Ecodistretto. Il Comune di Castrovillari conferma la disponibilità ad ospitare l’impianto
Amministrazione Comunale Castrovillari
Il dibattito attorno al cosiddetto Ecodistretto, stimolato da Acri in Rete, ha, inevitabilmente, provocato non solo interventi qualificati ma anche una serie di falsità dettate, spesso, dal passa parola.
In queste ultime ore, infatti, si sta diffondendo la voce secondo cui il Comune di Castrovillari abbia ritirato la propria candidatura per ospitare la struttura. In una nota l’Amministrazione Comunale non solo smentisce ma spiega i motivi per cui è favorevole. “A quasi due anni di distanza, riprendiamo a fare chiarezza su cosa sia ed a cosa serva, soprattutto nel nostro territorio, un Ecodistretto a servizio della raccolta differenziata. E’ un sistema integrato di trattamento/recupero/valorizzazione, all’interno del quale è possibile la gestione dei diversi flussi di rifiuti nell’ottica di massimizzare i recuperi e minimizzare i costi. Tale impiantistica è dotata delle più innovative soluzioni tecnologiche al fine di recuperare al massimo tutte le tipologie di materiali presenti riducendo il materiale di scarto da conferire in discarica che non potrà mai essere zero ma che si attesterà intorno al 10%. Tale impiantistica è di vitale supporto a tutti i meccanismi di raccolta differenziata già implementati o che si stanno progressivamente implementando in tutti i comuni calabresi. In maniera ancora più dettagliata l’Ecodistretto è progettato per implementare tutte le seguenti linee di valorizzazione dei rifiuti: 1) una linea per il recupero delle frazioni riciclabili contenute nei rifiuti urbani indifferenziati; 2) quella per la valorizzazione degli imballaggi cellulosici operante in convenzione con i Comuni e con Comieco; 3) una per la gestione del multimateriale da raccolta differenziata; 4) la linea di valorizzazione del legno da raccolta differenziata in convenzione con Rilegno; 5) la piattaforma per la gestione del vetro; 6) la linea di trattamento anaerobico della frazione umida e della raccolta del verde pubblico con produzione di biogas e upgrading a biometano da immettere direttamente in rete, nonché produzione di un ammendante compostato misto di qualità. Il piano regionale sui rifiuti prevede di costruire una adeguata impiantistica a supporto della raccolta differenziata in modo da bilanciare in maniera logistica e geografica i flussi di rifiuti all’interno della vasta provincia di Cosenza; pertanto è prevista la realizzazione di 2 ecodistretti pubblici ed in particolare un primo ecodistretto è auspicabile che sia realizzato all’interno della zona nord della provincia di Cosenza perché la restante parte della provincia sarà servita da una piattaforma analoga la cui realizzazione (già in fase di appalto) è prevista come completo aggiornamento (revamping) dell’esistente impianto di Rossano che continuerà a servire tutta l’area ionica cosentina. Infine si fa notare come ovviamente a questa nuova impiantistica pubblica continuerà ad affiancarsi l’offerta privata che già esiste nell’area urbana Rende‐Cosenza con ottime performance ma che è attualmente in grande sofferenza a causa della mancanza di una impiantistica pubblica di supporto alla raccolta differenziata. In questo virtuoso confronto fra pubblico e si avranno sicuri benefici economici in termini di calmieramento dei prezzi complessivi con ricadute anche a vantaggio dei cittadini e bilanciamento del carico di rifiuti da far gestire ad ogni impianto. In condizioni di pieno funzionamento dell’impiantistica pubblica‐privata nella nostra provincia si potrà fare affidamento almeno su 3 ecodistretti (2 pubblici ed 1 privato) pertanto è assolutamente errata l’affermazione terroristica e strumentale con la quale si vuol far credere, da parte dei “signori del NO”, che tutti i rifiuti della provincia di Cosenza saranno portati a Castrovillari. Si precisa nuovamente che l’impianto è a servizio della raccolta differenziata pertanto gestirà soltanto i rifiuti urbani rispettando tutte le più moderne prescrizioni normative al fine di garantire, sia in fase di progettazione che in quella di ordinaria gestione, l’integrità delle matrici ambientali (terreno, aria, acqua) prevedendo processi industriali