SCUOLA Letto 1742

Al “Pucciano” la terza giornata dell’uguaglianza e dell’identità di genere contro ogni forma di violenza


Foto © Acri In Rete



Si è svolta l’1 Giugno 2022 presso I.C. “G.Pucciano” di Bisignano alla presenza delle massime autorità scolastiche, civili e religiose, la “III° Giornata dell’Uguaglianza e dell’Identità di Genere contro ogni forma di Violenza” che ha visto per l’occasione l’installazione permanente di una “Panchina Rossa” all’interno del piazzale della scuola, in Via del Salvatore 5, con sovrastante opera pittorica a tema, realizzata dalle allieve e allievi della scuola, sotto la direzione delle docenti Prof.sse Servino e Spina. A seguito di un articolato percorso didattico, che è stato concepito in forma interdisciplinare, dalla comunità scolastica della classe II° sez. A per comprendere e capire i temi legati alle varie forme di violenza, e determinare così, una necessaria sensibilizzazione verso il contrasto alla violenza in ogni sua forma, ivi compresa la violenza di genere, che rappresenta una vera e propria emergenza sociale.
Troppe infatti le donne vittime di femminicidio a causa di violenze inaccettabili, che offendo e umiliano proprio le giovani generazioni, che la scuola ha in animo di educare e formare responsabilmente. Ogni vittima di qualunque violenza, deve saper creare nelle coscienze civili, un vuoto incolmabile e assoluto, che deve saper determinare Testimonianza e Memoria alimentando il ricordo e la commemorazione.
La panchina rossa colore del sangue delle vittime di femminicidio, è ormai diventata nell’immaginario collettivo, il simbolo del posto occupato dalle donne strappate alla vita, proprio dalla violenza, fenomeno abietto e criminale che abbiamo la responsabilità di debellare e sconfiggere.
Così il Dirigente Scolastico F. Talarico che ha fortemente voluto la manifestazione, ed è intervenuto insieme alle più alte autorità civili, amministrative e religiose, unitamente ad un un folto pubblico; e ha inteso condividere con i ragazzi e le ragazze presenti.
Riflessioni che gli stessi alunni protagonisti del progetto di classe: “la violenza conoscerla per evitarla” da veri animatori della bella e interessante giornata, hanno saputo realizzare.
Ricche le riflessioni e il contributo ciascun allievo impegnato in un non facile compito, far assumerne alla manifestazione il valore testimoniale e simbolico delle giornate solenni. Infatti su questi temi, proprio attraverso l’azione didattica svolta in classe, docenti e alunni hanno alacremente lavorato in questo anno scolastico, ancora problematico e difficile, per gli eventi pandemici ben noti.
L’installazione assume perciò ancor di più, un significato estremamente importante, oltre che un importante monito all’intera comunità scolastica, e soprattutto all’intera società civile Bisignanese, come segno tangibile di tutta la grande attenzione che la scuola riesce a riservare a importanti scelte tematiche e culturali. Il contrasto ad ogni fenomeno di violenza, soprattutto alla violenza di genere, è infatti il monito di alto valore civile, offerto come contributo dagli stessi ragazzi che hanno saputo imprimere alla manifestazione e alla campagna di informazione e sensibilizzazione contro il femminicidio, e la violenza maschile sulle donne, una originale forma.
Il fenomeno del femminicidio purtroppo continua a dilagare e invadere con prepotenza la vita di tutti, in particolare modo, quella dei giovani adolescenti, che devono essere educati a diventare cittadini responsabili nel rispetto della vita per rigettare consapevolmente i prodromi violenti. L’idea dell’installazione è stata elaborata e sviluppata all’interno del Laboratorio “P4C - Philosophy for Children” ideato e animato dalla Prof.ssa Spina che da anni si spende per “educare secondo i principi egalitari, numerosi giovani philosophers, che sviluppano la consapevolezza dell’identità di genere, attraverso l’uso di linguaggi non sessisti e per il contrasto alle discriminazioni”.
È da diversi anni infatti che nell’istituto si rinnovano interessanti occasioni di riflessione e studio, su questi temi, per contribuire a definire importanti valori educativi, necessari a far comprendere come affermare correttamente l’identità e il rispetto dei diritti umani, antidoto contro tutte le forme di violenza e di discriminazione. L’interesse e il coinvolgimento per la manifestazione così come i risultati conseguiti “hanno pienamente confermato l’opportunità di una scelta tematica tanto importante quanto controversa e difficile - sostiene il dirigente scolastico. Infatti quello che i docenti hanno inteso mettere al servizio degli alunni è prevalentemente la necessità di favorire una riflessione approfondita per saper affrontare la difficile comprensione di ogni forma di violenza, ancor più quella contro le donne. Il resto lo hanno fatto gli alunni protagonisti della riuscita manifestazione: Arnone D; Arnone G; Baffa R. Calabrese R; Camera G: Ciobanu D; De Bonis L; Falco M; Ferretti M; Gatto S; Lanzone B; Mancuso G; Molinari A; Palermo M; Puterio A; Rossi M, Arnone D; Arnone G; Baffa R. BraileC; Calabrese R; CameraG; CiobanuD; De Bonis L; Falco M; Ferretti; Ferraro M; M; Gatto S; Lanzone B; Mancuso G; Molinari A; Palermo M; Puterio A; Rossi M. Scotti M. .
