COMUNICATO STAMPA Letto 8404  |    Stampa articolo

Il DS, lo Staff del DS, i Docenti membri del Consiglio d’ Istituto, il personale ATA, il Direttore SGA Dicono basta!!!

Foto © Acri In Rete
I.I.S. “V. Julia”
Il diritto di cronaca consiste nel raccontare fatti che sono accaduti e che sono di interesse per la collettività, all’interno di una cornice espressiva che deve essere rispettosa dell’altrui reputazione, ragion per cui  la scelta delle espressioni, dei titoli, delle immagini e di ogni altro elemento idoneo a comunicare a terzi il messaggio assume un significato delicato  per tutti i soggetti coinvolti.
Per evidenti e discutibili atteggiamenti di taluni genitori, vale a dire circa l’1,1% del numero complessivo, gli Organismi dell’Istituzione scolastica non possono avere il loro regolare svolgimento. Gli attacchi “ad personam”, decorrenti a partire dalla fine di ottobre 2015 e frutto di un evidente programma denigratorio, sono ormai quotidiani, e hanno determinato la rottura del clima di armonia che si è sempre respirato nell’ I.I. S. “V. Julia”. Le offese a mezzo stampa sono unilaterali e necessitano, ogni volta,  di smentita o rettifica, come nel caso dell’ultimo articolo apparso su Acrinrete che racconta solo una verità di parte, quella  di taluni  genitori e non quella oggettiva dell’Istituto “V. Julia” .
È da sottolineare che nella seduta del Consiglio di Istituto, tenutasi martedì 1 marzo c.m., rinviata a sabato 5 marzo a seguito delle dimissioni del Presidente, Avv. Angelo Romano, i genitori presenti non erano affatto composti e silenziosi, come riportato nel suddetto articolo, ma paragonabili a tifosi da stadio, con tanto di telefonini usati per filmare luoghi e persone. Premesso che alle sedute del Consiglio Scolastico, sia esso Distrettuale, di Circolo o d’Istituto non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone, (D. L. 297/1994 art. 42). La contestazione nasce dal fatto che non sia stata utilizzata l’aula magna “ che alla data del 5 marzo risultava libera, agibile e disponibile” come ancora riportato nello stesso articolo. Tale scelta è legata ai seguenti motivi:
  1. 1. Al momento attuale non esiste alcun regolamento atto a disciplinare la presenza di componenti esterni che possano assistere ai lavori del Consiglio d’Istituto, anche se in precedenza, al fine di favorire un clima disteso e di dialogo tra le parti, il Dirigente Scolastico aveva permesso che ciò accadesse;
  2.  2. L’Aula Magna, essendo ubicata all’ingresso, non è idonea a garantire riservatezza e privacy, poiché luogo di passaggio e di sosta di collaboratori scolastici, LSU, docenti e alunni in quanto l’Istituto è aperto anche il pomeriggio per attività extracurricolari. La scelta di svolgere le sedute del Consiglio d’Istituto in aula magna è stata dettata dal voler agevolare il precedente Presidente a causa delle sue condizioni di salute;
  3. 3. Ospitare il Consiglio d’Istituto nell’ufficio del Dirigente Scolastico è diretta conseguenza  della lettera di dimissioni del Presidente del Consiglio d’Istituto, di cui lo stesso autorizza la pubblicazione sul sito ufficiale dell’Istituto in data 06/03/2016, nella quale è testualmente scritto “ (…) esaurita la mia tolleranza, volendo evitare il rischio di essere costretto ad esporre querele, in sede giudiziale, contro qualcuno di questi genitori, preferisco le mie dimissioni. D’altro canto, il confusionario contenuto delle loro esternazioni è veramente insensato ed insignificante al punto da risultare sprecata qualsivoglia confutazione”. Pertanto la decisione del Dirigente Scolastico è stata motivata da cautela e prudenza onde evitare situazioni di disordine, dovendo procedere all’elezione del nuovo presidente e all’approvazione dei punti all’Ordine del Giorno.
In merito alle accuse di autoritarismo e personalismo concretizzate nell’ espressione  “mia scuola”,  sempre riportata nello stesso articolo, il Dirigente Scolastico, lo Staff del  Dirigente  Scolastico,  i  Docenti  membri del  Consiglio d’ Istituto, il personale ATA, il Direttore  SGA, sottolineano che  la stessa  è adoperata da tutti ad evidenziare il profondo senso di appartenenza all’Istituzione Scolastica.
Poiché la cronaca è la narrazione obiettiva di fatti divulgata con lo strumento della stampa quotidiana, si comprende, inoltre, l’enorme impatto che una notizia immessa in tali circuiti possa avere e le conseguenze che possa provocare in tema di attacco alla reputazione altrui.
In particolare, la pubblicazione sul Social Network Facebook,  mentre era ancora in corso il Consiglio d’Istituto del Liceo “V. Julia”, e sulla testata giornalistica “Acrinrete” della foto, ritraente l’auto dei Carabinieri davanti all’ingresso principale  del suddetto Istituto, senza alcun testo esplicativo della stessa, assume un chiaro intento diffamatorio e denigratorio oltreché lesivo e distorsivo della verità dei fatti.
Occorre interrogarsi su cosa sia realmente una notizia. Essa non è uno specchio della situazione sociale, ma la cronaca di un aspetto che si è imposto all’attenzione. Questa affermazione ha il pregio di rilevare la divisione che spesso esiste tra fatto realmente accaduto, che si presume di raccontare, e fatto divenuto notizia che è quello comunicato dal giornalista, il quale può anche essere ricostruito e rappresentato in modo inesatto o tendenzioso.
Il principio della presunzione di conoscenza parziale dei fatti andrebbe considerato una regola generale da applicare a qualunque attività valutativa. Nel caso dei mezzi di comunicazione di massa, proprio per l’effetto diffusivo delle notizie, la suddetta regola dovrebbe essere un principio irrinunciabile.

PUBBLICATO 07/03/2016





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