Ci sono riti e atmosfere che rinascono d'incanto, anche se vengono tenuti in disparte per tanto tempo.
Così, come le feste di Natale o Pasqua, anche la campagna elettorale vive una liturgia tutta sua.
Magari certi sapori e certi odori tardano ad arrivare, ma arrivano. Finora, per la verità, dalle elezioni comunali ci si attendeva di più. Ora qualcosa sembra muoversi. Sotto traccia, ma si muove. Forse c'era un unico modo per far scoccare la fatidica scintilla: l'arrivo di personalità politiche in grado di accendere gli entusiasmi degli elettori.
E' bastato infatti semplicemente pronunciare il nome di Piero Fassino per motivare anche il più pigro dei militanti diessini. Il segretario nazionale della Quercia è stato ad Acri nei giorni scorsi e ha fatto scoccare la fatidica scintilla, rinnovando, nel popolo diessino, motivazioni e ambizioni. L'arrivo di Fassino è stata l'ennesima risposta che l'era inaugurata da Mario Franchino ha fornito a quanti ad Acri chiedevano maggiore considerazione. Il segretario provinciale della Quercia aveva garantito attenzione per il centro presilano e sta mantenendo le promesse fatte. Nell'ultimo anno ad Acri sono giunti molti pezzi da novanta dei Democratici di Sinistra: Luciano Violante, Cesare Salvi, Michele Santoro e Piero Fassino. Da tempo immemorabile Acri non riceveva la visita di un segretario nazionale. Quello di Fassino comunque, stando alle affermazioni di fonti autorevoli, non dovrebbe essere l'unico nome di peso in questa campagna elettorale. Dovrebbero infatti recarsi ad Acri anche altri big della politica nazionale. Salvo imprevisti, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare Antonio Di Pietro, leader de "L'Italia dei Valori", e il ministro della Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri. Questi nomi potrebbero comunque essere integrati con altre presenze illustri. Sia Di Pietro che Gasparri hanno con Acri un legame dovuto a politici del luogo.
L'ex magistrato di "Mani pulite" è già stato nel centro presilano ben due volte, grazie al rapporto che lo lega al coordinatore provinciale del movimento, Maurizio Feraudo, che è candidato al consiglio regionale; mentre l'ex assessore comunale Achille Molinari lavora tuttora nello staff del Ministro Gasparri.
Si era sparsa in città nei giorni scorsi anche la voce di una possibile visita del Presidente della Camera dei Deputati Pierferdinando Casini, di cui il senatore Gino Trematerra, acrese doc, è stato segretario particolare, ai tempi della "balena bianca".
Tuttavia, considerato il ruolo istituzionale di Casini, appare assai improbabile che possa rendere visita ad Acri alla vigilia del voto.
Al di là dei nomi di peso, la campagna elettorale vive quella che è probabilmente la fase cruciale. Gli appuntamenti per i candidati si infittiscono, con incontri e comizi su tutto il territorio. Considerata l'incertezza dell'esito, le ultime due settimane potrebbero rivelarsi addirittura determinanti.