Le mia considerazioni non sono il frutto di appartenenza politica, nessun legame famigliare ne tanto meno di difesa politico-personale "conto terzi", ma solo l'aver notato, o meglio considerato, e con me tanti altri, delle considerazioni di Cattivo Gusto.
In questi giorni di incessanti discussioni politiche, di cosa è giusto/sbagliato e di cosa sarà giusto/sbagliato per la nostra Città/Regione, c'è chi non sa riconoscere l'enorme differenza tra politica, i suoi personaggi, le parole, i programmi per il futuro… ed il cattivo gusto nel giudicare/attaccare la "scesa in campo" di un nostro cittadino per le regionali, con parole che non fanno parte ne di un dibattito politico, ne di nessun ragionamento sensato, e quindi, sintomo di bassezza culturale a cui non so far altro che affiancare un solo termine del mio vocabolario: IGNORANZA.
Mi riferisco all'articolo "L'oculista" apparso su questo sito e firmato da "Onda anomala", dove NON si illustrano le proprie considerazioni politiche od il giudizio sulla persona politica (cose legittime, siamo in democrazia), ma bensì, nella speranza di aggrapparsi a qualcosa che non esiste, su presunti o tali difetti fisici (argomentazione di grande interesse politico e che contribuisce alla crescita della nostra comunità), a tutto questo, riaprendo il mio vocabolario, so attribuire una sola terminologia: Cattivo Gusto.
Qual è il nesso fra l'essere un mediocre/buon/ottimo oculista ed un tic?
Perché i migliori tricologi del mondo sono calvi?
Leggendo il resto di questo "capolavoro" della letteratura italiana…ehm..acrese (cosa ben più grave) in cui si evince la profonda ricerca del particolare da parte del "poeta", che forse i nostri occhi, da gente comune ed equilibrata, non riesce a cogliere. L'autore ci lascia intendere che essere figlio di un padre che ha avuto successo nel proprio campo è una colpa, che un padre non potrebbe guardare il proprio figlio con fierezza per un qualcosa in cui mette passione ed impegno. Nella stessa manifestazione, a cui fanno riferimento i vari "ammiccamenti", il sottoscritto era seduto al tavolo della presidenza per relazionare tecnicamente su un lavoro eseguito per conto dei Giovani Udc, anche mio padre, bidello di una scuola media, ora in pensione, era li a guardarmi con fierezza per il lavoro che svolgo con impegno e passione, ma per questo non mi è stato dedicato neanche un versetto da parte del "poeta".
Concludendo mi auguro che "Onda anomala" non sia uno dei tanti candidati al consiglio comunale e, se cosi fosse, spero che non venga eletto, perché avere un "governante" cosi significherebbe rendere "anomala" questa Città.

Cordialmente Fabio Le Pera