Meglio vivere a colori
Federica Meda
Ho riflettuto molto prima di capire se fosse il caso o meno di dare una risposta a quanto accaduto rispetto al dibattito sui diritti civili e della comunità LGBT+ e, parafrasando un grande attore come Gigi Proietti, mi sono anche data una risposta: ‘ ma chi to’ fa fa’, ma lassa perde’!’.
Lasciare però che tutto si dissolva in qualche commento ostile e rettifiche varie per poi finire nel dimenticatoio, favorendo quella che a detta dei giornalisti interessati è ‘libera opinione’ senza filtri legati al rispetto e al buonsenso, è comunque un rischio. Premetto anche, prima di essere tacciata di saccenza e presunzione, che le mie posizioni sono solo un punto di vista, che non vi è intenzione di fare la lezioncina a qualcuno con l’obiettivo di modificare il pensiero altrui, e non vi sono interessi di parte, poiché altrimenti commetterei l’errore di chi invece, come dimostrato, crede di possedere la verità sul genere umano spiegando cosa sia giusto e cosa sia sbagliato a livello morale, cosa sia socialmente accettabile e, ancor più grave, cosa sia ‘naturale e sano ’ da ‘malato’. Non faccio la giornalista di mestiere, sono una lettrice per passione, ma le parole e il loro uso invece sono parte integrante del mio lavoro e quindi cercherò di esprimere la mia riflessione con ciò che maneggio maggiormente, ovvero la comunicazione umana. Come affermato da alcuni principi di pragma-linguistica, le parole sono ‘azioni’, atti concreti che influenzano e modificano la realtà esterna. I comportamenti umani sono complessi, variegati, difficili da spiegare e per tale motivo nel nostro vocabolario utilizziamo costantemente categorie e classificazioni per dare ordine alle cose, definizioni , etichette. Un quadro di Renè Magritte, uno dei simboli del surrealismo che mira a definire lo stacco tra rappresentazione e realtà, è il ‘tradimento delle immagini’ ( questa non è una pipa) , 1929. ‘Chi oserebbe pretendere che l’immagine di una pipa sia una pipa vera? Chi potrebbe fumare la pipa del mio quadro? Nessuno. Quindi, non è una pipa». Allo stesso modo, nella comunicazione, possiamo disambiguare significati o confutare con espressioni puramente linguistiche ciò che vediamo davanti ai nostri occhi. Quindi, in sintesi, la pipa rappresentata non corrisponde alla vera natura della pipa, che non si può esplorare e conoscere solo con un’etichetta. Ma allora come può un parlatore definire la realtà con slogan e convinzioni, verità enunciate che sono solo l’espressione di un pensiero soggettivo? La natura, così come viene definita, è etichettata esattamente come una pipa sul foglio, a seconda di ciò che siamo in grado di conoscere, di comprendere e ahimè soprattutto di tollerare e accettare come esistente. La tradizione è frutto di abitudini, di regole sociali convenzionali, di comportamenti prevedibili e controllabili che creano sicurezza. E da dove deriva il mio vivere sicuro e in pace? Proprio da ciò che posso gestire, dalla possibilità che ho con la mia parola=azione di allontanare ciò che è diverso, che mi fa paura, che non è comune. La maggior parte di coloro che condanna l’omosessualità, il genderfluid e tutto ciò che ruota attorno all’identità sessuale, vede in una manifestazione di successo amoroso e di gioia relazionale esplicitata come un ‘circo’ (testuali parole) una trasgressione, una perversione per cui indignarsi, così come il modificare il proprio corpo come un’offesa a Dio o chi per lui. Trovo che ciò per cui valga la pena indignarsi potrebbe essere un padre violento o assente, una coppia di genitori che non comunica con il proprio figlio, un partner narcisista che offende e denigra l’altro, un uomo invidioso del successo della sua donna in quanto donna, un uomo o donna che tradisce ed è infedele ma alla fine, in nome della tradizione, torna sempre a casa la sera perché questo resta l’elemento centrale: salvare le apparenze per non essere condannati dal giudizio sociale. ‘La famiglia sana è fatta da padre e madre’, recitano gli slogan, perché solo così un figlio può crescere sano ed equilibrato: solo questa ‘immagine’ esattamente come quella riportata nel quadro, può fornire gli strumenti necessari all’armonia della società; solo un amore discreto e che