Egr. dott. Ferraro,
ho avuto forti dubbi sulla sincerità del suo movimento e, sin dall'inizio,
mi sono dichiarato vostro nemico (esagerando!) attaccando su più fronti.
Ora che siete ad un passo dal potere, osservo con malcelata curiosità la
foto che la ritrae e che accoglie i visitatori nel sito del suo partito. Non filtra
alcun'emozione, passione, ma solo l'immagine di un uomo politico che non sopporta
nessuno sopra di sé. A contorno di questa mia prima impressione arriva,
poi, la sensazione di una sua manifesta vanità, di un desiderio di gloria
e, soprattutto, l'incomunicabilità di tutto l'insieme.
Resta un mistero il come lei sia riuscito a sedurre tanti giovani e tanti votanti!
Mi creda non dico queste cose con disprezzo e, anche se non l'ho scritto durante
la campagna elettorale, ho tanto apprezzato la lista di candidati quasi interamente
composta da giovani realizzata dal suo movimento, quasi a sottolineare che una
lista civica, lontano dai partiti e vicina alla gente, avrebbe dovuto sancire
una tacita alleanza tra lei e i giovani di questo paese, in un rapporto di attrazione
e fiducia
Giovani che hanno fatto bene il loro lavoro di raccolta voti, facendo raggiungere
ad Acri Nostra quota 980.
Onore ai vincitori!
Da indiscrezioni raccolte è emerso che lei disse ai suoi: "portatemi
50 voti a testa e farò il Sindaco di questo paese".
Ci sta riuscendo! Ci sta proprio riuscendo con quest'alleanza con l'UDC che la
porrà come determinante nello sprint finale del ballottaggio.
Lei scrive: "L'unica cosa che La Storia insegna è che la Storia
non insegna niente". Sarà pur vero!
La Storia è uno specchio della gloria, della lucidità, degli errori
e delle catastrofi umane e, cosa importante, chiunque può esserne illuminato,
ma nessuno potrebbe servirsene per navigare il presente se non creando delle
ripetizioni superflue.
Nel 1921 Giolitti si avviava verso un nuovo governo convinto di poter neutralizzare
l'opera rivoluzionaria di Mussolini, inserendolo nel sistema parlamentare. Nello
specchio della storia questo evento è un errore che sprofondò
l'Italia nel fascismo. In anni successivi, con più o meno riuscita, manovre
simili furono tentati da uomini politici e partiti che, pure per semplice calcolo
elettorale, hanno provato ad ingabbiare movimenti rivoluzionari per costringerli
sulla carreggiata di un potere convenzionale. Si pensi a Berlusconi che cerca
invano di neutralizzare la Lega Nord, ma fallendo cede pezzi di Costituzione
ai lumbard; oppure nel nostro piccolo, all'allora CCD (l'attuale UDC) che, cinque
anni fa al ballottaggio per le elezioni a sindaco tra Bonacci e Tenuta, assorbì
la lista civica de La Pigna e il suo candidato a sindaco De Vincenti, immobilizzandone
l'attività per tre anni buoni, ma sfruttandone (e come!) la preparazione
intellettuale e politica dei suoi membri per gestire la macchina comunale e,
poi, definitivamente stritolandola nelle sue fauci affidando il futuro politico
dell'UDC acrese, addirittura, allo stesso De Vincenti e consegnando alla Storia
una lista civica che si proponeva di rivoluzionare il fare politico ad Acri.
Oggi, al di là della diversità di situazioni e di uomini, lo stesso
UDC ripete l'operazione con il suo movimento dott. Ferraro, ma stavolta il gioco
non vale proprio la candela e lei non sarà assorbito (questo le fa onore!)
nei partiti tradizionali. In qualche modo averla presa con loro è stata
una sciocchezza, poiché per averla dalla loro parte si sono venduti l'invendibile
e non era necessario ad una coalizione che è in forte ascesa, dopo aver
recuperato alle elezioni comunali ben 22 punti percentuali rispetto alle regionali.
In ogni modo questo accordo ha sancito una vicinanza di opinioni e di sentire
politico tra lei e il centro destra, a conferma di ciò per cui Barone
Vincenzo voleva querelarmi. Infatti, chiedeva la rettifica di un mio articolo
proponendo una sfilza di riferimenti legislativi e accusandomi di aver detto
la seguente bugia:
in merito [
] all'appoggio dell'Associazione politica Acri Nostra all'Amministrazione
comunale [amministrazione Tenuta n.d.r.] fatte dall'autore Maurizio Garotti
non rispondono al vero.
Non rispondevano al vero? Dovreste querelare anche Italo Mangano, segretario
di Acri Nostra che dichiara allo stesso Barone che fa la cronaca dell'apparentamento:
Il centrodestra si è dimostrato più disponibile ad accogliere
le modifiche di programma suggerite da "Acri Nostra" ed ha accettato
le richieste di apparentamento e di organigramma proposte. Ha assicurato continuità
all'impegno assunto per completare il programma di lavori e degli investimenti
già avviati e fornire garanzie di potere contrattuale per portarle a
compimento.
Modifiche di programma!
lavori e degli investimenti già avviati!
