Sono felicissimo per l’interesse che il movimento Cinquestelle, da qualche tempo, mostra nei confronti dell’I.T.C.G.T “Falcone”.
Auspico che anche altre forze politiche facciano altrettanto e la scuola sia al centro di un dibattito serio e approfondito.
Lo affermo con convinzione perché la scuola non può essere al centro di una polemica politica che lascia inalterate le cose, non si pone la finalità di cambiarle. Acri è una cittadina per la quale provo amore e ammirazione per le lotte decisive che nel passato ha saputo portare avanti in difesa dei lavoratori e della popolazione nel suo complesso.
Da qualche tempo, però, le chiusure municipalistiche, le prese di posizioni particolaristiche hanno portato oggettivamente alla perdita di servizi essenziali non solo per Acri, ma anche per i comuni viciniori.
Per questo motivo cerco di inserire la vicenda del Falcone in un contesto più generale, con proposte che garantiscano ad Acri, ma anche ai territori montani e alle piccole comunità della Calabria, servizi scolastici di qualità, mantenendo e rafforzando le autonomie scolastiche presenti sul territorio.
Per raggiungere questo risultato è necessario avere un progetto condiviso da parte di tutte le forze politiche, sindacali, economiche, istituzioni scolastiche presenti sul territorio di Acri.
Lo strumento può essere un Convegno Regionale sulle “Linee guida del dimensionamento scolastico” che risultano inadeguate rispetto ai processi di spopolamento che si stanno verificando in Calabria e più in generale nel Mezzogiorno d’Italia.
La revisione normativa a livello nazionale e regionale, mantenendo fermi i numeri delle autonomie presenti sul territorio nazionale, regionale e provinciale, deve dare la possibilità ai comuni, alle province e alla regione di gestire in proprio le autonomie da autorizzare, superando il limite assurdo posto dalla legge di non autorizzare istituti omnicomprensivi. Le autonomie locali avrebbero così la possibilità di autorizzare la costituzione di autonomie scolastiche fino 1000 alunni e istituzioni scolastiche con un numero minimo ad esempio di 300 alunni e in casi particolari anche con numeri inferiori.
La scuola è un presidio da difendere e deve essere vicina alla gente. Ad Acri e in tanti altri posti abbiamo delle situazioni limite.
Per quanto riguarda Acri la situazione più assurda è quella dell’Istituto Comprensivo San Giacom o - La Mucone con plessi distanti fra loro anche cinquanta chilometri.
I disagi per l’utenza sono notevoli, eppure non ho sentito denunce, letto prese di posizione tese ad eliminare questa anomala autonomia.
Solo attacchi a cui non rispondo e non risponderò mai. Faccio appello, quindi, al Movimento Cinquestelle, al Partito Democratico, a Italia Viva, a Leu, a Forza Italia, a Fratelli d’Italia, alla Lega e a quant’altri, affinché si facciano promotori ad Acri di un convegno sulla revisione del dimensionamento scolastico.
Se avessimo la revisione delle Linee guida regionali e le modifiche proposte noi avremmo sei autonomie solide per un buon numero di anni.
Entro adesso nel merito di alcune questioni a cui non voglio sfuggire: La prima riguarda la proposta del dimensionamento scolastico che avrebbe dovuto coinvolgere l’Istituto d’Istruzione Superiore di Bisignano e l’ITCGT.
Essa è stata superata dai fatti e, quindi, riproporla significa solo utilizzarla a fini di parte.
Affermato ciò chiedo: tre autonomie, di cui una condivisa come presidenza e segreteria, paritaria, con limitate ripercussioni sugli organici, sono meglio di due? Avere trecentocinquanta alunni in più è un fatto positivo o negativo?
Avere un polo scolastico della Media Valle del Crati e della Presila Acrese con tutti gli indirizzi scolastici a servizio dei nostri alunni è un fatto positivo o negativo?
La seconda riguarda i numeri del “Falcone”. Il serale conta o non conta ai fini della concessione dell’autonomia? Senz’altro conta! Quanti sono gli studenti del diurno? 281.
Quanti sono gli studenti del serale? 136. In tutto alla data odierna gli iscritti sono 417. Questi sono i numeri.
Abbiamo fatto tutto quello che doveva essere fatto per documentare questa situazione di fatto? Sicuramente si!
Patti formativi, ampliamento dell’offerta formativa, predisposizione della piattaforma per l’apprendimento a distanza, regolarizzazione dell’iscrizione e quant’altro. Gli alunni frequentano?
Se qualche miscredente vuole farsi una passeggiata da noi siamo lieti di ospitarlo.
Poi lo invitiamo a visitare gli altri serali.
Perché gli alunni non compaiono sul prospetto della Provincia? Perché la Provincia ha utilizzato i numeri dell’organico di diritto dell’anno scorso e se si guarda con attenzione i numeri del serale sono presenti ovunque!
C’è stato qualche errore nella gestione della vicenda dell’autonomia nel precedente anno scolastico? Forse!
N.B. Per me la parte più importante dell’articolo è la prima. Mobilitiamoci e organizziamo questo bel convegno.
Facciamo capire a tutti che il mondo politico di Acri è unito, per il bene dei suoi abitanti.