese, caratterizzata tra l’altro dalla presenza, anche in Consiglio comunale, di un esponente di IdV. Tuttavia, la crescita di IdV non è stata mai valorizzata nella giusta misura dalla coalizione, anzi essa è stata spesso contrastata sulla base di argomentazioni strumentali e pretestuose. Non si è colto, o non si è voluto cogliere, il dato che il rafforzamento di un singolo partito della coalizione finisse inevitabilmente col rafforzare la coalizione stessa e quindi il governo della città. Ciò a maggior ragione in una coalizione, come quella attuale, che è spesso sottoposta al condizionamento di qualche forza politica. Non voler capire che IdV rappresenti, anche per il suo radicamento nel territorio e nelle istituzioni sovracomunali, un valore aggiunto per il centrosinistra significa essere politicamente miopi e non voler bene a questo paese. Tuttavia, poiché noi di Italia dei Valori vogliamo che questo territorio si sviluppi sempre più, continueremo ad impegnarci affinché i nostri rappresentanti istituzionali, compreso il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, siano nostro riferimento per garantire risorse e crescita alla nostra realtà.
"

PUBBLICATO 9/1/2007

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