COMUNICATO STAMPA Letto 1885  |    Stampa articolo

Eolico Sila Greca. Renderemo pubbliche le nostre osservazioni. Parco Coriglianeto; ecco perché ho detto NO.

Foto © Acri In Rete
Pino Capalbo
Comprendo le difficoltà del Consigliere comunale di minoranza Cofone, ampiamente evidenziate nell’ultimo Consiglio comunale: non ci ritorno. Siamo stati eletti per amministrare e rappresentare la comunità non vincendo al 1° turno per meno di 39 voti. Al ballottaggio, siamo stati riconfermati asfaltando (non una coalizione bensì due) l’innaturale alleanza di SI con il CD, confermata dallo stesso Dott. Zanfini in Consiglio comunale con riferimento alla famosa stretta di mano, poi non rispettata, (a dire dal Consigliere Zanfini) dal Consigliere Cofone. Questa è storia. Siamo presenti nella nostra comunità perché sono le opere e i finanziamenti intercettati a testimoniarlo (oltre 30 milioni di euro), ma il Consigliere Cofone fa finta di non vedere. Abbiamo già presentato le osservazioni negative per il Parco eolico “Acri”, che fra poco renderemo pubbliche. Mentre, relativamente al Parco del Coriglianeto, per evitare l’inserimento di gran parte di San Giacomo e quasi tutta Foresta nella perimetrazione (sulla la prima proposta avanzata, senza che nessuno si preoccupò di sentire i cittadini), il mio parere fu ed è negativo. E l’ho espresso in Commissione regionale, preseduta dall’Onorevole Straface, durante l’audizione dove c’era presente anche il Sindaco di Corigliano-Rossano: su questo argomento ci sono le registrazioni del mio intervento che sono state supportate dall’ufficio tecnico comunale. Perché non si trattava, nella prima proposta, di una semplice striscia boschiva come sostiene qualcuno che pensa di essere detentore della verità. Infatti, prima di essere audito in Commissione incontrai i cittadini: tutti contrari. La legge 394 del 1991 disciplina l’istituzione di nuovi parchi, e quindi aree sottoposte a vincolo. Una procedura che invito il Consigliere Cofone ad approfondire: non basta una semplice delibera di Consiglio. Ecco perché Serra Crista è stata da noi indicata come la sola area per possibili insediamenti eolici. La domanda perché Serra Crista non sia diventata parco la dovrebbe rivolgere ad altri, ovvero alla coalizione del Centro Destra che amministrava in quel periodo (2012), i cui valori Cofone ha condiviso, di fatto, anche alle amministrative del 2022. Si preoccupi della sua azione amministrativa e non si intesti, come in questo caso, la contrarietà al parco eolico “Acri”, confondendo i cittadini: è una battaglia comune. E non confonda il mini eolico con l’impianto eolico. Abbia una maggiore consapevolezza, studiando ed approfondendo gli argomenti. La cultura del NO non appartiene a noi e alla città di Acri. Pino Capalbo, sindaco di Acri

PUBBLICATO 16/10/2024





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