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Impianto Eolico “Acri”. Ecco le controdeduzioni della Hergo al Comune. Si va verso la realizzazione?

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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“Tanto detto, e vista anche l’urgenza degli obiettivi del Pnrr, tra i quali quello di realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabili sul territorio nazionale, si invita codesto Ente a tener conto di tutte le circostanze innanzi rappresentate ai fini di una sollecita e positiva definizione del procedimento.” Queste sono le ultime righe delle controdeduzioni della Hergo Renewables. Più che inviti, accompagnati da osservanza e distinti saluti, appaiono vere e proprie minacce. La Hergo invita gli Enti coinvolti a produrre i propri documenti al fine della realizzazione dell’impianto. Ma procediamo con ordine.
In data 31 ottobre, giorno di Halloween, l’ing. Alessandra Guida, procuratore speciale della Hergo Renewables, firma, le 49 pagine di controdeduzioni a chi aveva sollevato obiezioni tra cui Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Comuni, Comitati, Associazioni, Aziende, liberi cittadini, imprenditori.
Il malloppo è stato inviato, per conoscenza, anche al Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica e a quello della cultura. Per ragione di spazio in questa sede pubblicheremo solo una sintesi delle contro dedizioni inviate al Comune di Acri che per le proprie obiezioni aveva incaricato l’avv. Adamo. “Prima ancora di controdedurre alle singole osservazioni pervenute, preme precisare che, nella valutazione del Progetto e nella conseguente formulazione del parere relativo al procedimento di VIA, è necessario tenere in considerazione che gli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, per espressa previsione dell’art. 12 del D.Lgs. 29.12.2003, n. 387, sono opere di pubblica utilità la cui realizzazione risponde al primario interesse pubblico, nazionale ed europeo, alla produzione di energia secondo modalità che garantiscano anche la tutela dell’ambiente e, comunque, consentano il raggiungimento dell’obiettivo (vincolante per l’Unione) della medesima produzione per almeno il 42,5% nell’anno 2030 (direttiva RED III 2023/2413/UE). Le delibere del consiglio comunale nr. 46 del 28/07/2023 e nr. 25 del 14/10/2024 e nr. 26 del 14/10/2024 allegate alla predetta osservazioni, scrive l’ing. Guida, aventi l’intento di perimetrare le aree comunali non idonee alla realizzazione di impianti a fonte rinnovabile, rappresentano meri atti di indirizzo politico e, essendo altresì prive di puntuali valutazioni tecniche atta a dimostrare la presunta incompatibilità ambientale del Progetto, irrilevanti ai fini del procedimento di VIA de quo. Occorre altresì ricordare, come correttamente fatto nel parere legale redatto dallo Studio Legale Adamo prodotto dal Comune di Acri, la giurisprudenza esclude che il Comune possa introdurre prescrizioni limitative, con delibere e regolamenti, per la realizzazione degli impianti.
In ordine alla compatibilità ambientale del Progetto de quo, si constata che lo stesso Comune, prende atto, mediante il Parere Legale prodotto, che il Progetto non interessa vincoli di sorta tali da precludere il rilascio positivo del provvedimento di VIA in quanto da uno studio della normativa Regionale, non paiono emergere vincoli di sorte per le zone più prossime al Parco Nazionale della Sila, quale è la zona individuata per l’insediamento del parco eolico” (cfr. pag. 8 del Parere Legale) e non pare che il Parco Nazionale della Sila abbia formalmente istituito delle zone di protezione esterna (ZPE)” (cfr. pag. 11 del Parere Legale).” Scrive ancora l’ing. Guida; “si precisa che le opere sono esterne a qualunque area protetta o parco naturale, non risultando in contrasto con alcuna specifica previsione degli enti gestori. Gli aerogeneratori in progetto non ricadono all’interno di Siti Natura 2000 e, in particolare, la distanza minima è relativa all’aerogeneratore ACR16, posto a circa 3 km dalla ZPS IT9310301 – Sila Grande. La sola area