Una serie di iniziative, organizzate nel mese di dicembre, hanno riacceso le luci, non solo quelle natalizie, sul suggestivo centro storico di Acri.
Si tratta di manifestazioni, promosse da associazioni di volontariato, con il patrocinio, in taluni casi, dell'amministrazione comunale.
E' un vero peccato che il governo cittadino si limiti a fornire solo qualche ausilio logistico a queste iniziative, che, ancora una volta, hanno raggiunto l'obiettivo di dimostrare in maniera incontrovertibile quanto si possa ricavare dalla rivalutazione della zona antica di Acri.
Lunedì scorso nel rione Casalicchio si è tenuta la tradizionale festa di San Nicola.
Gli abitanti del quartiere hanno festosamente accolto i visitatori, con dolci natalizi tipici, bancarelle e funzioni religiose.
La manifestazione è stata promossa dal comitato "Pro centro storico", in collaborazione con le scuole elementari del secondo circolo e con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale.
Ieri è iniziata la due giorni di "'U misu e Natali", tradizionalmente organizzata dall'associazione Dafne.
L'iniziativa, che si conclude oggi e che si tiene nel rione Monachelle, è stata realizzata anche con l'apporto dalla Pro Loco, della cooperativa "Don Milani", del circolo culturale "Il ritrovo" e del comitato "Pro centro storico".
Le finalità di entrambe le manifestazioni sono di natura sociale e culturale, attraverso la rievocazione di tradizioni e usi ancestrali, che mantengono intatta tutta la loro suggestione.
Queste manifestazioni, che non sono unicamente limitate al periodo natalizio, hanno il compito ben preciso di portare gente nel centro storico.
Qui vi sono vicoletti e posti sconosciuti anche a quanti risiedono ad Acri da molti anni e soprattutto ai giovani.
E' tuttavia anche un atto d'accusa contro la miopia di una classe politica che non riesce a guardare oltre gli orizzonti dell'isola pedonale.
Oltre all'aspetto estetico, che è tutto da ricostruire, il centro storico di Acri ha grandi potenzialità economiche, che gli potrebbero derivare da una accorta politica di incentivi e che potrebbero catalizzare l'attenzione dei tanti turisti che visitano la nostra regione durante tutto l'anno. In tante occasioni, con i dovuti riguardi, il quartiere Picitti è stato accostato a Trastevere.
Quello che potrebbe essere il cuore pulsante dell'offerta turistica si sta paradossalmente svuotando.
Questa tendenza potrebbe essere invertita solo con scelte politiche mirate, che dovrebbero rendere conveniente spostare in questa zona alcune attività commerciali, la cui natura ben si adatterebbe alle caratteristiche di Picitti.
Questo è il concetto che implicitamente le manifestazioni organizzate in questi giorni nella zona più antica di Acri si portano dietro. L'auspicio è che non raccolgano solamente sterili complimenti e vaghe promesse di "si farà". Sarebbe già un buon risultato se tutti i contendenti nelle prossime elezioni amministrative dicessero chiaramente cosa intendono fare, e come intendono farlo, per sfruttare potenzialità che tutti riconoscono al centro storico.