Opinione Letto 1183  |    Stampa articolo

Davide e Golia.

Flavio Sposato
Foto © Acri In Rete
Girando in questi giorni di campagna elettorale per Acri abbiamo visto e sentito cose che avremmo gradito non vedere e non sentire, che ci hanno fatto pensare, ma che ci hanno ancora di più convinti di essere sulla strada giusta, schiena dritta ed avanti!
Abbiamo estrapolato un brano di un articolo di Eugenio Scalfari: "Dispone di mezzi finanziari propri imponenti e di mezzi di comunicazione altrettanto imponenti.
Dispone quindi di un potere esorbitante che non è solo quello, pur abnorme, scritto nella riforma costituzionale, ma suo proprio; un potere privato che dispone di strumenti persuasivi di ogni genere, capaci di contrarre alleanze, comprare o ripartire favori, corrompere corpi ed anime, manipolare il consenso", Scalfari si riferiva naturalmente al nostro attuale Presidente del Consiglio, ma la cosa si potrebbe traslare anche alla nostra campagna elettorale comunale.
Gazebo permanenti in piazza, pulman sandwic in giro, manifesti senza limite di spesa, supporter a disposizione 24 su 24, e tant'altro su cui è meglio sorvolare, il centrodestra si è scatenato in una campagna elettorale berlusconiana, oltremodo deboli in idee e fatti, cercano di recuperare in visibilità ed immagine, forti dell'essere amministratori in carica (ancora per poco) e dell'avere grandi disponibilità finanziarie, forti nell'apparire debolissimi nell'essere.
Su questo terreno sarebbe una lotta impari, Davide contro Golia appunto, ma in una campagna elettorale politica c'è un altro terreno, fatto di ideali e di principi, di uomini e delle loro idee, oltre che di ominicchi e quaquaraquà, è primeggiando su quest'altro terreno che a vincere fu (e sarà per noi ad Acri) Davide e non Golia.
Torniamo a citare Scalfari: "L'uomo berlusconiano privilegia gli effetti di annuncio. L'annuncio, infatti, produce effetti immediati. Purtroppo durano poco se non sono corroborati dai fatti successivi. E' un guaio, ma si può scongiurare lanciando un secondo annuncio e poi un terzo, un quarto, un quinto, all'infinito. Un annuncio sorregge il precedente e prepara il successivo. Un castello di carte tenute insieme con lo scotch, dentro il quale c'è il vuoto. Sta in piedi fino a quando i destinatari scoprono quel niente che c'è dentro. Allora e soltanto allora la gente smette di credere agli annunci e all'euforia subentra il disincanto".
Incredibile! Sembra che Scalfari stia commentando gli annunci del centrodestra Acrese che negli ultimi cinque anni si sono succeduti, ultimo una settimana fa, sulla Sibari-Sila e sulla ss 660, un castello di carte tenuto insieme con lo scotch, dentro il quale c'e il vuoto, ma ora gli Acresi hanno scoperto quel niente che c'è dentro perchè lo stanno vivendo sulla loro pelle!

PUBBLICATO 30/3/2005

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