Un gravissimo atto intimidatorio, perpetrato ai danni dell'ex vice-sindaco Ottone Martelli, ha rotto l'incantesimo dell'isola felice. Un feretro, con tanto di croce sul coperchio, è stato fatto ritrovare davanti all'abitazione di Martelli. Si tratta di un evento, di inaudita gravità, che nel tranquillo centro presilano non ha precedenti. Il macabro messaggio è stato consegnato sabato, ma la notizia è stata diffusa solo ieri, quasi a voler sottolineare la necessità di dover metabolizzare una realtà finora estranea, appresa attraverso solo attraverso i giornali o la televisione. Acri ha dovuto fare i conti con la ritorsione vigliacca di chi pensa di incidere sul corso degli eventi politici attraverso una bara e una croce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, guidati dal maresciallo Antonio Pantano, allertati dalla denuncia dello stesso Martelli. Ufficialmente non viene trascurata alcuna pista investigativa, ma sembra certo che la vicenda, anche per la coincidenza dei tempi con l'allontanamento di Martelli dalla giunta comunale, sia riconducibile alla sua attività politica.
Martelli, 43 anni, oltre a essere noto in città negli ambienti politici, è anche un apprezzato avvocato.
Davvero troppe le coincidenze per non legare la bara davanti all'ingresso dell'abitazione del professionista alle vicende politiche dell'ultima ora. Martelli in giunta era uno dei due rappresentanti di Forza Italia, fino a qualche settimana fa. Poco prima delle elezioni ha abbandonato gli azzurri e ha aderito alla neonata associazione politico-culturale "Acri nostra", che alle Provinciali ha presentato un proprio candidato. Oltre a Martelli, l'associazione ha registrato anche l'adesione dei consiglieri comunali Francesco Viteritti e Cosimino Milordo, che hanno abbandonato rispettivamente UDC e Forza Italia.
Il movimento berlusconiano ha comunque chiesto la testa di Martelli, considerato che non era più un suo rappresentante.
Il Sindaco Tenuta ha firmato venerdì scorso il decreto di revoca dell'incarico e ieri "Acri nostra" ha comunicato che i suoi due rappresentanti nel Consiglio Comunale si collocano all'opposizione. Questo in pratica significa che la giunta comunale non ha più i numeri per governare. Che questi passaggi politicamente potessero avere delle serie ripercussioni, fino al tutt'altro che improbabile scioglimento del Consiglio Comunale, era di tutta evidenza, ma nessuno immaginava che si potesse arrivare a tanto.
"La mia attività politica va avanti-ha spiegato ieri Martelli-, nonostante la revoca del mio incarico. Se qualcuno pensa che questo gesto intimidatorio possa farmi recedere dai miei progetti futuri ha chiaramente sbagliato i conti". Sono stati i vicini di casa a notare il feretro e a informare i familiari di Martelli. Egli era fuori città ed è rientrato in serata. Solo a quel punto alla vicenda è stata data la giusta rilevanza.