De Vincenti.
Maurizio Garotti
Sulla sua onestà intellettuale e materiale sono pronto alla prova del fuoco cosciente di non bruciarmi. Le sue scelte politiche, dopo la prima splendida esperienza della Pigna, le ho comprese ma difficilmente, a distanza di anni, sono riuscito a condividerle. È stato attaccato da più parti e indicato in modo offensivo come l' "ayatollah"; anche a destra non è simpatico a tutti se voci di corridoio lo vorrebbero inviso ad una parte del suo stesso partito. A sinistra, per quella sinistra più retriva e che ha rovinato questo paese, in un momento di smarrimento politico/ideale lo hanno attaccato addirittura sulla fede, cose intime e personali ma, ora, la sinistra non è più sperduta e noi giovani siamo la parte più sana di questa società e non abbiamo nessuna intenzione di attendere che il tempo passi per sentirci migliori di quello che già siamo e, in questa campagna elettorale, vorremmo altre risposte e non precisazioni su frasi estrapolate da discorsi più ampi. Le vogliamo da lei perché lei è il Segretario politico (non un gregario) dell'UDC. Lo so egr. dottore che stare dietro a delle utopie, le nostre utopie, ci fa elevare ad un moralismo che resta insoddisfatto da qualsiasi risposta che possa arrivare da lei e da tutta l'attuale Amministrazione. Non vogliamo discorsi e precisazioni sul suo percorso politico, quello lo giudicherà il tempo; lei ora è il Segretario Politico di un partito che sta con la destra, che fa la guerra e taglia i fondi alla sanità e alla scuola pubblica, questo è il fatto e, giusto per esprimerle in toto il mio pensiero, non vorrei essere nei suoi panni, perché il rischio che lei ha corso a fare il salto nell'UDC è stato grosso e non privo di conseguenze e, poi, finché un essere si eleva, prospera, avanza, non si sa di preciso chi è perché l'ascesa lo allontana da se stesso, dai propri ideali giovanili (giovani che devono crescere? È proprio necessario crescere fino al punto di abbandonare ciò che a vent'anni ci sembra umanamente giusto?), ma lasciamo da parte questa filosofia cioraniana che non serve a nulla. Andiamo al concreto. Personalmente non l'ho giudicata per quella frase apparsa nell'articolo "Il cattivo Gusto!", nel reparto di psichiatria spero ci vada chi realmente e sfortunatamente ne ha bisogno (i fascisti ci mandavano i dissidenti!), ma sono stato felice di aver visto su queste pagine un suo intervento, precisazione, la chiami come vuole. Ora che c'è potrebbe rispondere e qualche altra domanda, non si senta obbligato e non legga ciò che sto per dire come un attacco, ma se attacco è, è verso la sua parte politica. Mi può chiarire come avete confezionato le vostre liste? Ad esempio Fusaro come l'avete convinto a passare dalla margherita all'UDC? Questa è solo una curiosità le liste si impacchettano nel vostro partito allo stesso modo che negli altri! Ma la mia curiosità sulle liste incalza, quella signora che lavora nei servizi sociali del Comune, mi sembra si chiami Aurora, che ha fatto un santino elettorale proponendosi per il sociale è mai uscita dall'ufficio del comune per capire cosa effettivamente di valenza sociale stia succedendo in questo paese? Quante famiglie soffrono il disagio economico? Quanti anziani soffrono la solitudine? Quanti lavoratori immigrati sono addensati in case fatiscenti e senza servizi igienici? La signora Aurora conosce queste cose? Sa che essere operatore del sociale significa sporcarsi le mani e non avere orari di lavoro perché il bisogno delle persone non ha orari e, soprattutto, significa ogni tanto fare indagini sul territorio e non stare in ufficio? Si, questo è un addebito all' Ufficio dei Servizi sociale immobile di fronte ai problemi dei cittadini e trovo aberrante fare un santino elettorale proponendosi per il sociale solo perché ci si occupa burocraticamente di questo settore. Oppure quei professionisti che ingrossano le vostre fila che si vantano di chissà cosa ma, quando parlano, fanno di tutto per dimostrare di essere rimasti in un nulla intellettualmente imprecisato, non avendo cognizione di cosa sia destra e sinistra essendo guidati dalla speranza di essere il tecnico scelto per il prossimo lavoro pubblico. Nella sua parte politica, egr. dottore, rilevo una mancanza di ideali, di cultura, di amore per la politica (non mi venga a dire che a sinistra sono peggio), magari le mie parole possono sembrare accuse e