Nel corso della storia i cosmetici sono sempre stati utilizzati per motivi religiosi, cerimoniali o semplicemente per abbellire il corpo.
Prendersi cura della propria persona era un modo per cercare l’armonia dello spirito o entrare in contatto con le divinità. L’utilizzo di trucchi si attesta già in epoca preistorica ma affonda le radici nell’antico Egitto, dove particolarmente utilizzati furono gli unguenti e il
kajal che serviva a tracciare una riga nera a forma di pesce intorno agli occhi.
Il papiro di
Ebers (1550 a. C) è una delle più importanti testimonianze sullo studio delle sostanze cosmetiche da parte dei medici dell’epoca.
Ogni popolo ha dato un contributo alla bellezza, gli arabi ad esempio inventarono l’acqua di rose, la kalòs greca invece, non utilizzava molte sostanze per abbellire il volto ma si rifaceva principalmente alla ricerca di armonia tra anima e corpo, quest’ultimo migliorato tramite una attenta igiene, massaggi con sostanze naturali e praticando sport. Anche i romani, come testimoniato dalle Naturalis Historiae di Plinio il vecchio, utilizzavano eccessivamente trucchi e unguenti, Poppea , ci dice lo storico, era solita immergersi nel latte d’asina e aggiunge che per pulire i denti e combattere l’alitosi esistevano rimedi alla cannella o al prezzemolo.
Successivamente, nel Medioevo spiccano canoni estetici diafani, fronte alta (venivano spesso rasati i capelli per ottenere l’effetto), chiome rigorosamente bionde e incarnato pallido valorizzato da gote e labbra rosse.
Durante il settecento e l’ottocento nei prodotti vennero introdotte sostanze nocive come arsenico e piombo mentre, le pratiche per raggiungere una eccessiva magrezza e un colorito pallido non sembrano tra le più sane.
Si bevevano intrugli con aceto o limone , si dormiva poco per ottenere occhiaia e, fu proprio nel corso dell’800 che nacque il termine “maquillage” con accezione negativa di barare e truccare.
Il 900, invece, vede il progresso scientifico e la sostituzione di sostanze tossiche con quelle meno dannose, i protagonisti degli anni venti fino ai cinquanta diventano il rimmel, l’eye-liner e gli smalti mentre l’incarnato leggermente abbronzato è finalmente apprezzato.
Gli anni settanta del 900 sono caratterizzati da sopracciglia sottilissime e ombretti molto scuri ottenendo l’effetto di un trucco teatrale, nel 1980 fanno il loro ingresso i glitter sulle palpebre e sul corpo.
A partire dal 2000, i trucchi assistono al boom dell’eco-bio, nelle composizioni sono usate sostanze di origine totalmente naturale con effetto benefico sulla pelle e particolare attenzione dell’acquirente agli ingredienti utilizzati.
Questa svolta è stata dettata comunque dall’accrescersi di allergie nei soggetti. Insomma, abbiamo brevemente visto come il make-up sia andato di pari passo alle esigenze delle varie epoche e come si sia mostrato un valido alleato per sentirsi apprezzati dagli altri e più sicuri di sé.
Oggi con la necessità di indossare mascherine a causa del Corona- virus come ci si può truccare?
Noi di Acri in Rete abbiamo discusso, insieme all’esperta make-up artist Maria Romano, delle tendenze estetiche dell’estate 2020 e di come poter comunque essere belle anche con parte del viso nascosto.
Maria, laureata presso l’accademia delle belle arti, estetista professionista qualificata all’AME di Cosenza e vincitrice di diversi concorsi di make-up tra cui il Rabarama Skin Art Festival di Cosenza e Merano fornisce alcuni consigli alle nostre lettrici: “
I colori migliori da utilizzare in estate sono quelli che illuminano il viso, a seconda dell’incarnato consiglio: verde, blu, corallo e pesca mantenendo sempre una colorazione soft, non troppo eccessiva dato il caldo.
Anche la matita va utilizzata poco, giusto per risaltare leggermente gli occhi. Per le labbra può essere indossato un lucido durante il giorno mentre di sera, per valorizzare l’abbronzatura, indicati sono i colori come il rosso e il corallo. Se ci troviamo in posti dove è necessario portare la mascherina, le ultime tendenze sono le laminazioni che rendono profondo lo sguardo anche con poco trucco e ,ovviamente, le sopracciglia e le ciglia vanno particolarmente curate.
Assolutamente TOP l’utilizzo del mascara. Sulle palpebre gradevoli possono risultare anche i colori caldi come il rosa e il prugna.”
Vi salutiamo allegando due proposte Make-up realizzate per noi dall’estetista Maria Romano che possono servire da spunto, sperando di essere stati utili alle nostre lettrici più fashion.