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Radici poetiche a Massimo Troisi. Nella rosa dei finalisti anche un poeta di Acri

Foto © Acri In Rete
Edizioni Il Papavero
Anche quest’anno la segreteria della casa editrice il Papavero è stata inondata da numerosissime poesie dialettali, in gara per concorrere al Premio Radici, in memoria di Massimo Troisi.
Nella rosa dei finalisti anche un poeta di Acri (CS), Angelo Canino che nel 2015 ha ricevuto il Premio alla Carriera da parte dell’associazione GueCi di Rende (CS). L’autore ha partecipato con la poesia Munnu amearu (mondo amaro)
Di seguito riportiamo la rosa dei finalisti selezionati dal Comitato Tecnico e che entreranno di diritto nell’antologia del Premio.
Gli irpini Ciro Borrelli, Romeo Castiglione, Ciro Del Gaudio, Giuseppina Lo Blundo Giarletta, Mirella Merino, Rocco Miele, Luisa Mirabella, Domenico Liberato Norcia, Gerardo Pepe, Agostina Spagnuolo, Leila Speranza, Elena Tarantino. Antonietta Cacace e Vincenzo Cerasuolo – Napoli, Valentina Basile – Caserta, Guido Rella ed Elena Sinopoli – Salerno, Angelo Canino - Acri (CS), Alessia Rocco – Maria Concetta Preta - Vibo Valentia, Paolo Landrelli Ardore (RC), Maurizio Maraldi Forlimpopoli (FO), Roma, Bruno Pastorelli – Frosinone, Davide Rocco Colacrai – Arezzo, Mantovani Gabriella Piemonte – Cossato (BI), Prospero Valerio Cascini – Torino, Agnese Girlanda e Anna Maria Lavarini – Verona e Giuseppe Scolozzi – Svizzera.
Toccherà alla giuria, quest’anno Presieduta dal Prof. Oscar Luca D’Amore, insegnante di lingua e cultura italiana in California, e composta da Gianni Mauro, leader dei Pandemonium, Giancarlo Perazzini, vicepresidente del premio Bancarella e Corrado Taranto, figlio di Carlo e nipote di Nino, selezionare i tre finalisti. Per volere di Rosaria Troisi, sorella di Massimo e madrina del concorso, anche quest’anno gli eventuali ricavati derivanti da sponsor o vendita delle antologie saranno devoluti in beneficenza. Quest’anno Donatella De Bartolomeis, editore del Papavero e organizzatrice del Premio, ha scelto di aiutare la scuola “Sandro Pertini” di Scampia che nell’ultimo anno è stata messa in ginocchio dai numerosi furti subiti. “Abbiamo scelto di aiutare una scuola – dichiara la De Bartolomeis – perché le scuole, insieme alle famiglie, dovrebbero essere fucine di Uomini e quando parliamo di uomini, parliamo di coscienze, di valori, di etica e morale, elementi indispensabile per sanare la nostra “civiltà” che sta andando alla deriva.” Le premiazioni ci saranno sabato 6 agosto nel Complesso Castellare di Summonte

PUBBLICATO 25/07/2016





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