OPINIONE Letto 10705

Ambiente. Rifiuti ed inquinamento delle falde acquifere


Foto © Acri In Rete



In questi ultimi giorni, non sono poche le foto che immortalano rifiuti di ogni genere sparsi per le vie delle città o, peggio, abbandonati in modo indiscriminato fuori i centri urbani (purtroppo anche nel Parco nazionale della Sila) creando, di fatto, discariche abusive. I motivi di tali abbandoni sono risaputi ed è inutile elencarli. In queste poche righe, invece, vogliamo sottolineare un altro aspetto negativo provocato dall’abbandono dei rifiuti non trattati ovvero l’inquinamento delle falde acquifere. Per falda acquifera (o falda idrica) s’intende un cumulo d’acqua che si trova nel sottosuolo, formatosi in seguito alle precipitazioni meteoriche. L’acqua penetra nel terreno attraverso fratture, cavità o porosità, quando incontra strati impermeabili (ad esempio argille), forma depositi di acque sotterranee che possono essere ferme o in movimento. Tra le maggiori cause di inquinamento delle falde acquifere vi sono le discariche di rifiuti non correttamente coibentate o abusive. Naturalmente, l’intensità del fenomeno, cambia a seconda dei seguenti fattori: la natura della sostanza chimica inquinante; la composizione chimica e morfologica del terreno; la profondità della falda acquifera; la quantità di acqua che cade sul terreno; la temperatura. Il tipo di inquinamento idrico può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e le conseguenze possono compromettere la salute della flora e della fauna e degli uomini. Ci sono due vie principali tramite le quali gli inquinanti raggiungono l’acqua: 1) L’inquinamento per via diretta avviene quando vengono riversate direttamente, nei corsi d’acqua, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. 2) La via indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d’acqua tramite aria e suolo. L’obiettivo di questo breve scritto, che non vuole essere esaustivo, è quello di sensibilizzare i cittadini verso un comportamento corretto. Sappiamo che la raccolta dei rifiuti, da un po’ di tempo, non avviene con regolarità (discariche colme o gestori delle stesse che non vengono pagati) ma cerchiamo di evitare di inquinare le acque sotterranee che, come risaputo, sono una parte preziosa di approvvigionamento idrico. Alimentare e non.

PUBBLICATO 28/05/2020  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 3911  
L'avventura di un povero viaggiatore acrese
Ho riflettuto a lungo sull’opportunità di questo intervento teso a rompere il silenzio assordante che avvolge i trasporti della linea Acri-Roma, ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1647  
Il businnes del vento si ripresenta ad Acri
Altro che solo sottoservizi e niente pale! La Hergo Renewables S.p.a, società partecipata di EniPlenitude Spa, ha presentato un progetto presso i ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1643  
Problema idrico e cattiva programmazione
A differenza di circa due anni fa, quando vi fu un problema di contaminazione della sorgente V finestra che costrinse gran parte degli acresi a n ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 1357  
ASD Acri Academy, ufficializzato il girone
Con Comunicato Ufficiale N° 32 del 16 Settembre 2024, del  Comitato Regionale Calabria sono stati ufficializzati i quattro gironi delle prima cat ...
Leggi tutto

NEWS   |  LETTO 1683  
Questione idrica. Il sindaco Capalbo; “cautela e non allarmismo. La torbidezza non è dovuta a contaminazioni fecali”
Bene ha fatto il sindaco Capalbo che ha indetto una conferenza stampa per trattare la questione idrica dopo la sua ordinanza. Accanto a lui l’ing ...
Leggi tutto

ADV