LETTERA Letto 7010

Grazie, giovane medico


Foto © Acri In Rete



Riceviamo e pubblichiamo. Buonasera, vi scriviamo per rendere pubblica l’esperienza della nostra famiglia risultata positiva al Covid19 e ringraziare chi ci ha assistito e tirato fuori dal pericolo.
Vogliamo pubblicamente ringraziare un giovane camice bianco, un Angelo che gira per il nostro paese, il Dott. Francesco Sposato che sta investendo tutto il suo tempo, la sua passione, la sua competenza e l'amore verso chi soffre a causa del Covid-19.
Nostra madre di 76 anni è risultata positiva al Coronavirus.
Tutto è proceduto bene fino a quando sono apparsi i primi acciacchi, la tosse e la febbre.
Il medico di famiglia ci consiglia di comprare un saturimetro per monitorare il livello di ossigenazione.
Dopo qualche giorno la saturazione inizia ad essere instabile fino ad arrivare al di sotto di 90.
Allertiamo il 118 che non può ricoverare mia madre perché non ci sono posti disponibili.
Decidiamo di tenerla a casa pur di non farla rimanere per giorni in una tenda o addirittura in ambulanza.
In accordo con il medico di famiglia richiediamo una visita domiciliare dalle Usca di Acri.
L’occasione è servita per conoscere il Dott. Sposato che dopo una visita molto accurata decide di modificare la terapia in atto iniziando una sorveglianza attiva durante la quale dove non ci ha lasciati soli nemmeno un giorno.
Quotidianamente valutava il progredire della situazione ripetendoci sempre che non eravamo soli.
Queste parole di conforto hanno aiutato nostra mamma che oggi ha sconfitto il Coronavirus restando a casa.
Altra testimonianza riguarda un signore di 79 anni sempre di Acri.
Raccolgo le parole del figlio e le scrivo io per lui. Sempre lo stesso calvario: dolore alle ossa, la tosse, la febbre ed ossigeno ad 86%.
Una paura immane di chiamare il 118, terrorizzati dalle ambulanze in fila e cosi si rivolgono al medico di base che attiva una visita Usca.
Il giorno dopo arriva questo medico cosi tanto giovane da dubitare della sua bravura. Dopo un’accurata visita decide di attivare il 118 per ricovero in quanto sospetta una polmonite. I familiari si oppongono.
Il dott Sposato spiega che sono necessari approfondimenti diagnostici, di una TAC in particolare, e di eventuali farmaci antivirali che si somministrano solo in ospedale.
Il buon medico riesce a convincere l’anziano che oggi, dopo due mesi, è stato dimesso dal reparto Covid in buone condizioni.
Le due famiglie coinvolte intendono ringraziare il dott. Sposato, giovane ma molto competente ed affabile.
Le criticità della nostra sanità sono tante ma a volte bisogna evidenziare quello che c’è di buono e che ci da ancora un barlume di speranza.

PUBBLICATO 19/04/2021  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 1446  
Un acrese candidato alle regionali dell'Emilia Romagna
Vincenzo Paldino, originario di Acri, dove è nato 43 anni fa e dove ha vissuto fino all'età di 23 anni, è candidato alle prossime elezioni region ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1291  
Pronta la Consulta dei commercianti
I commercianti acresi si ritroveranno mercoledì prossimo, 13 novembre ore 14.45, presso il palazzo Falcone per dare vita agli organismi della Con ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 1022  
La Scuola non e' un supermercato e gli alunni non sono clienti
La logica del mercato, il consumismo sfrenato e l' affannosa ricerca di clienti si sono impossessati della Scuola di ogni ordine e grado. L' alun ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 968  
La grande protesta in un regime di piccoli uomini
Dalla tragica sorte di altre giovani donne, come Mahsa Amini, morta in circostanze misteriose dopo essere stata arrestata proprio per non aver ri ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 5526  
Pala eolica Serra La Capra: la smonteranno
Nel pomeriggio del 25 Ottobre, dalla Crista, Serralonga, Pertina, Sorbo, Montagnola... ...
Leggi tutto

ADV