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Tanti nodi da sciogliere nella giunta Tenuta.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
E' tempo di resa dei conti all'interno della maggioranza di centro-destra, che sostiene la giunta comunale guidata da Nicola Tenuta. Sono tanti gli interrogativi da sciogliere e oggi hanno come punto di riferimento il vice-sindaco Ottone Martelli.
Quest'ultimo, eletto nelle file di Forza Italia, si è, poco prima delle elezioni provinciali, dissociato dal movimento degli azzurri.
Martelli è uno dei dirigenti che, in disaccordo con il proprio partito, hanno deciso di abbandonarlo e di dar vita all'associazione politico-culturale "Acri nostra", che nella competizione elettorale ha presentato, nel progetto "Missione sviluppo", un proprio candidato, alternativo agli altri del centro-destra.
Forza Italia ha invece investito su Angelo Gencarelli, capogruppo in Consiglio Comunale. Passate le elezioni e metabolizzati i risultati, ora Gencarelli e Lupinacci, che del partito è consigliere comunale e coordinatore cittadino, hanno presentato il conto e hanno chiesto la testa di Martelli.
La situazione in realtà è assai meno fluida di quanto possa apparire. Se si prende a riferimento la maggioranza consiliare, la composizione iniziale dei gruppi in Consiglio è stata decisamente trasfigurata.
Salvatore Fabbricatore, eletto nella lista civica Rinascita Democratica Popolare, è oggi nell'Udeur; Luigi Cavallotti dal Ccd è passato al gruppo misto, collocandosi anch'egli all'opposizione; Francesco Viteritti, del CCD, e Cosimino Milordo, di Forza Italia, pur rimanendo nella maggioranza, hanno abbandonato i rispettivi partiti; Rinascita Democratica Popolare nel frattempo è confluita nell'UDC. In questo quadro, si complica anche la questione-Martelli. Infatti Viteritti e Milordo, che in Consiglio Comunale rappresentano in sostanza, "Acri nostra", potrebbero chiedere di far rimanere in giunta Martelli, non più come rappresentante di Forza Italia, ma della neonata associazione politico-culturale.
Gencarelli e Lupinacci hanno già fatto capire che Martelli, in ogni caso, deve dimettersi o essere rimosso.
In questa diatriba, chi si trova in una posizione assai delicata è il sindaco Tenuta, che finora ha preso tempo.
Il primo cittadino è aperto a qualsiasi soluzione, a patto che la giunta comunale e la maggioranza di centro-destra non ne escano indebolite. Qualora la situazione dovesse sfuggire di mano, FI potrebbe addirittura far finire anzitempo la legislatura.

PUBBLICATO 25/6/2004

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