settore dei Lavori pubblici continua a tenere banco ad Acri, anche all'indomani dell'approvazione, da parte del consiglio comunale, del Piano triennale 2004/2006. Sull'argomento ieri è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Luigi Cavallotti. Per Cavallotti l'amministrazione comunale ha "preparato un bel volume, non c'è che dire, così come era accaduto negli anni scorsi. Magari vi si potrebbe fare un'enciclopedia dal titolo "L'incompiuta". Infatti si tratta di una grande farsa che annualmente l'amministrazione comunale propina ai cittadini, mentre in realtà in quattro anni, oltre a completare opere già iniziate dal centrosinistra, ha trasformato le strade della città e delle frazioni in una nuova Beirut, dove le buche la fanno da padrona. La variante Calamo-spiega Luigi Cavallotti-di fatto non esiste più, considerato che si viaggia sui parcheggi e non sulle carreggiate. Questo è un vero esempio di come spendere i soldi pubblici! Piazza Sprovieri è un fallimento politico, con la trasformazione in piazza di un crocevia". "Il risultato è sotto gli occhi di tutti: desolazione, crisi commerciale, traffico impazzito, rabbia dei cittadini. E' proprio vero che l'estensione territoriale dell'isola pedonale, in rapporto al territorio del centro abitato, è superiore a quella di Parigi, Roma o Barcellona. Noi sul punto ci siamo già espressi: la piazza si deve riaprire al traffico, la città si deve riappropriare delle sue abitudini di vita. Per il resto, l'amministrazione Comunale ha fatto solo promesse di opere megagalattiche, salvo perdersi in un bicchiere d'acqua. Ma è poi così difficile, ad esempio, piazzare un po' di bitume nei pressi del Liceo Classico? Sono stati messi punti luce dappertutto, ma mi chiedo se si riuscirà ad accenderli. Nella zona di La Mucone è stato bitumato di tutto, peccato che in inverno dilagano le buche a distanza di pochi mesi dall'intervento. L'elenco annuale delle opere pubbliche comprende 65 interventi, ma solo due, piazza di San Giacomo e Serricella e sede decentrata del Municipio di San Giacomo, da ultimarsi entro l'anno. Su questi 65 interventi, solo 21 hanno copertura finanziaria nel 2004, per il resto non c'è un euro. Il palazzotto dello Sport prevede una disponibilità di circa quattro milioni e mezzo di euro". "Mi piacerebbe sapere-conclude Cavallotti-se vi sono incarichi di progettazione, chi e come è stato incaricato e se corrispondono al vero le voci secondo cui vi sarebbe un artificioso frazionamento dell'incarico per superare il ricorso alla gara".