Molte volte si dice che gli artisti, dai pittori agli scrittori ai registi siano i precursori di ciò che succederà nella società che li circonda.
Alcune volte fanno opere che magari sintetizzano o riescono a ben focalizzare la situazione delle persone in un dato momento.
Questo secondo me è l'opera di Moretti , un' opera che fa parte di quel cinema italiano di impegno e passione civile, e forse l'ultimo film che esprime al meglio il disorientamento della nostra società attuale, il mondo della manipolazione.
Moretti fa parte di quel cinema di impegno civile che, molte volte, anticipa (vedi il Portaborse) o tratta di anomalie che nel nostro paese trovano di tanto in tanto terreno fertile (i rapporti mafia-politica, o il malcostume di tangentopoli, o il presidente padrone dell'impresa Italia, ne sono alcuni esempi).
Nella nostra società italiana del momento si sta sperimentando un forte rischio assuefazione a ciò che è la nostra 'anomala' situazione politica.
Mentre prima un democristiano e un comunista avevano idee contrapposte, ma si parlavano, si rispettavano e avevano un patrimonio comune di valori, ora l'Italia è profondamente lacerata anzi spezzata in due, perchè ogni giorno il signore più ricco di questo nostro paese che poi è anche il nostro capo di governo, fa passare il concetto che chi non condivide le sue idee è un nemico che cerca di distruggerlo.
Si è visto in questi anni, quale è stato l'oggetto delle sue politiche, non l'interesse dei cittadini, ma la difesa dei suoi interessi economici e personali.
La riflessione amara che emerge è quella che Nanni Moretti dice nel film il Caimano : "comunque vada il 9 Aprile, Berlusconi ha già vinto, perchè ha vinto 20 anni fà, quando ha ottenuto il suo risultato, quello di berlusconizzare gli italiani".
Infatti si è arrivati all'Italia dove tutti i giorni passa lo stesso messaggio, che bisogna apparire, speculare sugli altri, avere sempre più potere.
Si è arrivati all'Italia dei facili arricchimenti dove ogni giorno è riproposta una visione distorta della realtà, dalla quasi totalità dei media italiani.
Ma dove sono finiti i valori di solidarietà e passione che contraddistinguevano il cattolicesimo e l'impegno ideologico degli italiani?
La realtà è diversa da quella che ci propina Berlusconi e, ogni giorno, in Italia purtroppo cresce la povertà, IN TUTTI I SENSI, morale ed economica.
Ritorniamo al film, farò una sintesi che non vi anticipa nulla; innanzitutto questo non è un film che sposta voti perchè come ogni opera d'arte crea delle emozioni e delle riflessioni, un cittadino elettore crea le sue opinioni e idee in altre sedi (come dice Moretti chi ha voluto sapere ha saputo...).
Sintetizzando le parole dello stesso Moretti questo è un film che tratta delle decomposizioni dei rapporti e delle relazioni fra le persone, parla della cupezza di questo tempo, della sua incertezza, un film con Berlusconi, UNA FOTOGRAFIA DEL PAESE.
In questi giorni muovo questi interventi, perchè come tanti ventenni voglio dire la mia sul futuro del nostro paese, magari c'è un pò di rabbia dettata dall'emotività del periodo, ma la rabbia serve perchè è un sentimento umano, che ti permette di agire.
La speranza è quella del cambiamento, perchè quando si fa un intervento non servono più grandi proclami ma risposte concrete.
Per questo si potrebbe proporre e faccio un appello agli assessori Oliva e Coschignano che la cittadinanza acrese possa vedere al più presto questa bella e appassionante opera cinematografica.