I giovani philosophers, si sono infatti mostrati tutti convincenti e adeguatamente preparati, urlando attraverso le loro intense riflessioni, le interpretazioni e le considerazioni individuali, il loro monito: “Fermiamo la Violenza. Ora Basta”.
La violenza ha rappresentato per questi alunni, un tema sul quale si sono voluti misurare, per continuare a confrontarsi con le diversificate problematiche, che in un modo o nell’altro essi stessi vivono e sentono prepotentemente vicine alle loro vite.
È una realtà violenta e densa di discriminazioni e sofferenze, quella che alla quale hanno voluto dar voce, in un coro unanime di condanna. La priorità era che questi Philosophers sviluppassero corretti strumenti culturali onesti e liberi da sofisticazioni, per favorire adeguate interpretazioni dei fenomeni violenti, dei quali sovente essi stessi sono loro malgrado protagonisti, o colpevoli artefici.
Svolgere un articolato percorso formativo interdisciplinare, è stato entusiasmante e al tempo stesso estremamente complesso, sostengono i docenti coinvolti, soprattutto perché l’intento è stato quello di implementare e raggiungere risultati importanti per tutti i componenti della classe, destinataria di un articolato lavoro che ha puntato alla responsabilizzazione e coinvolgimento verso il tema; in una esperienza didattica e formativa, che fosse più produttiva e coinvolgente; e improntata nel segno del rispetto della vita, e delle diversità.
Ancora una volta nella migliore tradizione dell’Istituto Pucciano a dirigenza F. Talarico, si sono scelte argomentazioni ispirate da modelli pedagogico-culturali, innovativi e strategici, in cui i temi tradizionali si intersecano con le problematiche di più stringente attualità come le questioni identitarie di genere, imposte anche dalle Linee Guida Nazionali (art. 1 comma 16 L. 107/2015) e denominate Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione.
Alla Pucciano ormai da anni si sono definite, e con un considerevole successo, pratiche pervasive della Philosophy for Children nell’orizzonte sociale e culturale di una comunità cittadina, estremamente vivace e interessata alle sperimentazioni culturali; attività che hanno saputo coinvolgere intere generazioni di allievi ed allieve, con livelli di profondità diverse e con contenuti e sfumature importanti, tutte estremamente apprezzabili. Il Dirigente Talarico ha infine ribadito quanto sia fondamentale l’assunzione di corretti modelli per gli adolescenti, al fine di un consapevole e adeguato ingresso nella società, di queste giovani generazioni; e del ruolo che la scuola svolge da protagonista nella costruzione dei loro percorsi educativi e formativi.
Ognuno di questi percorsi ha permesso a ciascuno alunno/a di misurarsi con ben più complesse articolazioni specifiche, utili per far sviluppare contenuti, relazioni, emozioni, anche quello di avere un accesso completo al senso di consapevolezza, identità e della cittadinanza, nei territori tematici dell’educazione civica che educa a diritti e doveri, cittadini che si immaginano liberi e con una consapevole autonomia di pensiero. Nel principio delle pari opportunità, c’è l’educazione al rispetto, intesa in tutte le sue accezioni, che dovrebbero essere sempre interconnesse ai contenuti di ogni singola disciplina scolastica, come alla pratica quotidiana di ciascun docente, sempre pronto a gestire approcci sensibili alle differenze, per motivare alla gestione di temi tanto importanti.
Del resto il PTOF dell’istituto è in linea con questi principi - afferma il dirigente - dunque per la nostra scuola è stato del tutto naturale declinare i principi delle pari opportunità, all’età dei nostri adolescenti, al curricolo della nostra scuola e sin anche alle diverse aree disciplinari. Auspichiamo quindi che anche per il futuro e per le prossime future edizioni di questa giornata, potranno essere mantenute integre le medesime linee progettuali, per dare continuità alla forza delle idee e dei valori che questa giornata esprime; e che anche per quest’anno scolastico si è avuto in animo di realizzare; per riscuotere meritatamente, un considerevole successo, che ragazzi e ragazze meritano indistintamente davvero tutti”; afferma il dirigente.
L'istruzione infatti deve essere sempre indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di ognuno”.
Perché solo in questo modo si potrà promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia. L'educazione alla parità tra i sessi e al rispetto delle differenze è uno strumento fondamentale per la prevenzione anche della violenza sulle donne: incoraggiando da un lato il superamento di ruoli rigidi e stereotipici e dall'altro, agevolando una visione delle differenze come ricchezza e non come fondamento di una presunta gerarchia che alimenta discriminazioni, di cui si nutre la violenza.
La violenza sulle donne è un fenomeno che va messo a fuoco e va compreso e contrastato nella sua assoluta specificità e nella sua dimensione strutturale, con assoluta precocità. La scuola è il posto giusto per contrastare ogni espressione violenta”.



PUBBLICATO 02/06/2022  |  © Riproduzione Riservata

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