Continua la fase pre-elettorale, nella quale vengono presentati i candidati nel collegio di Acri, per le prossime elezioni Provinciali. Domenica scorsa è stata la Lista Società Civile-Di Pietro- Occhetto a presentare il suo rappresentante nella prossima competizione elettorale di giugno. E’ Raffaella De Luca, finora unica presenza femminile in campo. La presentazione della candidata è avvenuta nella sala conferenze di Palazzo Padula, sede della omonima fondazione culturale. La sala era piena e qualcuno ha dovuto accontentarsi di sentire da dietro la porta i vari interventi. L’iniziativa è stata accompagnata dal convegno su “Politica e sviluppo del territorio: quale rapporto?”. Rispetto alle presenze annunciate, mancavano Giovanni Maruca, coordinatore provinciale de “L’Italia dei Valori” e Giuseppe Trebisacce, docente dell’Università della Calabria. Hanno introdotto i lavori Vincenzo Oliva, presidente del circolo acrese dei dipietristi e Maurizio Feraudo, responsabile regionale Enti Locali. Raffaella De Luca è una neofita della politica, ma questo non ha. affatto inciso su un esordio molto deciso, nel quale ha chiaramente esplicitato i suoi obiettivi. Anche se non mastica completamente il linguaggio “tecnico” della politica, la sua attività professionale la porta spesso a intervenire al cospetto di un pubblico. Raffaella De Luca è presidente del Distretto Scolastico n.15, nonché docente universitaria. Da anni sta combattendo una battaglia per portare ad Acri una sede decentrata della facoltà di Scienze della Formazione, dell’Università della Calabria. Ora questo obiettivo lo vuole conseguire attraverso la sua esperienza politica. La. De Luca ha motivato il suo impegno con la Lista Società Civile - Di Pietro - Occhetto, affermando che e “questo è un progetto che mira a ridare dignità alla politica”. La manifestazione è stata conclusa dal Coordinatore Regionale del partito Beniamino Donnici, candidato alle Elezioni Europee. Quello del numero uno dei dipietristi calabresi è stato un intervento ricco di contenuti politici. In poco più di venti minuti ha toccato i temi salienti dell’attualità politica, regionale e nazionale, non lesinando, in alcuni passaggi, critiche neanche nei confronti degli alleti del centrosinistra, per talune scelte operate di recente. Donnici possiede gli strumenti retorici per arrivare al cuore degli elettori e li usa sapientemente. Obiettivi frequenti dei suoi strali polemici sono stati i governi regionale e nazionale, entrambi accusati di operare scelte che stanno affamando la gente. Donnici ha inoltre rivolto un accorato appello affinché i calabresi recuperino il senso delle loro nobili origini culturali. “La nostra - ha affermato il Coordinatore Regionale de L’Italia dei Valori - è una terra ricca di storia e di cultura. C’è chi, come la Lega, inventa assurde origini celtiche, affidandovi dignità culturali assolutamente inesistenti, mentre noi, che le radici di una civiltà le abbiamo, non siamo in grado di rivendicar le orgogliosamente”.