L’impianto dell’acqua Sila … dopo il sogno. Allarmante l’impatto ambientale dell’ecodistretto.

![]() L’Acqua Sila, l’impianto per lo sfruttamento delle risorse idriche di contrada Policaretto, a 920 m s.l.m. nel Comune di Acri, ha fatto pensare agli abitanti della zona che le risorse idriche dell’Altopiano silano potevano garantire un certo sviluppo economico.
Anche il resto della popolazione acrese l’aveva accolto con un non celato entusiasmo,convinto che era giunto il momento di poter sfruttare finalmente le risorse del proprio ambiente. Anzi, qualche emigrato ha pensato di poter ritornare ad Acri e starci stabilmente per tutto l’anno. L’illusione degli acresi è durata solo pochi anni, probabilmente per l’impostazione economica che gli imprenditori avevano dato all’azienda: il massimo profitto nel minor tempo! Ora l’impianto dell’Acqua Sila è un’amara ed ingombrante presenza! Per riprendere alcuni (facili) slogan, usati in questo periodo dalla maggioranza dei consiglieri comunali di Acri che si sente autorizzata a denigrare l’opinione dei cittadini ( forse, ritenuti dei sottoposti o degli incompetenti quando criticano la decisione di accogliere la sede dell’ecodistretto), possiamo affermare che: - l’Acqua Sila da un’altra “bella opportunità” (anche se privata), si è rivelata senz’altro lucrativa per pochissimi,ma inconsistente economicamente per la collettività acrese; l’Acqua Sila, un altro “treno per lo sviluppo di Acri”, che ha deragliato dai binari economicisperati. Adesso che l’impianto per lo sfruttamento delle risorse idriche di Policaretto è dismesso, abbandonato, fatiscente,esso rappresenta una problematica in più per l’intera comunità di Acri, soprattutto per gli abitanti circostanti la zona. Quando l’impianto era in produzione, i pochi autocarri giornalieri (1, 2) scorrevano facilmente sulle arterie comunali senza recare intoppi alla circolazione automobilistica (come del resto si verifica ancora adesso per gli automezzi che estraggono materiale in contrada Sorbo per l’industria ceramica modenese) e la modesta quantità dei fumi delle caldaie di riscaldamento venivano smaltiti senza problemi ambientali. Un ecodistretto a contrada Chianette, purtroppo, comporta diverse centinaia di autocompattatori sulla SS 660 e seri inconvenienti alla circolazione automobilistica sull’arteria statale e su quelle provinciali e comunali, inoltre le migliaia di metri cubi di RSU giacenti quotidianamente sui piazzali e quelli che verranno lavorati nell’impianto produrranno gas, fumi e micro sostanze, che saranno trasportati dai venti occidentali (dominanti nel territorio) sull’abitato di Acri, posto sottovento rispetto alla probabile sede dell’ecodistretto, alla distanza di circa 1.400 metri (secondo la ditta Martini & Associati). Ho l’impressione che l’impatto ambientale relativo alla distribuzione delle micro sostanze dovuta alla circolazione dei venti dominanti sia sfuggito sia all’analisi della ditta Martini Associati, sia all’attenzione dei rappresentanti della maggioranza consiliare. Qui si forniscono: gli estremi della sentenza del TAR di Lecce che fissa in m 2.000 la distanza della piattaforma per la lavorazione degli RSU dai centri abitati (clicca qui per leggere) - il sito dell’Ispra sulla dispersione degli inquinanti nell’atmosfera (clicca qui per leggere). |
PUBBLICATO 14/08/2019 | © Riproduzione Riservata
Ultime Notizie
IL FATTO DELLA SETTIMANA | LETTO 2400
Lingue di fuoco
Il giorno dopo il terribile incendio ciò che ancora colpisce all’arrivo sul posto è l’odore acre e pungente che è rimasto nell’aria. Un misto di ... → Leggi tutto
Il giorno dopo il terribile incendio ciò che ancora colpisce all’arrivo sul posto è l’odore acre e pungente che è rimasto nell’aria. Un misto di ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 1407
Il presidio rurale dei vigili del fuoco viene potenziato con l’impegno di farlo diventare permanente!
Gli impegni assunti dal nostro Sottosegretario al Ministero dell’interno.... ... → Leggi tutto
Gli impegni assunti dal nostro Sottosegretario al Ministero dell’interno.... ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 2495
L’acqua: un bene comune
La crisi idrica da anni rappresenta una delle problematiche più complesse del nostro territorio, sintomo dei processi di cambiamento climatico ch ... → Leggi tutto
La crisi idrica da anni rappresenta una delle problematiche più complesse del nostro territorio, sintomo dei processi di cambiamento climatico ch ... → Leggi tutto
LETTERE ALLA REDAZIONE | LETTO 3314
Vi racconto la mia brutta esperienza al Pronto Soccorso del Beato Angelo
Da un nostro lettore, riceviamo e pubblichiamo. Dopo un operazione al cuore avvenuta all’ospedale Santa Maria di Bari, ritorno nei giorni success ... → Leggi tutto
Da un nostro lettore, riceviamo e pubblichiamo. Dopo un operazione al cuore avvenuta all’ospedale Santa Maria di Bari, ritorno nei giorni success ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 2149
Lions Club Acri, Ines Straface è il nuovo presidente
Nella scorsa serata di martedì 9 luglio presso il Ristorante cittadino “La vecchia noce”, il Club Lions di Acri ha effettuato il tradizionale “P ... → Leggi tutto
Nella scorsa serata di martedì 9 luglio presso il Ristorante cittadino “La vecchia noce”, il Club Lions di Acri ha effettuato il tradizionale “P ... → Leggi tutto