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Centro storico bloccato.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
I timori e le preoccupazioni sul futuro del centro storico di Acri evocano domande che riguardano la questione più complessa del nuovo Piano Regolatore Generale.
Il nuovo strumento urbanistico, della cui redazione è stato incaricato il Prof. Pierluigi Cervellati, viene continuamente annunciato come imminente. E' da anni che l'Amministrazione Comunale fissa date per la presentazione delle bozze, per poi rimandare sistematicamente.
Il Piano Regolatore Generale da sempre rappresenta la classica cruna dell'ago per le amministrazioni civiche.
La tutela di interessi a discapito di altri, in tante occasioni, ha costituito una insidiosa buccia di banana per gli amministratori. Vista così, la cautela dell'attuale governo cittadino riceve una sua legittimità politica.
Legittime lo è assai meno se si pensa a quando molti degli attuali esponenti della maggioranza, dai banchi dell'opposizione, incalzavano l'Amministrazione Comunale, che sul tema nicchiava. E' evidente che, a onta di rassicuranti annunci, qualche problema sul nuovo Prg 3c'è.
Il Prof. Cervellati era stato chiamato a redigere il nuovo strumento di programmazione urbanistica nel 1995 dall'Amministrazione Comunale guidata da Pasquale Zanfino, di centrosinistra.
Chiare le linee lungo cui sarebbe sorto: blocco momentaneo delle costruzioni nel centro abitato e rivalutazione del centro storico.
Problemi di natura politica hanno rallentato il percorso di approvazione del Piano.
La successiva Amministrazione Comunale, con i medesimi colori politici, ma con diversi amministratori, non ha avuto il tempo di affrontare la questione, essendo stata in carica poco più di un anno.
Dopo il commissariamento, il governo cittadino è passato al centro-destra attuale. Che, dopo un primo periodo di riflessione, ha confermato l'incarico a Cervellati, ma gli ha dato nuove indicazioni politiche.
Secondo gli amministratori, ognuno ha diritto, osservando le regole di rispetto urbanistico e ambientale, a costruirsi la casa laddove è nato, per cui di blocco delle costruzioni non si doveva più parlare.
Rimangono, anzi crescono col passare dei giorni, gli interrogativi sul futuro del centro storico. Interrogativi alimentati soprattutto da un incomprensibile silenzio dell'Amministrazione Comunale.
Chi conosce i meccanismi della politica sa bene che, a questo punto, l'approvazione del nuovo Prg, in tempi ragionevolmente brevi, è praticamente impossibile.
Fra un anno si vota per le Comunali, ed è improbabile che l'Amministrazione Comunale compia il suicidio politico di affrontare un problema che, dal punto di vista elettorale, al centro-destra potrebbe costare caro.

PUBBLICATO 11/6/2004

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