Premessa
Per comprendere le parole che sto per scrivere conviene leggere i precedenti interventi:
-
40 paia di braccia per il
comune;
-
Precisazione in merito della
signora Angela Forte;
-
Lettera aperta all'assessore
Bonacci.
Gli ultimi 30 minuti del Consiglio Comunale di ieri sera, hanno fatto emergere
tutta l'inconsistenza politica e la superficialità decisionale della
maggioranza in materia di volontariato e Servizio Civile.
Punto primo.
Sarà stata l'ora tardi, ma l'assessore Gabriele in una breve precisazione
ha dato dell'incompetente al sottoscritto (perché cercarmi, allora, la
sera del 20 febbraio?) ma, soprattutto, ha detto che sul territorio paesano
non c'erano le competenze necessarie per gestire progetti di Servizio Civile
dicendo, quindi (mi si passi la facile deduzione, purtroppo, l'unica interpretazione
possibile delle sue parole) che il volontariato che vive e cresce nella comunità
acrese è incompetente per le materie sociali.
Sarà Assessore! Forse non è tutt'ora a conoscenza che sul territorio
acrese da più di tre anni si attuano progetti di Servizio Civile e da
sempre si interviene nel sociale agendo là dove l'Ente Pubblico Comune
non può o non vuole agire.
Lo stesso assessore ha, poi, detto che il Comune avrà il servizio civile nell'anno
2006, cosa detta anche da Angela
Forte alla quale l'Amministrazione Comunale affida le sue risposte (magari
potrebbe, Assessore, chiarirci lei il ruolo della Forte!? Niente di personale,
tra le altre cose la Forte è molto simpatica, ma sarebbe opportuno far
conoscere il suo ruolo).
Impossibile Assessore, perché nel 2006 partiranno i progetti presentati
nel 2005 e l'accordo di partenariato stretto dall'Amministrazione non può
avere valore retroattivo (pagina 12 della circolare del 2 febbraio 2006 "Norme
sull'accreditamento degli enti di servizio civile nazionale" della
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio Civile).
Se il comune riuscirà ad avere il servizio civile nel 2006, sinceramente
mi porrò la domanda se è nello spirito della Legge che recita:
l'offerta rivolta ai giovani deve essere chiaramente definita e comunicata in
modo trasparente!
Mediti assessore!
Punto secondo.
L'Assessore Bonacci non ha capito perché ho indirizzato la lettera
aperta a lui e non all'Amministrazione Comunale, lasciando anche intendere che
le mie parole erano offensive e passibili di chissà quale provvedimento.
Non posso che dire che non cambierei una virgola di quella lettera e, poi, l'Assessore
dovrebbe quanto meno riconoscermi un po'di intelligenza politica, in quanto
il momento amministrativo particolare presupponeva che lui e solo lui, doveva
essere il mio interlocutore, anche alla luce di quanto da lui detto in pubblico
in merito alla delibera n. 27 del 21 febbraio 2006.
L'Assessore Bonacci ha, poi, auspicato un chiarimento personale e privato
della questione, per me va bene; se avvenisse in modo riservato senza coinvolgere
le associazioni di volontariato sarebbe meglio, in quanto sono l'unico e il
solo responsabile di quanto detto e scritto nei miei precedenti articoli (magari
le porterò in omaggio il breve saggio "le leggi fondamentali della
stupidità umana" di M. Cipolla, riferimento letterario che lei non
deve fraintendere. Le esprimerò, magari, come questa scelta del Comune
in materia di Servizio Civile colpisce in pieno il volontariato paesano).
Punto terzo.
Il punto più dolente arriva ora (soprattutto perché giorni addietro
avevamo avuto un colloquio privato in cui ci eravamo chiariti!), perché
il consigliere Capalbo dei Ds, nonché avvocato, rispondendo al
Consigliere De Vincenti sempre sul tema del Servizio Civile, lo ha accusato
di non aver letto la circolare 2 febbraio 2006 "Norme sull'accreditamento
degli enti di servizio civile nazionale" della Presidenza del Consiglio
dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Si metta in fila consigliere
Capalbo, sono io ad aver mosso per primo la stessa sua accusa agli Assessori
(si vedano i miei articoli precedenti!) e ora la estendo anche a lei che ha
testualmente detto: "il comune non poteva accreditarsi in base all'articolo
3 della circolare perché non aveva i requisiti necessari di attività
continuativa da almeno tre anni".
Avvocato, legga bene!
Il Comune svolge attività da molto più di tre anni nei settori
in cui i ragazzi dovrebbero essere impiegati (dal sociale, al culturale, insomma
quelli previsti nella Legge 64 del 2001) e se non avesse avuto i requisiti previsti
dall'articolo 3 non avrebbe nemmeno potuto stringere un accordo di partenariato.
Vada a pagina 16 della stessa circolare.
Detto questo un'ultima nota sul Presidente del Consiglio Cozzolino che,
nel finale, stravolgendo il protocollo ha voluto dire la sua parlando di Servizio
Civile, dicendo che non vedeva nessun problema, ma solo una strumentalizzazione
della questione.
Purtroppo, egregio Presidente, il problema c'è in quanto il Servizio
Civile è cosa seria e delicata e deve rispettare la progettazione, l'utilità
collettiva e di crescita per i giovani impiegati. La prego, per favore, glielo
chiedo per favore, almeno Lei e l'Assessore Bonacci, leggetevi la Legge
n. 64 del 6 marzo 2001 e la circolare di cui sopra, per favore!
Non parlate di volontariato sempre e comunque per sentito dire, rispettate la
cittadinanza attiva di Acri e cercate di essere competenti, perché
nelle parole del dott. De Vincenti dette in Consiglio si sentiva il rispetto
che porta verso i volontari e penso che le ha pronunciate dopo attenta meditazione
e senza voler strumentalizzare la questione che è, ripeto, delicata.
Così come io, uomo di sinistra, mille e mille volte mi sono chiesto se
era il caso di farvi questi e i precedenti appunti!
Cordialmente