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Venerdì tredici tra fortuna e scaramanzia

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
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Oggi è venerdì 13, gli scaramantici lo ritengono un giorno sfortunato ma vi siete mai chiesti perché? Scopriamolo insieme.
Il tredici è considerato un numero "aritmico", incarna il disordine, è preludio di cambiamento e si presenta come la rottura dell'armonia del 12 che a sua volta richiama l'equilibrio (12 segni zodiacali, 12 mesi dell'anno, 12 apostoli/ecc... )
Secondo la tradizione è da considerarsi un numero sfortunato dato che , durante l'ultima cena, Cristo e gli apostoli erano proprio in tredici, proprio per questo motivo, si evita di essere tredici durante i banchetti poiché si teme che il tredicesimo commensale possa morire durante l'anno.
Persino Filippo il Macedone non fu immune alla valenza nefasta del 13,infatti, durante una parata, fece aggiungere la sua statua a quella delle docici divinità più importanti della mitologia greca e il giorno stesso venne assassinato a teatro.
Nella tradizione nordica, invece, il tredicesimo Dio era quello dell'inganno e del tradimento: Loki.
Attualmente il timore di questo numero è così forte in alcune parti del mondo che, ad esempio, negli Stati Uniti d'America non esiste un posto numero 13 negli aerei, tanto meno una camera d'albergo o un tredicesimo piano negli edifici.
La sfortuna legata a tale numero venne accresciuta inoltre dal fallimento della missione Apollo 13.
Tuttavia vi è anche una versione in cui il 13 è fortunato e le estrazioni speciali della lotteria di ciò hanno saputo trarre profitto.
Attestano la sua valenza positiva la religione ebraica che è fondata su tredici livelli di fede e il giudaismo dove il fanciullo deve essere tredicenne per ammetterlo nelle pratiche di culto.
Per quanto riguarda la tradizione esoterica, il 13 è manifestazione dell'alchimista in armonia con il tutto mentre, la lama dei tarocchi legata a tale numero è associata la morte che tutto destabilizza per dare spazio ad una Rinascita.
La divisione tra giorni fausti e infausti è sempre esistita.
Il venerdì è un giorno che la tradizione cristiana vuole sfortunato a causa della crocifissione di Gesù ma, nell'antichità pagana, esso sarebbe dedicato alla Dea dell'amore Venere o alla nordica Freya.
In difesa di questo giorno vogliamo ricordare che Cristoforo Colombo salpó da Porto Palos un venerdì e per lui fu un giorno fortunato e che In Sicilia chi nasce di venerdì è chiamato "vinnirinu" ed è considerato una persona forte e valorosa.
Buon venerdì 13.

PUBBLICATO 13/11/2020 | © Riproduzione Riservata





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