A proposito del rito veniamo a rubare l’acqua (Vimi e
Gennaro De Cicco
San Demetrio Corone. Perché l’acqua che scorreva dalla sorgente della cosiddetta fontana dei monaci non si poteva attingere, tranquillamente, dalla popolazione ? Eppure per prelevare l’acqua in quella antica fontana non era vietato, insomma non si doveva rubare. Anzi è risaputo che “l’Abate commendatario di Sant'Adriano Indaco Siscar nelle immediate adiacenze del monastero fece sistemare, ad uso anche della comunità, una fontana perenne …”. Insomma, come si evince da testi scritti, già nel 1600 esisteva nei pressi dell’Abbazia di Sant’Adriano una risorsa idrica al servizio della collettività. Anche con l’avvento dei Vescovi–Presidenti, dopo il trasferimento del cosiddetto Collegio Corsini (1732) di San Benedetto a San Demetrio (1794), la popolazione ne faceva uso. In questo nuovo paese, però, il rapporto con gli abitanti, dopo un periodo di tranquillità, non fu semplice, anzi in molte occasioni fu di diffidenza reciproca. Ad alimentarla furono gli avvenimenti storici e sociali. Eventi molte volte tragici se si ripercorrono, per esempio, alcune vicende che videro come protagonista il Vescovo Francesco Bugliari. Il religioso veniva presentato, in maniera impropria, all’opinione pubblica, come un vessatore, da chi mirava all’ambito feudo. Si disse che fu, più volte, sul punto di essere ucciso. Addirittura un giorno i suoi nemici non trovandolo in sede, dopo aver saccheggiato il Collegio, sfogarono la loro rabbia, pugnalando il suo ritratto. Eppure “si distinse per la sua religiosità e per la solidarietà verso il prossimo”. Anche in epoca più recente sia l’Istituto che la Chiesa di Sant’Adriano furono vittime di situazioni incresciose; depredati, molte volte, dei suoi tesori migliori, come i tre pezzi di pietra di pregevole fattura della Chiesa. Ecco perché quelle zone adiacenti da porto franco divennero col tempo off-limits per i cittadini, se si considerano i fatti e i misfatti precedenti. Andare a prelevare dell’acqua nella cosiddetta fontana dei monaci, quindi, rappresentava un problema. Era necessario escogitare qualcosa per poter semplicemente bere o riempire un orciolo, specie nel periodo pasquale, quando veniva considerata come miracolata, capace di operare la “catarsi” liberatrice dei poveri mortali. Diventava, perciò, opportuno arrivare lì in silenzio, per timore di essere visti, assumendo il tipico atteggiamento del ladro intento a rubare il bottino, questa volta rappresentato non dalla refurtiva, ma dall’acqua benedetta. Perpetuiamo il rito della tradizione dell'andare - senza parlare - a rubare l’acqua, ricordiamoci, comunque, dell’Abate Siscar, quello della teca di Sant’Adriano, che volle quella fontana ad uso e consumo gratuito per la collettività.
|
PUBBLICATO 26/04/2022 | © Riproduzione Riservata
Commenta la news
Ultime Notizie
COMUNICATO STAMPA | LETTO 1313
38 edizione de ''La Festa degli Amici''
Domenica 18 e Lunedì 19 Agosto sì svolgerà presso: l’associazione culturale “Il Ritrovo” APS, sita in Acri (CS) alla C/da Pertina 154, la 38ᵃ edizione de “La Festa degli Amici”. Saranno due gior ... → Leggi tutto
Domenica 18 e Lunedì 19 Agosto sì svolgerà presso: l’associazione culturale “Il Ritrovo” APS, sita in Acri (CS) alla C/da Pertina 154, la 38ᵃ edizione de “La Festa degli Amici”. Saranno due gior ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 994
La sesta edizione di Siluna
La visione di Siluna Fest viene premiata dalla Regione Calabria attraverso l’avviso pubblico “Attività Culturali 2023”. Le 657 domande di partecipazione al bando regionale sono state presentate da pu ... → Leggi tutto
La visione di Siluna Fest viene premiata dalla Regione Calabria attraverso l’avviso pubblico “Attività Culturali 2023”. Le 657 domande di partecipazione al bando regionale sono state presentate da pu ... → Leggi tutto
SPORT | LETTO 689
Arriva Lambrè
Con un lavoro meticoloso e paziente la Dirigenza del Città di Acri C5 inserisce un altro importante tassello nella rosa da mettere a disposizione di Mister Alessandro Basile. ... → Leggi tutto
Con un lavoro meticoloso e paziente la Dirigenza del Città di Acri C5 inserisce un altro importante tassello nella rosa da mettere a disposizione di Mister Alessandro Basile. ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 991
La lingua batte dove il dente duole
Voglio fare alcune riflessioni sull’uso della lingua inglese in Italia e anche da parte di tanti concittadini acresi. La lingua inglese è diffusa in tutto il mondo e la causa di ciò è in gran parte do ... → Leggi tutto
Voglio fare alcune riflessioni sull’uso della lingua inglese in Italia e anche da parte di tanti concittadini acresi. La lingua inglese è diffusa in tutto il mondo e la causa di ciò è in gran parte do ... → Leggi tutto
IL CASO | LETTO 1360
Truffe romantiche in Calabria: diverse le segnalazioni di un profilo Fake
Si fa chiamare Galla Stephan e sfrutta l'immagine del musicista Rodigo Marim per sedurre e truffare le cinquantenni di Acri e provincia. Si dichiara vedevo, dice di avere 52 anni e di essere imprendit ... → Leggi tutto
Si fa chiamare Galla Stephan e sfrutta l'immagine del musicista Rodigo Marim per sedurre e truffare le cinquantenni di Acri e provincia. Si dichiara vedevo, dice di avere 52 anni e di essere imprendit ... → Leggi tutto