porta alla fecondazione e creazione può dirsi degno di essere vissuto, poco importa ciò che avviene dopo, se il figlio lo desidero o meno, se mi impegno ad amare la persona che mi è accanto anche dopo aver superato le fasi iniziali della relazione. Esistono coppie di fatto formate anche da persone dello stesso sesso che sostengono affettivamente e anche economicamente il partner e i suoi eventuali figli senza diritti o sostegno di alcun tipo dallo Stato, così come esistono coppie unite giuridicamente e sacralmente che non hanno nessun rispetto reciproco. Lungi da me dal voler fare retorica attraverso questi esempi, ma preferisco presentare argomentazioni piuttosto che offese e ‘deliri’ di saggezza. Tornando alla dicotomia malato-sano, l’unica cosa che trovo davvero scandalosa è la mancanza di empatia e ‘mettersi nei panni’ degli altri, non di certo due genitori omosessuali che portano il figlio/a al parco, a scuola, a viaggiare e che lo accompagnano nelle diverse fasi della vita con la stessa presenza e amore che può fare una coppia etero, perché così come insegna la psicologia dello sviluppo, sono appunto i comportamenti e le scelte a determinare l’essere umano e influenzare l’apprendimento di un bambino, non ciò che fa comodo sul piano sociale e religioso e che maschera le personali sublimazioni. Rispetto alla determinazione di ‘malattia’, la categoria diagnostica di ‘omosessualità ego-distonica è stata rimossa dal DSM ( Manuale diagnostico dei disturbi mentali) dell’American Psychiatric Association già nel 1987 e anche L’OMS ha rimosso da tempo la diagnosi di disturbo mentale ad essa associata dall’ICD-10, inserendola nell’insieme dei disturbi psicologici e comportamentali associati allo sviluppo sessuale in cui l’identità di genere non è in dubbio, ma l'individuo desidera che sia diversa a causa dei disturbi psicologici e comportamentali associati e può cercare un trattamento per cambiarla. Non descrive l'orientamento sessuale innato in sé, ma un conflitto tra l'orientamento sessuale che si desidera avere e l'orientamento sessuale che si possiede effettivamente. In sintesi, l’unica cosa ‘patologica’ emergente è il disagio del vissuto della persona in un corpo e in un sistema di comportamenti, socialmente definiti, associati al suo genere e in cui non si riconosce, e non sicuramente l’attrazione verso una persona dello stesso sesso. Attualmente è il termine disforia di genere ad essere maggiormente indicato per descrivere questa condizione e le persone inquadrate possono far fronte a percorsi di consapevolezza e terapia psicologica e vocale per le cure ormonali associate, reinserimento sociale e lavorativo dopo eventuale transizione MtoF (Male to Female) o FtoM. Qualcuno dirà, tornando a Magritte, non è forse anche questa una classificazione, un’etichetta? Si che lo è, ma basata su ricerca scientifica e medica, sulla volontà di comprendere l’arcobaleno della natura umana rispettando le diversità senza giudicarle ma cercando soluzioni per il benessere di tutti. Per chi preferisce stigmatizzare, giudicare e usare toni da medioevo, consiglierei una riflessione sull’impatto che le parole inquisitorie possano avere sulle generazioni in fase di definizione del proprio sé e anche un ‘tantino’ di accettazione della realtà, al di là del quadro che si vuole appendere e imporre a tutti i costi. |
PUBBLICATO 14/10/2024 | © Riproduzione Riservata
Commenta la news
Ultime Notizie
COMUNICATO STAMPA | LETTO 361
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ... → Leggi tutto
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ... → Leggi tutto
LA VOCE DI PI GRECO | LETTO 822
Comunità in agonia e giovani smarriti
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ... → Leggi tutto
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 505
Che ve lo dico a fare!
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ... → Leggi tutto
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 784
Acri: tra dinamiche e mutamenti
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ... → Leggi tutto
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 456
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ... → Leggi tutto
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ... → Leggi tutto