COMUNICATO STAMPA Letto 4396

Adesso basta


Foto © Acri In Rete



I Consiglieri di opposizione, Caiaro, Intrieri, Palumbo, Vigliaturo, Abbruzzese, Turano, Feraudo, dicono basta alle promesse e ai proclami del sindaco.
E’ imbarazzante e grottesco il fatto che, nel 2020,  in un territorio ricco di acqua e di falde acquifere come Acri, manchi o tardi (con tempi inaccettabili in talune zone di circa 3/4 giorni) ad arrivare nelle abitazioni dei cittadini e nelle attività commerciali  il bene primario dell’acqua,  provocando pesanti difficoltà agli stessi per le attività quotidiane e per l’igiene. 
Bisogna semplicemente avere la capacità politica, soprattutto quando si amministra una Città, di fare le scelte concretamente più opportune, scelte dirette a garantire semplicemente un bene primario quale è l’acqua alle famiglie, ai diversamente abili, agli anziani, ai neonati, a tutti coloro che a vario titolo vivono situazioni di disagio.
Nonostante i tanti proclami fatti, nell’arco di 4 stagioni (2017-2018-2019-2020) quest’amministrazione non è riuscita a porre in atto nessun intervento risolutivo e ora i cittadini esigono chiarezza e rispetto, reclamano che sia garantito un servizio giusto, regolare e corretto senza dover “elemosinare” nulla. 
Non è accettabile che quando tra luglio e agosto manca l’acqua, la colpa debba ricadere sugli agricoltori che legittimamente sono autorizzati ad usarla per l’irrigazione.
Acri è un paese a vocazione agricola e pertanto è doveroso da parte di chi amministra porre in essere tutte le azioni per garantire l’uso dell’acqua per irrigare i fondi, anche avendo la capacità di captare nuove sorgenti.
Molta acqua si disperde perché è necessario intervenire sulle reti idriche e seppure ci dovessero essere abusi, questi certamente non sono la causa esclusiva della mancanza di acqua.
I Consiglieri chiedono quali provvedimenti igienico-sanitari si intendono adottare relativamente alle fontane pubbliche presso le quali si abbeverano diversi animali(cani-volpi) con evidenti segni di malattie.
Inoltre chiedono, al sindaco e ai responsabili del settore idrico e del settore igiene-ambiente, risposte scritte al fine di fare chiarezza sulle cause principali di questi ritardi e mancanze che sono  diventate una costante abitudine (soprattutto nei periodi estivi) e quali sono state e quali saranno le iniziative intraprese per fronteggiare nell’immediato questo problema che oggi è diventato un dramma per diversi cittadini acresi.

PUBBLICATO 04/08/2020  |  © Riproduzione Riservata

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