Sporcatevi le mani
Padre Leonardo Petrone
Non significa immergere le mani nella fogna, significa immergerle nei bisogni dei poveri e dei bisognosi. L’invito viene dal carismatico Vescovo di Molfetta: Tonino Bello, presto Santo. Siamo membri di una società alla deriva, forse meglio dire allo sbando. Affondare le mani le nei bisogni di gran parte del genere umano che possiamo così dividere: un miliardo e più in pericoloso soprappeso – un miliardo e mezzo non più sicuro di una fetta di pane e un bicchiere d’acqua. Un decente pasto al giorno per quelli della cifra citata è solo sogno e speranza e molti non vedranno il sole di domani, violenti venti di guerra illuminano la notte e la fumigante cordite ottura gli alveoli polmonari, il pesante piombo allarga i cimiteri, e dove lo spazio è già ridotto proliferano le fosse comune. Ha ragione Tacito di così concludere: “Dove fanno deserto la chiamano pace”.
Gesù nel “Discorso della montagna” ha parole forti e chiare: “Beati gli operatori di pace, saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,8). Nel capitolo 10,14 puntualizza. “Non pensate che Io sia venuto a portare la pace,, ma la spada”. Operatori di pace e nello stesso tempo alzare la spada contro i vicini. Attenzione non si tratta di spada che ferisce ed uccide, si tratta di spada metaforica che agisce nella parte interiore, nel conflitto che lacera cuore e coscienza e allontana dalla verità. La spada di cui parla Gesù non fa vittime ed è poco usata. I potenti prepotenti di oggi usano armi sofisticate che celermente ingrandiscono i cimiteri. Russi e Ucraini sono unico popolo: Slavi. “Pregare”: Marcelo Barros fa notare: “Non basta pregare per la pace come se Dio avesse bisogno di essere convinto da noi per porgere pace al mondo, Lui è la pace”. e noi siamo i portatori di pace. La guerra non è .causata da Dio, è condizionato, può fare solo il bene. La speranza aiuta a costruire la pace, che significa “andare incontro agli altri, non con armi pesanti, basta un leggero amichevole sorriso”. Non azionate i grilletti, i danni cadono in testa a tutti. Lasciamo la trincea e torniamo a “Pacha mama” (Terra madre). Per viverci va custodita e coltivata tenendo sempre presente che siamo suoi ospiti a tempo, deve essere consegnata a coloro che seguono bella, pulita, amata. I devastatori sono poveri di amore e amanti del profitto. Ma il profitto ruota intorno allo spreco e alla discarica. Spreco e discarica fanno inorridire. Bisogna coltivare la persona migliorandole la dieta. Una persona flaccida e in soprappeso appartiene al popolo dei consumatori, non dei produttori., emana odori di cimitero. Spreco e consumo velano l’equilibrio, conoscono solo “di più, ancora di più” e ammorbano l’ambiente. Urge cambiare dieta: snelli e operativi significa buona salute, ingordi e flaccidi significa pericolo permanente. La gioia di vivere deve essere permanente. Iniquità e profitto non dovrebbero trovare casa. Il profitto ha faccia di pietra e cuore di granito. Fare posto a gioia e felicità. L’ambiente va rispettato e protetto. Noi siamo ambiente immediato, viviamo bene al calore del sole, il Signore lo ha ancorato a debita distanza, se avesse sbagliato i calcoli: più lontano “ noi ghiaccioli” – più vicino “ noi spiedini”. La giusta distanza favorisce e protegge la vita. Il sole è il miglior medico: sana. I fuochi e focherelli estivi impoveriscono e desertificano la Terra. Il flusso migratorio è in crescita per necessità, attraversano l’inferno e sbarcano in purgatorio. Sono arrivati piangendo e quelle lacrime sono sporche, è in quelle lacrime che dobbiamo lavarci le mani. Affondandovi le mani ce li troviamo pulite, fanno ritorno vicino al cuore ed generano sorriso. Possiamo pregare: “Signore, le nostre mani sono piene di Te, prendi quello che vuoi e deponi quello che credi”. Solo se ami gli altri, amerai veramente Dio. Una scuola diversa: Impariamo dall’Alba che continua a nascere bella anche se nessuno assiste allo spettacolo, impariamo dai Girasoli rincorrono la luce del sole per avere vita ed energia, impariamo dagli alberi che muoiono in piedi con dignità. Tutto ciò che ruota intorno a Te è ricco di messaggi, decifrarli è compito della tua intelligenza, conservarli è compito della tua memoria, utilizzarli è compito della tua volontà, gustarli appartiene al tuo cuore. Guarda le tue mani ora , sono veramente pulite e profumano gentilezza. Quelle lacrime, per le persone bene, sono prodigioso sapone: lava lo sporco senza sporcarsi. Signore, mi necessita il tuo amore per amare chi ho intorno a me, e, se sono io a cadere nel fango, la forza di rialzarmi subito. |
PUBBLICATO 06/11/2022 | © Riproduzione Riservata
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