sottolineano una sprovvedutezza politica e palesano le mie poche possibilità di riuscire ad entrare in consiglio, ma non potete non tenerne conto, perchè noi giovani di sinistra non siamo saltati sul carro del vincitore; abbiamo scelto di non abbandonare i nostri ideali e di scontrarci con una sinistra retriva e una destra culturalmente assente. Proseguo con le domande: Cosa avete fatto per cinque anni? Piazza Annunziata? Brutta, senza appello! Corso Sandro Pertini? Accettabile e funzionale! Il Belvedere? Bello! Campi di calcetto? Forse un po' troppi! Via 11 settembre? Si legga il mio articolo! In questo momento cerco risposte. Risposte su ciò che voi dite un centro di eccellenza. Mi spieghi lei dove sta questa cultura di cui vi vantate; in due o tre convegni? Ma andiamo oltre. Personalmente me ne frego della nuova ss660, è tutta campagna elettorale dall'una e dall'altra parte, mi preoccupo di più del territorio di Acri che in molte sue parti sta cedendo e nessuno fa niente. Credo che sia urgente intervenire su larga scala sui boschi sparsi sul territorio per tutelare il sottobosco e preservare la natura. Mi preoccupa, poi, quello strato di popolazione che vive ai margini, quelle famiglie che vivono l'incubo di un parente immerso nel vizio nell'alcool, quelle famiglie che di punto in bianco si sono visti un familiare in un letto di ospedale per ragioni inspiegabili stroncato da un tumore, insomma dottore cosa avete fatto in cinque anni per il territorio e le sue genti? Avete fatto uno screening del paese per individuare le zone a più alto rischio di inquinamento elettromagnetico? Avete tutelato la salute dei cittadini individuando le discariche abusive? Avete avuto a cuore solo per un momento la salute del cittadino? Risponda su queste cose e poi le farò altre domande, e dovrà continuare a rispondere perché sono un cittadino che ha tutto il diritto di chiederle il conto perché voi avete governato. La scusa che la sinistra non ha mai fatto queste cose non giustifica la sua giunta politica e se la tac è arrivata all'ospedale di Acri, non avete fatto altro che il vostro dovere, ma non basta! Non mi basta leggere due sue righe, vorrei sapere se l'ufficio dei servizi sociali del comune ha un censimento degli immigrati che vivono e lavorano ad Acri e della loro sistemazione? Quando vi deciderete a finanziare studi seri sui beni archivistici di questo paese? Quando censirete gli archivi pubblici e privati? Quando prenderete iniziative per aumentare il consumo di cultura? Quando capirete che questo paese sta morendo perché le persone migliori stanno scappando, perché ogni primavera molti giovani sono costretti ad andare a Garda per far continuare a girare l'economia di Acri? Quanti soldi si spendono nella nostra cittadina che arrivano direttamente dall'economia paesana? Pochi dottore, sono tutti stipendi guadagnati all'estero con l'emigrazione o pensioni di 35 anni di lavoro in Germania. Io penso che in cinque anni avete fatto tanto ma proprio tanto, ma ben poco di ciò che era necessario per migliorare Acri e i suoi cittadini. Non siete i soli responsabili, anche l'opposizione in Consiglio è stata ferma, addirittura nell'ultimo Consiglio si è lasciata offendere personalmente e politicamente dal primo cittadino senza aprire bocca; non so come andrà a finire questa campagna elettorale e, a questo punto, è anche inutile una sua risposta in quanto, comunque andrà, questo paese è cambiato; con la costruzione di queste liste sia a destra che a sinistra, si sono divise famiglie e si sono minate amicizie, il clima non è bello né tranquillo, che ognuno si prenda le proprie responsabilità, che ognuno possa fare politica e dire ciò che pensa senza paura che la parte che vincerà glielo rinfaccerà, se qualcuno continua a rinfacciarle un percorso politico ambiguo caro dottore, questo qualcuno non vuole fare politica. Io (si io, praticamente nessuno!), nel mio piccolo critico scelte politiche e cinque anni di amministrazione in cui avrei sperato di vedere meno lavori pubblici e più possibilità di crescita personale e sociale, non sto dicendo che abbiamo vissuto una tirannide, ma ho visto cittadini che hanno preferito stagnare nella paura e passare dalla vostra parte, piuttosto di affrontare l'angoscia di essere se stessi e di dire il proprio pensiero. Cordialmente. |
PUBBLICATO 16/3/2005
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