Duro atto d'accusa delle opposizioni di centro-destra nei confronti della maggioranza e dell'amministrazione comunale, sulla questione dei PRU.
Ieri Alessandro Feraco, componente del direttivo cittadino dell'Udc, a nome dell'intero centro-destra ha diramato un comunicato.
"Per la prima volta nella storia della nostra città - vi si legge - un'amministrazione colpevole della propria arroganza e del poco rispetto delle leggi e delle raccomandazioni, oculate e precise, dell'opposizione ha dovuto ravvedersi sulle sue scelte amministrative e ha dovuto revocare una propria delibera, figlia di una interpretazione assolutamente sbagliata e illegittima.
Un grave atto, politico e amministrativo, che dimostra la superficialità e la spregiudicatezza di questa maggioranza di centrosinistra, che non riesce ad amministrare l'ordinario, né tantomeno riesce a programmare senza mettere a repentaglio l'economia del Comune e degli operatori economici presenti sul territorio, che avrebbero potuto subire danni rilevanti.
Parliamo - prosegue la note del centro-destra - della vicenda del PRU (Programma di Recupero Urbano).
Gli attuali amministratori, con un colpo di mano nel precedente consiglio comunale, non solo hanno falsamente interpretato le direttive della delibera della giunta regionale N° 842 del 03.10.05, ma hanno riproposto illegittimamente un nuovo coinvolgimento di investimenti privati, mettendo seriamente a rischio l'intero PRU e il suo finanziamento di € 4.116.120.000,00.
La delibera regionale indicava in modo insindacabile e molto chiaramente che tutti i Comuni interessati dal PRU che avevano completato la Fase 1 ( Promozione, formulazione e selezione delle proposte secondo la perimetrazione e formazione del Programma trasmesso all'assessorato regionale competente con gli atti e i soggetti attuatori nel lontano 2001 ( caso di Acri) potevano accedere alla Fase 2 (cioè alla redazione dei progetti definitivi degli interventi già individuati nella fase 1) e successivamente alla Fase 3 ( Redazione dei progetti esecutivi e accordo di programma).
L'amministrazione di centrosinistra ha inficiato la delibera, aprendo nuovamente i bandi e ripartendo erroneamente dalla Fase 1, annullando di fatto il diritto al finanziamento.
Pertanto, dopo questo balzano tentativo, è stato necessario porre l'attenzione dell'accaduto al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, con ricorso formale per un'altra incompetenza collegata alla delibera, dovuta al mancato rispetto delle normative del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale: in quanto è fatto assoluto divieto di discutere e/o deliberare su argomenti che non risultino iscritti all'ordine del giorno della relativa seduta.
La conseguenza è stata che la giunta di centrosinistra, preso atto di aver commesso un grave errore, ha dovuto riconvocare il consiglio comunale per la dovuta revoca della sua delibera incriminata, la n. 44 del 16-12-2005.
Con tale delibera si erano consumati degli abusi amministrativi che, stravolgendo l'operato della precedente amministrazione, tentavano erroneamente di riperimetrare le aree urbane interessate al Programma di Recupero Urbano, sovrapponendo persino due finanziamenti diversi (PRU e PSU) sulla medesima zona (foro boario-Cappuccini).
Rassicuriamo pertanto i cittadini che una opposizione attenta e corretta lavora nell'interesse della nostra comunità, esercitando non solo la funzione di controllo, ma di promozione del buon governo di Acri, nel rispetto della legalità e dei diritti di tutti".