OPINIONE Letto 3155

Verso le regionali. Curiosità, cambi di casacca, ricandidature


Foto © Acri In Rete



Dopo la presentazione delle liste, la campagna elettorale può partire. Si vota solo domenica 26 gennaio dalle 7 alle 23.
Quattro i candidati governatori; Jole Santelli, Pippo Callipo, Francesco Aiello e Carlo Tansi per un totale di 14 liste. Tre a sostegno di Tansi, tre per Callipo, due per Aiello, sei per la Santelli.
Dovranno essere eletti per governare (?!?) la Calabria 30 consiglieri. Sono ben 22 i consiglieri regionali uscenti che ritenteranno l’elezione ma tra loro mancheranno diversi big.
Non ci saranno, infatti, Orlandino Greco e Ciccio D'Agostino, rimasti fuori per espressa volontà di Callipo, Enzo Ciconte, Sebi Romeo, Fausto Orsomarso, Ennio Morrone.
A sostegno di Santelli ci saranno, invece, gli uscenti Gianluca Gallo, Pino Gentile (alla sua settima legislatura) e Mimmo Tallini oltre all'ex sindaco di Paola, Basilio Ferrari ma anche l'ex sindaco di Corigliano Pasqualina Straface, Maurizio Nicolai, genero di Cesare Marini, Carlo Cesareo, figlio di Vincenzo, direttore sanitario dello spoke Cetraro-Paola nonché i consiglieri uscenti, entrambi eletti nel 2014 nelle fila del centrosinistra, Franco Sergio e Mauro D'Acri.
In Fdl ci sarà Luca Morrone, figlio dell’uscente Ennio, l’ex sindaco di Belvedere, Enrico Granata, nella Lega l'ex presidente di Coldiretti Pietro Molinaro e il più volte candidato Leo Battaglia (quello delle scritte sui muri di statali e provinciali).
L'Udc, candida l'ex segretario-questore di Palazzo Campanella, Giuseppe Graziano. Con Callipo ci saranno gli uscenti Carlo Guccione, Mimmo Bevacqua, Giuseppe Giudiceandrea e Giuseppe Aieta oltre a Luigi Guglielmelli, Graziano Di Natale e Pietro Lecce.
Come scritto in altri articoli, appena due sono i candidati acresi, si tratta di Loredana Barillaro e Franco Angelo Gencarelli, entrambi acandidati a sostegna di Carlo Tansi (nel 2014 furono cinque e ben otto nel 2010).
Cinque anni fa votò il 48%, poco più di 10mila elettori. Ricordiamo che se anche se collegata ad una lista regionale che ha superato l’8%, una lista circoscrizionale per poter eleggere propri rappresentanti deve prendere almeno il 4%.
Un’ultima curiosità riguarda il cosiddetto voto di genere, presente in Emilia Romagna ma non in Calabria.
Non esiste il voto disgiunto.

PUBBLICATO 29/12/2019  |  © Riproduzione Riservata

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