I FATTI DELLA SETTIAMANA Letto 1773

Frittate, Cucuzze e Rosamarina


Foto © Acri In Rete



La settimana che sta per concludersi ha offerto diversi spunti di riflessione e di dibattuto. L’apertura spetta alla questione della nuova Provincia Sibaritite Pollino che, a nostro avviso, non vedrà mai la luce.
A livello locale il primo a parlarne su questo sito e su La Voce della città fu Luigi Bonacci, ex sindaco, esponente Udc. Anche lui auspicava un ingresso del comune di Acri nella Provincia dello Ionio e del Pollino.
Erano gli inizi degli anni 2000. Nei giorni scorsi se ne è occupato il Consiglio Comunale che ha approvato, con i soli voti della maggioranza, la proposta di adesione presentata dal sindaco Capalbo il quale, sulla sua pagina facebook, scrive; “noi siamo stati legittimati a prendere decisioni e riteniamo sia assolutamente giusta questa nostra determinazione che ha registrato l’astensione delle minoranze.
La creazione di questa nuova provincia dovrà, eventualmente, essere disposta con Legge della Repubblica.
Mare e monti cosi da consentire, viste le affinità storico-culturali e la contiguità territoriale, di creare condizioni di sviluppo per la nostra città. Ovviamente servirebbe una rivisitazione della legge Delrio
.”
Capalbo, quindi, che oggi è anche consigliere provinciale, si dichiara a favore così come tutti i consiglieri di maggioranza non sappiamo se perché autonomi nelle motivazioni o se, invece, perché convinti (non sarebbe la prima volta) dal primo cittadino.
Chi è intervenuto ha illustrato motivi geografici e commerciali. Molti acresi sullo Ionio possiedono la seconda casa, vi si recano per acquisti nelle piccole e grandi attività commerciali e nel week end.
Merita attenzione, a nostro avviso, la riflessione di Fusaro il quale ha fatto notare come il costruendo grande ospedale della sibaritide potrebbe rilanciare il Beato Angelo e servire anche la comunità acrese.
Il sindaco Capalbo crede che l’adesione alla nuova Provincia possa migliorare anche la viabilità ad iniziare dal completamento della Sibari Sila che ad aprile compirà diciassette (17) anni.
Chiediamo a Capalbo; ma i fondi per completarla non sono da anni nei cassetti della Provincia di Cosenza?
Banali e inaccettabili ci sembrano, invece, le motivazioni legate alla presenza sulla fascia ionica di acresi trapiantanti o addirittura di familiari di quest’ultimi.
Ci risulta che anche i consiglieri di minoranza, ed altri concittadini, abbiano familiari nella Valle del Crati, a Rende e a Cosenza! Ma che ragionamenti sono? Era una battuta?
Il Consiglio Comunale ha regalato anche aspetti culinari. Il consigliere che vorrebbe che il Comune aderisse alla Provincia Sibaritide Pollino perché egli ha molti zii da quelle parti, non contento della grande baggianata ne ha aggiunta un’altra invitando l’opposizione a non “girare le frittate” (in realtà si dice la frittata) ed a rivolgersi a lui (chef della maggioranza) per consigli su frittate (in questo periodo di asparagi e lampascioni) e vari piatti.
Ancora sprazzi di cucina, questa volta con il consigliere Morrone, capogruppo Pd, il quale si è dichiarato molto indignato ed ha affermato; “ho aspettato la convocazione di una commissione consiliare per ben tre ore come na Cucuzza” (zucchina).
Insomma, visto che era quasi l’ora di cena tra frittate e cucuzze, il pubblico ha abbandonato l’aula consiliare. A proposito di cucina, sembra strano che nessun consigliere di maggioranza ha fatto notare che, aderendo alla Provincia Sibaritide Pollino, potremmo avere anche un canale preferenziale per l’acquisto (a prezzi convenienti) e per il consumo della famosa Rosamarina di Cariati.
A parte questi siparietti divertenti, la questione Provincia meriterebbe un dibattito più ampio e a più voci coinvolgendo cittadini e commercianti anche attraverso esperti del settore per comprendere eventuali vantaggi e svantaggi nel caso si fuoriuscisse dalla Provincia di Cosenza oggi sede di Università, di un importante nodo ferroviario, di zone industriali, di arterie importanti e, tra non molto, di un importante nosocomio.
Fortunatamente la settimana è stata caratterizzata anche da eventi di richiamo che, di certo, ridimensionano le lacune che vi sono nel campo culturale.
Grazie alle due scuole di musica, Hello Music e Amici della musica, appassionati e non possono godere di ottima musica grazie a concerti con musicisti eccellenti.
Complimenti a entrambi. L'ex capogruppo Franca Sposato, già assessore nel Capalbo 1, non potrà costituire il mono gruppo.
La maggioranza l'ha messa in un angolo ma lei non demorde e annuncia ricorso al Tar. Al momento è Indipendente cioè non potrà partecipare alla conferenza dei capigruppo nè intervenire per dichiarazione di voto.
Una strategia messa in atto dalla maggioranza già lo scorso anno quando decise di cambiare il regolamento del consiglio comunale al fine di dare più spazio agli assessori.
Già in quel periodo Sposato avrebbe dovuto intuire che il suo tempo nella maggioranza era terminato.
Infine, la Scuola, sempre più in difficoltà e in agonia come la sanità. Il Liceo Julia non sta attraversando un periodo felice tra deepfake e scollamento tra studenti e corpo docente.
La Dirigente e il suo staff non sembrano gestire bene la situazione.
Sono in tilt, in confusione e se la prendono con social e stampa dove moltissimi genitori e addetti ai lavori (e non cronisti) hanno espresso malumori ed evidenziato criticità. Il tutto solo per auspicare più dialogo e benefici.
Evidentemente al Liceo piace il Pensiero unico e condanna la critica costruttiva.
Apprendiamo con soddisfazione che la Dirigente ha fatto dietrofront ed ha concesso la Not

PUBBLICATO 22/03/2025  |  © Riproduzione Riservata

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