COMUNICATO STAMPA Letto 2797

Tanti slogan, nessuna proposta


Foto © Acri In Rete



In merito alla situazione rifiuti preme, l’obbligo precisare ancora una volta, che i disagi di questi ultimi periodi nella raccolta dei rifiuti, in particolare l’indifferenziato e l’organico, non sono in alcun modo riconducibili a responsabilità dell’Ente. Il disservizio, invero, è dovuto ai rallentamenti e/o blocco dei conferimenti presso gli impianti di trattamento. Un blocco che ha messo in ginocchio tutta la provincia se non addirittura l’intera Regione, problemi di natura tecnica cioè dovuti alla saturazione delle discariche dove conferire gli scarti. Già nel mese di Aprile, infatti, da una nota di Calabra Maceri si apprendeva il permanere del problema dei conferimenti degli scarti.
La soluzione a questo problema, veniva cercata dalla Regione con l’Ordinanza 14 del Presidente Santelli che già a marzo aveva concesso al Consorzio Valle Crati di autorizzare ed utilizzare il sopralzo della discarica di loc. Vetrano di San Giovanni in Fiore, come impianto a servizio esclusivo dello smaltimento degli scarti provenienti dall’ impianto di Calabra Maceri (per l’ATO 1 CS) ma a tutt’ oggi risulta come enunciazione di mero principio atteso che, di fatto, il conferimento è stato impedito per ragioni che afferiscono la conclusione del contratto tra l’ATO 1 CS e il Consorzio Valle Crati.
Nel frattempo gli altri impianti che ricevevano gli scarti hanno via via, per motivi diversi, ridotto o interrotto l’accettazione degli stessi:
- La discarica di Cassano ha chiuso per raggiunti limiti di abbanco;
- La discarica Sovreco ha via via limitato i conferimenti perché si approssima alla saturazione dei volumi di abbanco;
- Il termovalorizzatore regionale di Gioia Tauro risulta in manutenzione da diverse settimane; In tale stato di cose non si può procedere ad una programmazione di lungo periodo, anzì costringe l’Ente a dover – quotidianamente - riorganizzare il servizio di raccolta in base agli scarichi del giorno prima.
Evidentemente, l’attuale stato di cose è dovuto alla carenza strutturale di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Bisogna dunque provvedere con urgenza a dare seguito alle soluzioni indicate nell’ordinanza (n° 45 del 20 Maggio) della Governatrice della Calabria per scongiurare nuove emergenze sanitarie sui territori (“…di attivare i conferimenti nella IV buca della discarica in località Silva del Comune di Cassano allo jonio per complessivi 30.000 metri cubi con un conferimento giornaliero massimo di 150 tonnellate; la ripresa dei conferimenti nella discarica in loc. Campolescia del Comune di Castrovillari, salva diversa valutazione dell’autorità giudiziaria fino ad esaurimento della volumetria residua, pari a 20.000 mc; presentazione della richiesta di AIA del progetto di ampliamento volumetrico della discarica sita in loc. Destre Spizzirri nel comune di Castrolibero per circa 65.000 mc; per la società MI.GA. srl di accettare nella di loc. San Nicola nel Comune di Celico (CS), i rifiuti provenienti e dagli impianti di trattamento regionali, pubblici e privati al servizio del circuito pubblico sino ad un quantitativo massimo di 300 t/giorno…” Precisato quanto sopra, l’amministrazione ha sempre reclamato, con forza ed in tutte le sedi, la soluzione a tale increscioso problema con una serie di richieste, solo da ultimo:
1. Diffida all’Ato Cosenza per il rispetto delle clausole contrattuali che prevedono gli scarichi solo ai comuni in regola con i pagamenti;
2. Richiesta di indizione di Assemblea Urgente dei comuni ricadenti nell’Aro Cosenza di cui Acri fa parte; 3. Richiesta di autorizzazione di scarico di maggiori quantitativi (20 t al giorno) al fine di poter smaltire l’accumulo di rifiuti presenti sul territorio.
Dunque nulla di intentato dal punto di vista politico e amministrativo!
Di contro però non si registra da parte di una minoranza dei cittadini quel senso civico adesso più che mai richiesto per fronteggiare l’emergenza in atto. Si preferisce praticare lo sport dell’abbandono nonostante i controlli effettuati dalla polizia municipale e le fototrappole istallate.
Ci corre l’obbligo ricordare, non certo per piaggeria, che fin dall’insediamento, ci siamo attivati a tutela dell’ambiente, del decoro e della salute prova ne sono le tante bonifiche sul territorio effettuate e le tante iniziative poste in essere( adesione al progetto plastic free; dichiarazione di emergenza climatica, sostegno per il riconoscimento della personalità giuridica al Lago Erie, istituzione dello sportello amianto, istituzione dell’osservatorio ambientale, giornate ecologiche ecc. ecc.).
Dunque, al consigliere Palumbo, vista la sensibilità dimostrata, chiediamo di partecipare alla prossime iniziative a tutela dell’ambiente che l’amministrazione organizzerà nel prossimo mese di giugno così da dare un contributo fattivo alla città ed all’ambiente.

PUBBLICATO 23/05/2020  |  © Riproduzione Riservata

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