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L'Auser siamo noi

Foto © Acri In Rete
Elena Ricci
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Chi mi conosce, sa che sono un’insegnante e che ho lavorato presso un Istituto Superiore di Acri per oltre trent’anni. Durante il mio servizio ho fatto del mio meglio per condividere delle competenze e il mio stile personale di diffusione della conoscenza.
Intendo dire che a me piace rendere vivo il sapere, in modo che i ragazzi sappiano applicarlo alla loro vita quotidiana e che non lo vedano solo come mero nozionismo.
Come tutti, ho vissuto sempre cercando di prevedere il domani e facendomi domande su ciò che è accaduto ieri, senza trovare particolari risposte. Tuttavia, una certezza in tutta la mia vita è rimasta costante:  ho insegnato per vocazione. Chi insegna, allora, non pratica un mestiere ma lascia un segno nella mente e nel cuore dell’alunno.
Adesso sono in pensione, ma ho mantenuto viva la passione del fare bene le cose e dell’avere obiettivi precisi per il raggiungimento di un traguardo.
Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me e  mi hanno sostenuta ,in particolare il gruppo direttivo, attraverso uno scambio di idee cariche di ottimismo e positività  per all’avvio di questo  progetto intergenerazionale. 
L’idea di aprire un circolo dell’Auser ad Acri, comunque, non è così recente: si è sviluppata mentre frequentavo l’Università Popolare dell’età libera promossa dall’ Auser di Rende. Le attività che quotidianamente svolgono riguardano l’apprendimento attraverso corsi e laboratori di letteratura, di lingue straniere, storia, seminari organizzati in piccoli gruppi  per approfondire temi sulle problematiche più attuali, come clima, ambiente, migrazioni, sanità etc.
Anche durante il lockdown queste attività sono proseguite, utilizzando la modalità online, sperimentando così nuovi modi di comunicare attraverso l’uso delle piattaforme. Non si sono fermati l’arricchimento di saperi, le iniziative socio-culturali che offrono consapevolezza, le opportunità per coltivare relazioni e legami.
Il loro entusiasmo in ogni attività, la loro capacità di coinvolgimento delle persone mi hanno contagiata. La mia mente si è improvvisamente aperta e ho finalmente capito che anche qui si poteva realizzare un progetto di promozione sociale per dare benessere e migliorare la qualità di ogni individuo.
 Ho coltivato questo sogno  con cura perché sono convinta che ognuno di noi può dare il suo contributo per far crescere il senso di appartenenza a una comunità.
Occorre creare una partecipazione attiva e una capacità critica nei confronti dei problemi che ci riguardano. E questo dobbiamo farlo 365 giorni l’anno, quotidianamente, con proposte sensate e fattibili.
L’Auser sei tu, siamo noi. Non c’è alcun soggetto politico che mi guida perché il volontariato attivo e la partecipazione comunitaria non necessitano della tessera di alcun partito. Fra qualche mese ci saranno le elezioni comunali e verrà eletto un nuovo sindaco. Personalmente non faccio parte di nessuno schieramento e non c'è alcun soggetto politico locale che ci manovra dietro le quinte.
L’Auser è costituita da liberi cittadini che offrono il loro tempo, le loro energie, le loro competenze, in modo totalmente volontario.
E’ importante ritrovare il senso dello stare insieme. Mi piace dire che l’Auser è tutti noi perché non basta una persona per creare comunità e chiunque può contare su un progetto del genere per crescere.
Questa associazione non è gestita dal gruppo direttivo, ma da ciascuno dei soci che ne fanno parte e che partecipano attivamente alle attività, non soltanto con la presenza, ma con idee, proposte concrete. L’associazione si fonda sul senso di comunità, sulla bellezza dello stare insieme e condividere passioni, opinioni, saperi. Auser è quindi condivisione, crescita personale e collettiva, un macchinario che procede tenendo un occhio sul passato ma aprendosi al futuro, verso una prospettiva che elimina le disuguaglianze e promuove la cooperazione sociale.
Ognuno di noi deve prendere coscienza che il proprio fare ha un valore aggiunto e produce risultati sociali. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, è fondamentale ritrovare il valore dello stare insieme, della cooperazione e della positività. Non possiamo lasciarci abbattere da ciò che succede intorno a noi. Dobbiamo ragionarci sopra e con altre persone questo davvero diventa più semplice. Se non agiamo ora, quando?  Teniamoci in contatto !!

PUBBLICATO 26/03/2022 | © Riproduzione Riservata





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