tesi al recupero dei materiali riciclabili presenti nei rifiuti urbani. Resta chiaro ed evidente che il controllo ed il corretto funzionamento dell’impianto devono sempre essere garantiti attraverso tutti i sistemi possibili a garanzia del ridotto impatto ambientale; mentre, le facili strumentalizzazioni, le insinuazioni di cospirazioni mafiose ma più in generale tutte le paure, potentissimi anestetici alla crescita ed allo sviluppo di qualsiasi iniziativa nel nostro territorio, non possono essere accettati da chi ha deciso di vivere qui al sud spendendo energie e conoscenza al servizio della collettività. Le ricadute occupazionali sono riconducibili sia all’occupazione diretta, stimata nella fase di gestione in circa 60 addetti, oltre che all’indotto, costituito prevalentemente da possibili Start Up che nella logica della “prossimità” si potranno aggregare all’Ecodistretto con la finalità di chiudere in loco il ciclo del riuso delle Materie Prime Seconde (MPS) ivi disponibili. Castrovillari aveva espresso con apposita delibera consiliare (n°69 del 3/10/2017) la disponibilità ad ospitare tale piattaforma tecnologica di selezione, riciclaggio e valorizzazione dei rifiuti in una specifica area individuata all’interno del sito industriale del Cementificio, per la quale la proprietà aveva espresso la sua disponibilità anche al fine della ricollocazione produttiva di parte dei propri addetti a causa della chiusura della fase industriale di utilizzo del forno di cottura. Tale manifestazione di disponibilità non è stata fatta a cuor leggero ma con la ferma consapevolezza di voler contribuire alla soluzione della problematica dei rifiuti che in Calabria sta sempre più assumendo la forma di emergenza. Un atto quindi di responsabilità dettato dalla posizione logistica e dimensione della nostra cittadina (quarta nella provincia) nell’ottica di chi più ha, più deve mettere a disposizione. Altri comuni hanno manifestato le loro candidature, alcuni sono stati scartati subito dalla Regione Calabria a causa di evidenti incompatibilità ambientali dei siti prescelti mentre per gli altri è stato effettuata una valutazione comparativa della bontà della proposta attraverso una griglia di valutazione che contemplava ben 20 indicatori, ognuno dei quali pesato su tre diversi livelli di magnitudo. L’esito di questo studio, con la relativa graduatoria è stato presentato e discusso diverse volte in seno alla Comunità d’Ambito (ATO) costituita da tutti i sindaci della provincia di Cosenza. La logica avrebbe dovuto quindi deputare la realizzazione dell’Ecodistretto nel sito in prima posizione ma purtroppo, si è registrato nell’ultima seduta dell’ATO del 24 Luglio 2019, il progressivo ritiro di tutte le candidature dei siti nelle prime posizioni al di fuori di Acri e Castrovillari che animati dallo stesso spirito di responsabilità a voler risolvere un problema, hanno riconfermato la loro disponibilità. Quello spirito di responsabilità che è teso alla ricerca di una soluzione per il problema rifiuti accettando anche una soluzione possibile e non ottima rispetto a non avere nessuna soluzione. Ad oggi, per onor del vero, esiste un limite normativo contemplato all’interno del piano dei rifiuti regionale che è purtroppo comune a quasi tutti i siti candidati; cioè quello di rispettare una distanza di almeno 2km dai centri abitati per quel che riguarda la linea relativa al trattamento della frazione organica dei rifiuti (Impianto di Compostaggio). Pertanto, con questa consapevolezza, si è deciso, nella riunione dei comuni Esaro‐Pollino tenutasi a Castrovillari lo scorso 30 Luglio, di rinnovare la disponibilità ad ospitare l’Ecodistretto ad esclusione della linea di trattamento dell’umido, proponendo all’ATO di valutare seriamente la fattibilità della divisione dell’impianto in modo da gestire l’umido in un sito differente. In sintesi la presa di posizione dell’Amministrazione Comunale di Castrovillari si declina come una responsabile scelta politica dettata dalla consapevolezza che i rifiuti vanno trattati e valorizzati nel migliore dei modi possibili in pieno accordo con lo slogan di Legambiente: Zero Rifiuti Mille Impianti.” |
PUBBLICATO 03/08/2019
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