OPINIONE Letto 2963  |    Stampa articolo

Semi

Foto © Acri In Rete
Assunta Viteritti
condividi su Facebook


Nulla di più delicato. Esposti a intemperie, resistenti e forti, degradabili e vulnerabili. Sono quanto di più importante per le comunità umane e vegetali. Esiste dal 2008 il più grande deposito di semi del mondo, si trova nell’arcipelago delle isole Svalbard a 1.300 chilometri dal Polo Nord. E’ costruito per resistere al tempo e sopravvivere a disastri naturali causati dagli esseri umani e serve a conservare semi da ogni parte del mondo: biodiversità da usare per ripristinare colture dopo una guerra o un gravissimo disastro. Ermanno Olmi racconta questo speciale luogo nel suo bel documentario Terra Madre del 2009, un film che tutte le scuole dovrebbero usare come materiale formativo per la formazione di una cultura ambientale globale. Il futuro dipende dalla semenza, genie e deposito vivo delle generazioni passate e inizio del processo di fecondazione del futuro, del mondo vegetale e di quello umano, così strettamente interdipendenti tra loro. Siamo semi madella qualità dei frutti sappiamo solo con il tempo. Il seme è un inizio, una promessa, una possibilità. Ma quanti e quali altri elementi devono concorrere per fare in modo che quel seme divenga pianta, fiore, frutto, essere umano? Molti. Tutto è decisivo nella vita che si avvia dal seme: l’acqua, il vento, la luce, l’ombra, la cura e il concorso di tutti gli esseri con cui entra in relazione. Prendersi cura di un seme, coltivarne la potenza per renderla frutto e nutrimento, questo l’arduo passaggio dal progetto all’azione. Un seme ha la forza della resilienza, non cede le sue forze sotto le intemperiema le usa per difendersi e crescere. La responsabilità di chi agisce ogni giorno nel mondo - su scala locale, nazionale e internazionale ma anche per chiunque di noi - è nella qualità della cura quotidiana che imprimiamo alla coltura dei semi. Meritano paziente cura. Di certo subirà gli effetti diperturbazioni contrarie e dovrà affrontare ogni sorta di rischi. Ci saranno giornate in cui temeremo delsuo futuro, ci saranno tempi freddi, venti, neve, pioggia, agenti tossici che potranno annientarlo ma poi sempre arriverà qualche tepore. Coltivare quotidianamente semi, in ogni nostro campo d’azione, per produrre buoni frutti. E’ un buon augurio per il 2020.

PUBBLICATO 02/01/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1853  
38 edizione de ''La Festa degli Amici''
Domenica 18 e Lunedì 19 Agosto sì svolgerà presso: l’associazione culturale “Il Ritrovo” APS, sita in Acri (CS) alla C/da Pertina 154, la 38ᵃ edizione de “La Festa degli Amici”. Saranno due gior ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1495  
La sesta edizione di Siluna
La visione di Siluna Fest viene premiata dalla Regione Calabria attraverso l’avviso pubblico “Attività Culturali 2023”. Le 657 domande di partecipazione al bando regionale sono state presentate da pu ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 1089  
Arriva Lambrè
Con un lavoro meticoloso e paziente la Dirigenza del Città di Acri C5 inserisce un altro importante tassello nella rosa da mettere a disposizione di Mister Alessandro Basile. ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1506  
La lingua batte dove il dente duole
Voglio fare alcune riflessioni sull’uso della lingua inglese in Italia e anche da parte di tanti concittadini acresi. La lingua inglese è diffusa in tutto il mondo e la causa di ciò è in gran parte do ...
Leggi tutto

IL CASO  |  LETTO 1808  
Truffe romantiche in Calabria: diverse le segnalazioni di un profilo Fake
Si fa chiamare Galla Stephan e sfrutta l'immagine del musicista Rodigo Marim per sedurre e truffare le cinquantenni di Acri e provincia. Si dichiara vedevo, dice di avere 52 anni e di essere imprendit ...
Leggi tutto