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I fatti della settimana. Promesse, disagi e soldi (nostri) buttati

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Nei giorni scorsi, sulla propria pagina facebook, il sindaco scriveva dell’incontro avuto con il neo dg Asp, La Regina.
A differenza di altre volte, abbiamo ritenuto opportuno non riportare la notizia per due semplici ragioni; il primo cittadino, per veicolare le informazioni istituzionali, può contare sui social e su un collaudato ufficio stampa formato da diversi soggetti.
Il secondo è il motivo principale; ci siamo seccati di pubblicare promesse (da parte dell’Asp e non giammai dell’amministrazione comunale), per la maggior parte delle volte false, che riguardano il Beato Angelo. Basta!
Apprezziamo l’impegno dei vari amministratori e della direzione sanitaria, ma sono anni, almeno dieci, che ascoltiamo promesse (disattese) dai vertici Asp.
La verità, invece, è che ad oggi molte attività del presidio sanitario sono sospese (chirurgia) o funzionano a singhiozzo (tac e risonanza).
E non certamente per negligenza degli operatori sanitari.
Ci risulta, piuttosto, che sono sempre più numerosi i cittadini costretti a rivolgersi a strutture private dello Ionio e del Tirreno (che erogano vari ed importanti servizi) anche solo per interventi di piccola entità.
È’ normale?
Ciò significa disagi sia per i pazienti che per i familiari. Ciò detto, come si può credere ancora alle promesse dell’Asp?
Quelle fatte negli anni precedenti, e mai andate in porto, da Mauro, Scura e Cotticelli, oggi indagati dalla Procura di Cosenza per falso in atti pubblici nell’ambito dell’inchiesta “Sistema Cosenza.” Soldi buttati.
La brava Alessia Bausone, giornalista de LaCnews24, ci ha informato dei nuovi incarichi affidati da alcuni consiglieri regionali.
Una notizia ripresa da poche testate, tra cui la nostra, mentre altre, che spesso si ergono a paladine di legalità e rettitudine, preferiscono tacere.
Nulla di illegittimo ed illegale, sia chiaro, tuttavia ci chiediamo se sia proprio necessario “assumere” portaborse e collaboratori a poche settimane dal voto.
Cosa e quanto potranno produrre questi beneficiari, tra cui compaiono artigiani e personalità dello spettacolo?
Tra l’altro sono soggetti che, con disinvoltura e senza ritegno, sono a fianco di esponenti di una parte politica mentre a palazzo Campanella si trovano accanto alla parte opposta. Bravi.
Noi riteniamo, però, che siano soldi (nostri) letteralmente buttati o spesi male.
E’ chiaro che si tratta di un’operazione elettorale, do ut des, di cui i “collaboratori” ne dovranno rispondere l’11 aprile nelle urne.

PUBBLICATO 13/02/2021 | © Riproduzione Riservata





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