di trasbordo temporanea dei componenti degli aerogeneratori ricade all’interno della ZPS “Sila Grande” ma, dato il carattere temporaneo di questa area di cantiere, che sarà successivamente restituita alla precedente destinazione d’uso, la stessa non risulta in contrasto con le misure di conservazione generali della ZPS. Lo Studio di Impatto Ambientale prodotto analizza in dettaglio la compatibilità delle opere a progetto con gli strumenti di pianificazione territoriale d urbanistica vigenti. Si precisa che gli impatti paesaggistici e l’intervisibilità delle opere a progetto sono state indagate considerando un’area vasta di oltre 10 km, coerentemente con i dettami normativi. Sono state altresì considerate e valutate le possibili ricadute sul benessere della popolazione locale, andando a effettuare valutazioni acustiche, elettromagnetiche, studi di gittata massima in caso di distacco accidentale delle pale ecc.
Anche le valutazioni sugli impatti sulla componente bosco sono stati stimati e, a tal fine, preme sottolineare che le aree boscate interferite dal sorvolo degli aerogeneratori non subiranno alcuna modifica o impatto, essendo tale interferenza solo geometrica. La ridotta presenza di nuclei abitativi nell’area permette di minimizzare i disturbi sulla comunità locale e la presenza di numerose attività agricole e allevamenti non si pone in contrasto con le opere a progetto. In particolare preme ricordare che non solo è previsto dalla norma che tali interventi, configurandosi come opera di pubblica utilità, possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici, ma vi sono, in Italia e nel mondo, numerosi esempi virtuosi di attività zootecniche svolte nelle immediate vicinanze delle torri eoliche. Oltre, quindi, a non determinare alcun danno o limitazione all’attività agricola o zootecnica, la presenza di un parco eolico può al contrario costituire una interessante forma di integrazione del reddito agricolo. In aggiunta è bene specificare che la realizzazione dell’impianto eolico porterà anche ad un potenziale ritorno per la comunità locale, in termini di compensazioni ambientali che potranno sostenere ulteriormente lo sviluppo sostenibile e la promozione del territorio, sostenendone le tradizioni e la tutela ambientale. Queste azioni innescherebbero una serie di esternalità positive sui luoghi, rafforzando, ad esempio, il ruolo dell’agricoltura, del turismo rurale e della conservazione delle aree circostanti. In ultimo, è importante sottolineare come le energie rinnovabili giocano un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, un problema che indebolisce proprio quegli ecosistemi naturali di cui il territorio in esame è ricco. Si precisa che per quanto concerne il cosiddetto impatto idrogeologico, gli interventi che si rendono necessari per il trasporto delle turbine e del loro posizionamento sono stati oggetto di studi preliminari finalizzati a ridurre al minimo l’impatto sul terreno e le alterazioni idrogeologiche. Si precisa che le valutazioni sugli impatti sulla componente bosco sono stati valutati da esperti in campo e, pertanto, la stima delle superfici boschive interferite fanno riferimento all’effettiva presenza in campo di bosco, e non alla pura destinazione d’uso catastale delle aree.
Gli indennizzi sono stati calcolati sulla base di relazioni di stima nel piano di esproprio; gli enti potranno poi valutare eventuali ulteriori misure di compensazione ambientale. Preme, infine, sottolineare che le aree boscate interferite dal sorvolo degli aerogeneratori non subiranno alcuna modifica o impatto, essendo tale interferenza solo di tipo geometrica. Insomma la Hergo smonta, con fermezza e determinazione, tutte le contestazioni sollevate dai vari Enti, dalle Associazioni, dalle Aziende, dai cittadini e dai Comitati. In anteprima Acri in rete ha in possesso le controdeduzioni e nei prossimi giorni pubblicheremo quelle inviate agli altri Enti, soprattutto Parco Nazionale della Sila e Gal Sila... continua

PUBBLICATO 04/11/2024 | © Riproduzione Riservata





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