OPINIONE Letto 2635

Il tempo è davvero immobile


Foto © Acri In Rete



Lunedì le fiamme inarrestabili si sono levate nel cielo di Parigi ed hanno divorato Notre-Dame sotto lo sguardo attonito e spaventato non solo dei cugini francesi ma di tutto il pianeta. Tutti, indistintamente, bianchi e neri, ricchi e poveri, cristiani e buddisti, maomettani e pagani, credenti e non credenti, hanno assistito impotenti alla distruzione di una delle opere più importanti dello sforzo dell’uomo, che circa mille anni addietro ha elevato al cielo, al Dio di sempre, uno dei capolavori più rappre-sentativi del suo genio.
E mentre le fiamme divoravano il capolavoro, e il piccolo schermo, altro capolavoro dell’infaticabile umanità, ne diffondeva in tempo reale le immagini in tutto il globo terraqueo, era impressionante osservare lo sgomento e la sensazione della totale impotenza che si stampavano negli occhi e nel viso di quanti seguivano lo “spettacolo” che dava di sé la grande cattedrale dell’Ile de France con i suoi “gemiti di dolore” che stava soffrendo, quella stessa cattedrale in cui é vissuto il grande pensatore Abelardo con la sua amata Eloisa.
E quegli stessi gemiti di dolore non erano solo della Guglia e delle Capriate che stramaz-zavano rumorosamente al suolo, ma erano grida di spasimo e di disperazione dello stesso uomo di tutti i tempi, costretto improvvisamente a prendere coscienza dei suoi limiti, della sua finitezza con cui di volta in volta drammaticamente deve fare i conti: è il dramma di sempre, che si presenta ora con il terremoto, ora con le alluvioni, ora con la caduta delle torri gemelle, ora con le guerre “giuste” che non finiscono mai come le pestilenze che si diffondono sotto forma di fantasmi mostruosi che minacciano di divorare tutti.
A nulla allora sembrano valere gli sforzi che l’umanità, nella sua interezza, ha fatto attraverso i millenni per andare oltre i suoi limiti, le sue povertà, costruendo le titaniche piramidi e le grandi cattedrali, lanciandosi con complicati congegni negli spazi siderali o negli abissi marini alla ricerca di una risposta ai grandi interrogativi sull’esistenza dell’universo e di se stessa. E la lezione allora che ci viene, forse, da questa ennesima tragedia di Notre-Dame è ancora una volta quella di sempre: l’uomo è solo, impotente di fronte ai grandi eventi, come di fronte alla morte, l’altro grande scandalo della sua finitezza nel tempo immobile ed eterno. E in questa medesima eternità immobile, però, in cui si materializzano le tragedie dell’uomo, l’umanità dà prova di sapersi riorganizzare, di avere la forza di ricominciare ricorrendo all’aiuto corale.
Ed ecco il miracolo: si aprono i porti chiusi dalla stupidità, si accolgono le intelligenze migliori di ogni colore, tacciono le armi delle guerre “giuste”, e si dà il via alla cooperazione, alla fraternità e all’amore fra i popoli, sia pure per poco tempo così come è successo nel “tempo immobile” di sempre. E lo spavento planetario, generato dai “gemiti di dolore” della grande Notre-Dame, potrebbe diventare forse una grande lezione di pace rivolta all’uomo di tutti i tempi, pur attraverso la tragedia.

PUBBLICATO 17/04/2019  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

SPORT  |  LETTO 1372  
La magia spezzata
Ci sono partite che sembrano stregate, come se qualcuno avesse già scritto il risultato a priori. Quindi c’è poco da fare, anche impegnandosi a f ...
Leggi tutto

AMBIENTE E TERRITORIO  |  LETTO 1366  
Impianto eolico Serra La Capra. Tutto ancora da definire
Nei giorni scorsi ci siamo occupati dell’impianto eolico di Serra La Capra, in Sila Greca, grazie all’ordinanza del Tar e alla nota del legale de ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1621  
Modifica del regolamento del consiglio comunale: ancora un atto di arroganza!
E’ di questi giorni la notizia, data per prima da Acri in rete, che la maggioranza (o parte di essa, e dunque la maggioranza della maggioranza!) ...
Leggi tutto

CULTURA  |  LETTO 827  
Legge regionale di tutela delle minoranze linguistiche: una legge dai buoni propositi
Nella seduta del 30 ottobre 2003 il Consiglio regionale della Calabria, relatore l’on. Pasquale Tripodi, approva la Legge di tutela e valorizzazi ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 1746  
Calcio prima categoria. L’Acri ritorna alla vittoria
Con un avvincente 3 a 2 ai danni del San Marco i rossoneri ritornano alla.... ...
Leggi tutto

ADV