La decisione del movimento "Acri nostra" di non entrare nella giunta comunale guidata da Nicola Tenuta provoca i primi effetti anche all'interno della neonata associazione. E' di ieri la notizia delle dimissioni dell'ingegner Roberto Caiaro, non solo dalla carica di portavoce, ma anche da socio di "Acri nostra".
"Nonostante sia uno dei fondatori - ha scritto Caiaro in una notar e l'associazione
sia composta da persone stimabilissime e politicamente valide, con le quali ho condiviso la bellissima esperienza della campagna elettorale delle ultime provinciali, le posizioni ultime assunte da "Acri nostra", nonché la mancanza di una linea politica ben precisa, mi portano, dopo una lunga riflessione, ad abbandonare questo progetto. Ritengo che qualsiasi giunta comunale, anche la peggiore, e non è il nostro caso, sia meglio della gestione commissariale, pertanto le posizioni assunte prima della campagna elettorale, che vedevano la disponibilità dell'associazione, attraverso i suoi due consiglieri comunali, sostenere la giunta Tenuta, sono convinto debbano essere portate fino in fondo. Sono contrario sia alla caduta della giunta comunale, sia alla posizione che si intende assumere in futuro e che prevede non una linea politica precisa, ma il determinars idi volta in volta. Personalmente - prosegue il comunicato dell'ex - portavoce di "Acri nostra" - ritengo che l'attuale maggioranza debba portare al termine il mandato datole dagli elettori nel 2000. Le ambigue posizioni degli ultimi tempi da "Acri nostra" politicamente mi disorientano.
Dopo una iniziale disponibilità da parte dell'ex assessore al Bilancio a dimettersi dall'incarico, avuto come rappresentante di Forza Italia, sono bastati i positivi risultati elettorali di Acri nostra" a modificare questa posizione. Cosi dopo aver annunciato l'appoggio dei consiglieri Milordo e Viteritti alla giunta comunale, prima delle elezioni, "Acri nostra" ha riferito che gli stessi si collocavano, dopo le elezioni, all'opposizione. Io stessi ho più volte sostenuto che era necessario apre un tavolo di trattative con tutte le forze di centro-destra. Le trattative ci sono state e si sono protratte per oltre lui mese è non ci si può ricollocare all'opposizione solo per non hanno prodotto i risultati sperati dal movimento. Spero che la mia decisione di uscire dall'associazione induca i suoi responsabili a una seria riflessione e che porti "Acri nostra" ad 'assumere una posizione politica chiara e coerente".
Intanto, in attesa del Consiglio comunale del 28 luglio, nel quale dovrà essere approvato il Conto Consuntivo, si susseguono le riunioni dei e tra i partiti del centro-destra per individuare una strategia da adottare. Tutto, in sostanza, dipenderà dall'attegiamento dei consiglieri di "Acri nostra".
Viteritti e Milordo certamente voteranno, magari motivandolo come, un sostegno "tecnico", il documento contabile, ma questo evidentemente non basterà al centro-destra. Sarà importante capire anche cosa i due rappresentanti dell'associazione diranno in quella occasione, e come lo diranno.