Si è tenuto lunedì sera, nella sala convegno del Palazzo Padula di Acri, un convegno sul tema "Riforma della pensioni, del mercato del lavoro, dello stato sociale. Quale futuro?". L'iniziativa è stata promossa dai Socialisti democratici italiani. Rispetto agli ospiti annunciati, mancavano Massimo Covello, segretario generale della Cgil da Cosenza, e Carlo Franzisi, direttore della Cna di Acri. Quest'ultimo è stato degnamente sostituito dalla dottoressa Cristina Abbruzzese, che fa parte della Cna di Acri. In apertura dei lavori, coordinati dal segretario dello Sdi di Acri, Franco Falco,; è intervenuto Walter Manes, reduce dal congresso nazionale del partito di Enrico Boselli, tenutosi a Fiuggi. Manes era uno dei tre delegati di Acri. Gli altri due erano Luigi Chiaro e Camillo Forte. Manes ha sottolineato l'importanza di questo rinnovato spirito di unità che prevede il centrosinistra. Dopo il suo intervento sono state proiettate le immagini di alcuni degli oratori che a Fiuggi hanno preso la parola, tra cui il senatore Cesare Marini, l'onorevole Mimmo Pappaterra e il presidente della commissione Europea, Romano Prodi. L'aspetto tecnico del tema oggetto del convegno è stato accuratamente illustrato da Angelo Spezzano, candidato dei Socialisti democratici italiani alle prossime elezioni, nel collegio di Acri e dipendente dell'Inps, dalla dottoressa Cristina Abbruzzese, della Cna (Confederazione Nazionale degli Artigiani e della piccola e media impresa). Particolare attenzione, nelle due relazioni, è stata riservata alla riforma del sistema pensionistico del governo Berlusconi. Il capogruppo dello Sdi nel convegno regionale, Luigi Incarnati, ha invece ricordato che nelle due occasioni precedenti in cui i governi di centrosinistra misero mano alle pensioni, ciò avvenne nello spirito della concertazione, quindi con il pieno consenso delle parti sociali. Incarnato, che ha anche un passato da sindacalista, si è poi soffermato sulla protesta degli artigiani nei confronti della giunta regionale. Per il capogruppo regionale dello Sdi, "questa è una categoria verso cui dobbiamo avere più attenzione". Il senatore Cesare Marini ha esordito riconoscendo la natura particolarmente ostica del tema, soprattutto nell'uscire dal sistema dei tecnicismi e rendere i concetti comprensibili a tutti. Marini ha parlato, in riferimento all'impostazione del Welfare del governo Berlusconi, di un paese a gabbie. "Con questo sistema - ha spiegato il senatore di San Demetrio Corone - le regioni povere saranno sempre più povere e quelle ricche, come la Lombardia, sempre più ricche". Qualcosa Marini ha anche concesso alla propaganda politica, affermando che "quando vinceremo le prossime elezioni politiche, il primo atto del nuovo governo sarà quello di cancellare i provvedimenti di Berlusconi". Il numero uno dello Sdi calabrese ha poi ammesso le magagne del centrosinistra, "altrimenti il centrodestra non vincerebbe in quelle regioni meridionali che sta affamando". Ha poi proseguito affermando che le misure assunte dal governo Berlusconi a sfavore del Mezzogiorno legittimano autentiche forme di resistenza.