COMUNICATO STAMPA Letto 3047  |    Stampa articolo

Facili profeti

Foto © Acri In Rete
Natale Zanfini - Giuseppe Intrieri - Emilio Turano - Nicola Feraudo
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Che il responso elettorale del 26 Giugno preludesse a qualche cambiamento, l’hanno realmente sperato in pochi. Ma di certo, anche il più pessimista degli elettori non si sarebbe mai aspettato un peggioramento così repentino.
Ne avevamo parlato in campagna elettorale, avevamo in qualche modo lanciato l’allarme sui tanti problemi irrisolti in 5 anni o meglio mai affrontati, che riguardano la nostra amata Acri.
Si era tanto parlato del problema dell’acqua, la cui mancanza ad Acri ormai sembra essere accettata con rassegnazione dalla popolazione ed è diventata “normalità”, non solo nelle frazioni ma anche nel centro cittadino.
L’assurdità è che qualche cittadino è addirittura costretto a ringraziare questa amministrazione perché durante questo periodo ha ottenuto qualche bidone di acqua!!! Quando in campagna elettorale noi parlavamo di questi temi proponendo soluzioni, il Sindaco ci accusava di violenza, oggi il risveglio è amaro, in quanto siamo stati facili profeti.
Manca l’acqua, in ottobre (non certo un mese che si caratterizza per la siccità) ed in un paese montano, ed ormai, ripetiamo, è diventata una cosa “normale”; un servizio essenziale che quando manca un giorno (1 giorno!) od anche per qualche ora nelle grandi città diventa notizia di portata nazionale, qui è considerata cosa “normale”.
Ed al danno si aggiunge la beffa: se qualche goccia di acqua faticosamente arriva nelle nostre case è sporca ed inquinata!!! Sarebbe questa la tutela della salute pubblica che sta tanto a cuore al nostro Sindaco?
Perché non fa chiarezza sulle cause e sugli eventuali responsabili di questa gravissima situazione? Oppure anche questa volta la colpa è di qualche fantomatico sabotatore?
Ma la cosa più grave, è il suo atteggiamento: alla pochezza ed inadeguatezza delle proposte presenti nel suo programma elettorale, di cui abbiamo ampiamente parlato, che si aggiungeva alla nullità delle azioni intraprese verso la risoluzione di questo problema negli ultimi 5 anni di governo, si aggiunge la mancanza di comunicazioni alla cittadinanza su cosa intende fare e come intende risolvere il problema, oltre alla manutenzione ordinaria (peraltro pessima!).
Avevamo già detto: non è colpa del sindaco se manca l’acqua, ma è sua responsabilità non aver trovato le soluzioni in 5 anni.
Ma c’è di più: nel pieno di questa emergenza, il sindaco si presenta alla festa del Vino di Bardolino, con tanto di fascia!
Le considerazioni da fare sono molteplici: in primo luogo, per qualsiasi cittadino acrese, Bardolino crediamo rappresenti una ferita aperta, un luogo dove tanti nostri figli sono stati costretti ad emigrare in cerca di un lavoro per vivere, in fuga da casa perché nessuno è stato in grado di offrire loro un futuro qui. È triste ed anche umiliante vedere il sindaco “promuovere” questo stato di cose.
Avevamo detto, scherzosamente, in campagna elettorale, visto il calo dell’8% della popolazione acrese e visto che una ampia fetta si era trasferita a Bardolino, che sarebbe stata opportuna una sua candidatura lì: adesso ci viene da piangere, pensando a quanto poco ci sia da scherzare su questo tema.
In secondo luogo, in una città così ricca di tradizioni enograstronomiche come Acri, non si è stati in grado in 5 anni di organizzare nessun evento di questo tipo, nessuno!
Era qualcosa che faceva parte del nostro programma, qualcosa che ha suscitato sarcasmo ed anche ilarità nel sindaco. Oggi, che un evento del genere si fa a Bardolino, se ne sottolineano solo gli aspetti positivi e si corre a gratificare ed a ringraziare l’amministrazione di Bardolino.
E non parliamo di temi come l’energia, o le famose “comunità energetiche”, manifesto sfruttato in campagna elettorale, che si scontra con la triste realtà, dove l’immobilismo su questi temi costa migliaia di euro agli imprenditori locali.
Che sia un ulteriore invito agli acresi a trasferirsi a Bardolino?
Avevamo auspicato all’inizio della legislatura, a margine di un’apertura alla collaborazione con la minoranza da parte del sindaco, un maggior coinvolgimento del consiglio comunale: invito caduto nel vuoto, visto che non viene convocato da più di due mesi e mezzo.
A tal proposito, preannunciamo la richiesta di un consiglio comunale aperto su questi temi, invitando tutta la popolazione a partecipare.
Non ci arrenderemo alla mediocrità alla quale questi signori vogliono relegare Acri.

PUBBLICATO 05/10/2022 | © Riproduzione Riservata





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