OPINIONE Letto 2664

Ambiente. I cambiamenti climatici al Parco Sila


Foto © Acri In Rete



Mercoledì scorso sono stato presente, perché invitato come geologo e direttore della testata, all’interessante convegno tenutosi in località Cupone, nei pressi del lago Cecita, sui cambiamenti climatici. Un incontro organizzato dal Parco Nazionale della Sila in collaborazione con l’Accademia di Scienze Forestali di Firenze e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Regione Calabria, al centro dell’iniziativa per la tutela e gestione delle risorse agroalimentari in seguito ai cambiamenti climatici. Un tavolo di relatori provenienti dal mondo accademico e dai principali centri di ricerca italiani hanno portato le loro esperienze ed i loro studi per approfondire il tema del cambiamento climatico che sta avvenendo negli ultimi anni. Presenti il presidente del Parco, Curcio, il direttore facente funzioni, Luzzi, l’assessore Iaquinta del comune di Acri e l’assessore regionale Rizzo (la sua auto, un’Audi station wagon di color nero, con autista e staff, è stata l’unica a poter entrare nell’area Cupone, interdetta a tutti, e parcheggiare a ridosso del centro congressi. Si parla di ambiente e inquinamento, perché non limitare l’uso di mezzi inquinanti soprattutto nelle aree protette e in occasione di belle e calde giornate? Perché questi inutili privilegi per taluni?). “Stiamo lavorando, ha detto Rizzo, per dare una nuova prospettiva di sviluppo alla nostra regione. In Conferenza Stato-Regione la Calabria ha dimostrato, grazie all’enorme mole di dati raccolti grazie al monitoraggio dei siti ricompresi nella Rete Natura 2000, di essere una delle regioni più importanti a livello nazionale per il suo enorme patrimonio in termini di Biodiversità ed eccellenze paesaggistiche. Stiamo inoltre lavorando per la redazione della nuove linee guida per lo sviluppo sostenibile previste da Agenda 2030, che chiaramente sono collegate agli importanti risultati ottenuti grazie al monitoraggio dei Siti della Rete Natura 2000 e, inoltre, ai tre importanti progetti di rete che la Regione Calabria ha avviato in concertazione e sinergia con gli Enti gestori delle nostre Aree Protette: il Piano di Marketing Territoriale, la Sentieristica e la Ciclovia dei Parchi”. Una giornata durante la quale si sono affrontati diversi aspetti e numerose tematiche: strategie, storie ed esperienze che rappresentano reali soluzioni per affrontare gli effetti del cambiamento climatico in corso. Una giornata importante per l’Ente Parco Nazionale della Sila che ha ospitato un evento di rilievo, nel corso del quale è stato possibile confrontarsi per tentare di attuare un nuovo e funzionale approccio verso il cambiamento climatico. Alle belle parole speriamo seguano i fatti, qui dove esistono aria salubre, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, alberi secolari, flora e fauna di inestimabile valore.

PUBBLICATO 18/10/2019  |  © Riproduzione Riservata

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