Caro Pasquale De Marco,
ti rispondo con un pò di ritardo perché le mamme calabresi, quelle acresi in particolare, sono prese da tante cose quando dei figli, per qualsiasi motivo, ritornano a noi, è sempre una festa, altre cose vengono necessariamente in secondo piano.
Mi sento offesa e dispiaciuta per quello che hai scritto azzardando e non sapendo.
Primo, poiché mamma mi sento vicina a tutte le mamme che non aspettano altro che il ritorno dei propri figli e sperano e si augurano un futuro migliore perché essi tornino per sempre.
Poi perché non conosci Giuseppe Forte, mio figlio, dicendo cose sbagliate e offensive; lui non torna con i "soldi di mammina" nè con quelli di "papà", lui è indipendente economicamente da un bel po' e non è per fortuna ma il risultato dell'aver lavorato e di lavorare, tanto che i "soldi a mammina" non li chiede più. Non è un privilegiato ma uno che crede in quello che fa e lotta per le cose giuste. Mi dispiace per il fatto che la politica ti abbia deluso, credo che comunque tu sia giovane e non ti puoi abbandonare a tanto pessimismo, dovresti essere più combattivo, credere di più negli altri. Cerca di dare anche tu il tuo contributo al cambiamento, avrai già fatto il primo passo, avrai "imparto a vivere" anche tu.
Mio figlio, che si occupa di politica da un pò di tempo mi dice sempre che non si può rimanere indifferenti, bisogna parteggiare, essere partigiani, prendere parte, perché (mi cita sempre) "l'indifferenza è il peso morto della Storia".
Senza Rancore