OPINIONE Letto 4306

Natale senza umanità


Foto © Acri In Rete



Evidentemente, in questo periodo siamo così distratti dalla frenesia dei regali, dalle scintillanti vetrine dei negozi e dallo scambio degli auguri, che quasi non ci rendiamo conto di quello che accade intorno a noi. Rischiamo cosi di perdere di vista i reali valori del Natale.
L'altro ieri, lo zelante Sindaco della città di Como ha proibito, attraverso un'ordinanza puntualmente eseguita dai vigili urbani, ad un'associazione di volontariato di distribuire la colazione ai senza tetto che - con queste temperature - dormivano all'aperto in centro città, trovando rifugio sotto il portico della ex chiesa di San Francesco.
Spesso, si tratta famiglie che hanno perso il lavoro e si trovano senza casa perché non sono riusciti a pagare il muto o magaria pagare l'affitto, di conseguenza hanno subito lo sfratto.
L'infame ordinanza serve, secondo la poco fertile mente di chi l'ha concepita, per"la tutela della vivibilità e il decoro del centro urbano" ed è stata, a quanto pare, caldeggiata dai commercianti della zona.
Gli affari prima di tutto! E'quello che devono aver pensato duemila anni fa anche i proprietari delle osterie di Betlemme, negando cosi un posto per dormire a una famiglia di senza tetto (come si direbbe oggi) e costringendola a trovare rifugio in una grotta. Luogo che ha poi visto nascere quel bambino che avrebbe riscritto la storia dell'umanità.
Il bambino Gesù che è venuto sulla terra per offrire una seconda opportunità all'umanità accecata dalla cupidigia e dall'egoismo. Martire consapevole dell'ingratitudine umana ma portatore del seme di un amore universale che avrebbe dovuto crescere e svilupparsi nel cuore degli uomini insieme alla pietà e alla carità.
Ancora oggi, in questo periodo noi per molti versi ci comportiamo come le persone che all'epoca riempivano le osterie della Galilea,le quali non fecero nulla per dare conforto a quella famiglia dalla quale sarebbe poi nato il Messia venuto a salvare il mondo. Quel bambino e quella stessa famiglia che, dopo duemila anni, il Sindaco di Como e noi tutti continuiamo, a lasciare fuori dalla nostra porta,accecati dall'indifferenza, non riusciamo a vederla negli occhi e nei gesti delle persone in difficoltà. Incuranti della sofferenza la lasciamo ancora al freddo, fra gli stenti e la mancanza di cibo,buona parte del quale finirà nei prossimi giorni nella spazzatura, insieme alla nostra umanità destinata a tenere compagnia alla nostra coscienza,già da molto tempo finita in discarica.

PUBBLICATO 24/12/2017  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2875  
C'è un limite a tutto!!
Esimia Redazione, ho sempre evitato di rispondere agli sterili ed iniqui attacchi personali che da quando ho deciso di candidarmi (!!) a sostegno ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 3977  
Un altro scippo. Lunedì studenti in piazza
Un altro grave scippo è stato perpetrato ai danni del territorio e della comunità. Questa volta è la Regione Calabria a sopprimere importanti ser ...
Leggi tutto

MUSICA  |  LETTO 1085  
De Bartolo al Festival Nazionale d'Albania
Il cantante arbëresh Santino De Bartolo parteciperà al Festival della Canzone Albanese, in programma il 19 Dicembre a Tirana. Si esibirà in prima ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2203  
Dimensionamento scolastico. La Regione boccia la proposta del comune. Ad Acri una sola autonomia scolastica
Quando le vicende non hanno il crisma dell’ufficialità, la strada da percorrere dovrebbe essere quella della cautela. L’amministrazione comunale ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1792  
Disservizi, disagi, sceneggiate e idiozie
La vicenda raccontata da Angela Forte sul nostro sito e sulla pagina facebook, impone riflessioni e domande. Potrebbe capitare a ognuno di noi. A ...
Leggi tutto

ADV