Potere contrattuale!
Ecco le parti di cui chiedere rettifica dottore.
Oppure avete cambiato opinione?
O sapete minacciare di querela solo i sig. Nessuno come me?
Minacciare uno come me che scrive per passione non è, per un professionista
del giornalismo come Barone, espressione adeguata, ma scelta discutibilmente
audace. Oggi come oggi, sulla base delle vostre scelte di apparentamento, altrettanto
fuori luogo ritengo le parole dettemi dallo stesso Barone in una telefonata
in cui mi parlò di sé come uomo di sinistra avanzando forti critiche
a Tenuta e alla sua amministrazione.
Cose passate vero Dottore?
Ora siete diventati più diplomatici ma, come dice il magistrato Cordova,
La diplomazia è una bella signora che ha relazioni col compromesso.
I figli sono i ricatti.
Parole di Cordova!
Ma lei dottore se li sa scegliere i collaboratori a sua immagine e somiglianza,
difatti, l'amico Barone ha voglia di potere quanto lei, è assuefatto
al narcisismo quanto lei. C'è molto in lui della docile e arrendevole
forza degli ideali adolescenziali, quei sinceri e disinteressati ideali politici
che partono dal cuore per dar vita ad azioni che al cuore dovrebbero far ritorno,
ma nel tempo si imbastardiscono a tal punto di dar vita ad azioni che difficilmente
ritornano alla fonte e, ad un certo punto dell'esistenza possono pure svanire
e lasciare spazio alla sola volontà di essere protagonista e, quindi,
si è pure disposti a vendersi al migliore offerente e, nel caso in esame,
il migliore offerente è stato lei dott. Ferraro che, parafrasando il
Marlon Brando de Il Padrino, ha fatto un'offerta che non si può proprio
rifiutare.
Non si arrabbi per queste mie parole e non si scomodi a valutare quantitativamente
i miei di fallimenti politici-ideali e, soprattutto, non aizzi nessuno dei suoi
cani da guardia contro di me. So conteggiare le mie debolezze e i miei fallimenti
politici, ci vuole poco: ho raccolto solo 39 voti di stima e amicizia, elettoralmente
pochi, praticamente niente, ma abbastanza da farmi decidere di abbandonare la
politica attiva per almeno dieci anni. Le sconfitte subite a ciò che
ho definito una battaglia di ideali, cose che Lei stenta a capire perché
lei più che agli ideali mira al potere e sta per arrivarci. Povera giunta
Tenuta che si è fatta comprare, perché questo è il suo
capolavoro, non è l'UDC che l'ha invitata ad entrare è lei che
con destrezza l'ha acquisita.
Il destino di noi sognatori della politica è quello di vivere nella
continua ebbrezza della delusione, ma le parole di cui sopra devono sottolineare
che lei e noi siamo divisi da un fiume in piena, siamo diversi, probabilmente
riuscirete anche a governare bene, ma la diversità è palese.
Non cerco più lo sconvolgimento totale e mi rendo conto che, come scrive
Cioran, una rivoluzione senza fede è tutto ciò che si può
ancora sperare in un'epoca in cui più nessuno ha abbastanza candore per
essere un vero rivoluzionario.
Lei e suoi uomini farete questa rivoluzione senza fede, io mi accontento di
39 voti di cui uno solo di essi mi è caro quanto tutti, ma non poneteci
più nella scomoda posizione di dover ascoltare le vostre invenzioni di
persone che mediate nell'interesse della collettività, perché
continuo ad osservare il suo scarno volto dott. Ferraro, i baffi un po' retrò
e l'eleganza dell'abito, più la osservo con speciale attenzione e più
non vedo un'emozione filtrare dal suo essere e più mi dico che se vince
lei saranno anni bui per noi di sinistra, saranno anni bui per tutte quelle
fasce sociali che sono ai limiti della sopravvivenza in questo paese e per cui
un pezzo di pensione può essere la salvazione, anni duri per quegli anziani
già abbandonati dalla Giunta Tenuta e dai suoi servizi sociali. Mi chiedo
se lei ha origini teutoniche dott. Ferraro, in quanto non si intuisce dalla
sua espressione fermata da un dagherrotipo senza pietà, nessuna traccia
dei caldi sentimenti tipici dei meridionali.
P.s.
Per questa diversità che ci divide, ho ritenuto addirittura scandaloso
il solo pensiero da parte del centro sinistra di tentare un'alleanza con voi,
giacché diversi sono gli obiettivi di governo e voi mettete il sociale
in secondo piano, non dico che io sono nel giusto e voi nell'errore, ma fatemi
pur dire che secondo me le priorità di questo paese (che ha 21.000 votanti)
sono la tutela delle fasce deboli e il progresso culturale. Apprezzo il vostro
impegno per la trasparenza e partecipazione di tutti i cittadini all'attività
amministrativa e per far si che non ci siano più prot.
13054 persi nell'archivio corrente del comune. Apprezzo, ma non posso
che augurarvi di perdere
apprezzi lei la mia scarsa prudenza diplomatica,
ma le cose è meglio dirle e pronunciarle col proprio nome e cognome.
Cordialmente