Nonostante le previsioni per nulla rosee, anche da un punto di vista metereologico, la due giorni di Festa dell’Unità organizzata dal Circolo Locale del Pd di Acri ha fatto registrare un buon risultato in termini di partecipazione e coinvolgimento cittadino.
La Dirigenza del Partito Democratico tutta esprime grande soddisfazione per la partecipazione riscontrata e ringrazia tutti i cittadini che partecipando hanno contribuito alla ripresa di un dibattito politico sul territorio; un dibattito che come ci esorta lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, deve essere ricostruito intorno a parole di buon senso.
Siamo tutti consapevoli del momento di grave difficoltà che il partito democratico sta attraversando.
E lo siamo anche noi benché qui, nella nostra bella e ridente cittadina, proprio meno di un anno fa l’impegno profuso dall’intero gruppo dirigenziale, dai tanti iscritti e da semplici cittadini simpatizzanti, ha determinato la vittoria e la proclamazione a Sindaco di un grande rappresentate del Pd, l’avvocato Pino Capalbo. Aver organizzato la Festa dell’Unità significa aver dato l’esempio che in realtà un dibattito politico, un dibattito pubblico è ancora possibile; che la politica può e deve essere vicina ai cittadini; ed ancora, che la politica con la P maiuscola esiste ancora e preferisce stare in mezzo alla gente, mettendosi a confronto, recependo istanze, semplicemente ascoltando i propri concittadini che con le loro innumerevoli richieste rappresentano il fulcro dell’agire governativo di una buona amministrazione. In quest’ottica particolare rilievo ha assunto il dibattito svoltosi la prima sera e che ha visto protagonisti i nostri amministratori che si sono resi disponibili al confronto, e con puntualità e trasparenza hanno cercato di descrivere le cose, le tante cose che sono state fatte in questo primo anno di amministrazione. Un anno molto impegnativo, durante il quale si è lavorato per far uscire il Comune dal dissesto e contestualmente per dare attuazione al programma presentato alla città e da questa votato.
E a tal proposito come Pd ribadiamo tutto il nostro sostegno al Sindaco e alla sua squadra, consapevoli che lo stesso impegno profuso in questo primo anno li caratterizzerà anche negli anni a seguire, perché sono uomini e donne con grande senso di appartenenza che si sono messi in gioco per dare tutto il loro contributo alla ripresa della città, facendo unicamente il bene di Acri e dei suoi cittadini. Particolarmente interessante anche la seconda serata che ha visto la partecipazione del Consigliere Regionale, On.le Giuseppe Aieta, dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Prof.ssa Corigliano, del Dott. Berto Liguori, del Coordinamento Nazionale Art. 1, del Dott. Angelo Sposato referente dalla Casa di Abou Diabo, con i quali è stato affrontato il delicato tema dell’accoglienza, integrazione, solidarietà.
Partendo dall’esempio di alcuni paesi calabresi come Riace ed Acquappesa che in tema di accoglienza stanno dando vere e proprie lezioni di vita, si è cercato però di mettere in risalto anche quando viene fatto nel nostro paese, in particolare promuovendo la realtà della Casa di Abou Diabo, che nell’ambito del Progetto Sprar accoglie ed ospita minori stranieri non accompagnati.
Un Centro di seconda Accoglienza che ha già tagliato il traguardo dei dieci anni di attività, ospitando finora quasi un centinaio di minori, richiedenti asilo o rifugiati, proveniente in prevalenza dall’Africa.
Un Centro dove operano diverse figure professionali che si preoccupano di accogliere il minore e di seguirlo attraverso un percorso diretto alla piena integrazione nel territorio.
Affrontare temi come l’accoglienza e l’integrazione in un momento storico come quello attuale in cui invece assistiamo a continui incitamenti all’odio, al pregiudizio razziale, alla violenza verbale verso uomini costretti dalle guerre, dalla povertà, dalla fame a tentare la fuga verso posti migliori, non è affatto facile.
Ma noi lo abbiamo voluto fare perché siamo sicuri che quegli stessi cittadini che il 4 marzo hanno indirizzato il loro consenso altrove, pensando di affidare il governo del Paese a persona capaci e competenti, si siano già pentite per aver dato fiducia a chi oggi con arroganza e supponenza fa una politica di slogan e selfie, dimenticando nel vero senso della parola di dare una soluzione ai tanti, troppi, problemi che attanagliano la nostra bella Italia.
Siamo convinti che il Pd e la sinistra intera, riappropriandosi dei territori, rapportandosi alle loro esigenze, riportandosi tra la gente saprà riconquisterà la credibilità e la fiducia persi in questi anni.
E la credibilità e la fiducia potranno riconquistarsi solo ripartendo dal basso, mettendo in campo le competenze migliori, e offrendo un lavoro quotidiano di vera amministrazione in tutte le comunità, si da rispondere alle diverse richieste con i fatti e non con le parole.