Il primo cittadino di Acri si comporta all'esterno come chi ha ancora una maggioranza alle spalle, incassando l'unanimità del voto dei diciassette sindaci costituenti il Pit (piani intergrati territoriali) n° 5 Valle Crati, che lo ha eletto Presidente; ma il comunicato con cui il partito Acri Nostra ufficializza l'appoggio esterno alla Giunta, è la lancetta che segna la fine del tempo dedicato alle trattative e l'inizio del ciclo che, solo per rendere l'dea, possiamo chiamare del Ricatto.
Acri Nostra ha intessuto un intreccio di situazioni che hanno ingabbiato una maggioranza di centro destra; fino all'ultimo giorno di mediazioni si sono strenuamente cercate vie d'uscita, ma oggi sotto gli occhi dell'intera cittadinanza c'è un composito e disunito centro-destra che non è capace di atti di virtù, intendendo la virtù non come qualche particolare qualità, ma come effetti e risultati che le scelte dell'uomo producono, così come l'unico prodotto delle trattative durante la crisi, non è stato altro che il protrarsi della crisi stessa. Una crisi che vedrà soluzione, forse, al Consiglio Comunale del 28 luglio?
Mi spiego! L'uomo integro e, quindi, l'integro amministratore della cosa pubblica, agisce pensando al mondo morale migliore possibile, al mondo socio politico migliore possibile, gli uomini di centro-destra hanno dimostrato buona volontà nel voler superare una crisi, ma scarsa virtù agendo senza pensare al bene comune (al mondo migliore possibile) e producendo, pertanto, un'instabile situazione di squilibrio amministrativo in cui i due consiglieri del partito Acri Nostra, Viteritti e Milordo (eletti però sotto altre insegne!), tengono il Sindaco sotto scacco, sotto Ricatto.
Traduzione di Ricatto: d'ora in poi la Giunta Tenuta dovrà concordare ogni sua decisione con il partito "Acri Nostra".
Forse è eccessivo definirlo Ricatto, ma i sinonimi non mancano: pressione, coercizione, costrizione, prepotenza, imposizione e aggiungere anche sinonimi quali estorsione e minaccia mi sembra fuori luogo, nonché esagerato!
Se poi il centro-destra ha considerato il concetto di "virtù" che un'audace interpretazione di Machiavelli può fare intendere, vale a dire "virtù" opposta a "fortuna" e, quindi, come capacità di dominare le circostanze e gli eventi in funzione dei propri scopi e interessi, indipendentemente dal giudizio morale sugli scopi stessi e sui mezzi impiegati per raggiungerli; lo scenario è ancora più oscuro, perché è inspiegabile l'attaccamento alla poltrona di un Sindaco che non ha più la maggioranza e ci sono, anche, oscuri gli scopi di "Acri Nostra". Questo anche alla luce del comunicato con cui il portavoce del partito Acri Nostra, ing. Caiaro Roberto, ha lasciato la carica e il partito stesso, dichiarando "…la mancanza di una linea politica chiara…" e mostrando in queste sue dimissioni, il suo attuale disorientamento frutto delle ambigue posizioni che negli ultimi tempi ha assunto il partito; un annuncio da cui traspare la regola di un raggruppamento che ha scelto norme morali che non possono essere rese pubbliche, in cui riconosciamo l'uso di 1600 voti raccolti alle elezioni provinciali, come mezzo per tenere in pugno una Giunta esautorata.